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Mosche Gennaio
COME E DOVE PESCAREIl mese di gennaio come è noto è un mese freddo in cui le “zone da trota” non hanno ancora aperto i battenti. Molti pescatori in questo mese si dedicano alla costruzione degli artificiali per la stagione della trota imminente, altri si dedicano alla famiglia, ma altri pam si dedicano ugualmente alla pesca, quindi vediamo che pesci possiamo insidiare in questo mese. La regina dei nostri torrenti potremmo insidiarla nei laghi a pagamento, affinando nuove tecniche di pesca. In questo mese però il pescatore a mosca più attento potrà dedicarsi anche ad altre prede. In primis la spigola o branzino che si è già avvicinato con i primi freddi di dicembre alle coste per la riproduzione. Sebbene sia una pesca di sacrificio, negli ultimi anni ha preso sempre più piede e un solo branzino catturato può regalare delle soddisfazioni indimenticabili. Un altro predatore che potremmo provare ad insidiare con una certa convinzione in gennaio è l’aspio, un predatore relativamente nuovo per le nostre acque dolci, ma con il quale vari pam hanno già ingaggiato delle vere e proprie sfide.
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Mosche Febbraio
COME E DOVE PESCAREIl mese di Febbraio, come Gennaio, è un periodo molto freddo in cui, larga parte dei pescatori a mosca si dedicano alla costruzione degli artificiali per l’apertura ormai imminente e per sistemare le varie attrezzature. I pam che “non mollano”, (n.d.r. come me..), avranno la possibilità, anche in questo mese di pescare e, molto probabilmente, incontreranno lungo i fiumi i cavedani attivi nei sottoriva a caccia di minutaglia. In febbraio, oltre ad insidiare la trota nei laghi a pagamento, in qualche torrente, dove l’apertura è anticipata, per esempio il Sarca, potremmo già tentare la cattura della trota nel suo ambiente naturale. Gli esemplari di aspio che riusciremo a catturare in febbraio, nei fiumi del piano, saranno più grossi di quelli del periodo estivo; il numero delle catture sarà minore ma la soddisfazione, l’emozione di averli in canna sarà per noi molto appagante. La pesca in mare, da riva, potrebbe riservarci delle gradite sorprese. Pescando a ridosso delle foci dei fiumi, potremmo trovare, molto attiva, la spigola (o branzino) che in questo periodo si avvicina a riva per la riproduzione, dandoci la possibilità di catturare gli esemplari più grossi (solitamente femmine ).
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Mosche Marzo
COME E DOVE PESCAREMarzo è un mese di transizione tra l'inverno e la primavera pertanto tutto dipenderà dall'andameto climatico e dai livelli delle acque per avere successo in pesca.
Questo mese corrisponde anche al periodo di apertura della pesca alla trota, in quasi tutte le acque, e questo comporta un via vai di pescatori notevole, non consentendo di avere a disposizione lunghi tratti dove agire indisturbati, soprattutto pescando a mosca.
Nei periodi freddi le trote tendono a vivere al riparo o comunque molto attaccate al fondale perciò diventa importante saperle cercare dove stazionano con azioni mirate e ripetute, ovviamente usando ninfe appropriate.
Le schiuse, se le temperature saranno miti, non saranno rare e così anche le bollate.
Per pescare a secca, dovremmo aspettare le ore più calde della giornata che solitamente in questo mese coincidono dalle 10.00 fino alle 14.00 circa…
Se troveremo schiuse di effimere, quasi sicuramente, ci imbatteremo nella Baetis Rhodani, che in marzo è l’insetto più predato dalle trote e dai temoli e di conseguenza non mancherà nelle nostre fly box.
Nella rubrica “la mosca della settimana”, ho voluto per questo mese, dedicare tutte le uscite alla trota, regina dei nostri sogni alieutici invernali, variando dalla ninfa, passando per la sommersa, per arrivare alla secca… buona visione!
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Mosche Aprile
COME E DOVE PESCAREFresh Water
Di Alberto Galeazzo
In aprile si cominciano ad avere le giornate un po’ più calde ma soprattutto più lunghe grazie anche al cambio dell’ora. Grazie alla temperatura dell’aria che si comincia a scaldare, i pesci cominciano ad essere più attivi. Trote e temoli saranno sempre più attenti a quello che succede sopra all’elemento liquido, ma sempre nelle ore centrali della giornata.
Può capitare di pescare sotto a pioggerelline inconsistenti e di vedere pesci bollare su effimere marroncine, fantastico! Possono capitare giorni in cui il vento non ci darà tregua e/o le temperature scenderanno “costringendoci” a pescare a ninfa per avere la meglio dei pesci più grossi.
In aprile potremmo provare a pescare i grossi lucci che saranno a ridosso delle rive, vicino al primo “gradino” dove il fondale degrada, ad aspettare qualche preda per rinvigorirsi dopo gli sforzi compiuti per la riproduzione (attenzione ai regolamenti! In questo periodo il luccio ha appena terminato la frega o la sta terminando, dove è permessa la pesca praticare comunque il nokill è d’obbligo).
Verso fine mese tutti i fiumi da cheppie avranno la loro risalita. E i fiumi cominceranno a riempirsi di pescatori assatanati che cercheranno con i loro streamers di prenderne a più non posso. Anche in questo caso vorrei sollecitarvi nel praticare la pesca con ami senza ardiglione e di rilasciarle il più velocemente possibile: le pescheremo nel periodo più importante della loro vita la riproduzione.
Salt Water
Di David Gianfaldoni
Per quanto riguarda il mare, Aprile rappresenta il mese durante il quale il fotoperiodo aumenta nettamente e le temperature superficiali cominciano gradualmente a risalire creando le condizioni per la frega di molte specie di predatori, prima fra tutte il serra.
Dalla metà del mese in poi fino a tutto Maggio infatti è possibile trovare serra della stessa pezzatura in branchi numerosi e molto compatti. In queste condizioni, ma non solo, sono particolarmente vulnerabili e ben disposti a rispondere alla presentazioni degli artificiali con un'aggressività che sarà difficile poter riscontrare durante tutto il resto dell'anno.
Il mese appena iniziato anche se non è considerato un mese di punta, grazie alla presenza delle piccole anguille in risalita, rappresenta comunque un ottimo periodo per insidiare la spigola da terra, utilizzando, tra i tanti, l'artificiale di riferimento, ovvero l'imitazione della ceca.
Ma quello che in genere per un gran numero di appassionati rappresenta questo mese è senz'altro l'inizio della massiccia risalita delle cheppie.
Pesca fluviale su pesci di mare, grandi numeri e grande divertimento per tutti, senza però dimenticare di avere un occhio di riguardo e tanto rispetto verso questo pesce poco pregiato ma molto generoso e combattivo, che per vari motivi ogni stagione sembra diminuire inesorabilmente.
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Mosche Maggio
COME E DOVE PESCAREFresh Water
Di Alberto Galeazzo (Faina)
Il mese di maggio è da considerarsi per il pescatore a mosca il mese più importante. Infatti lungo i corsi d’acqua e nelle rive dei laghi in maggio potremmo incontrare senza ombra di dubbio tutti i pesci insidiabili a mosca, e la primavera inoltrata colorerà l’ambiente che ci circonda di verde, giallo, bianco, rosa, che spettacolo! Trota, temolo, e cavedano nei fiumi di fondovalle, chalck stream e torrenti saranno molto attivi in superficie.
Le temperature dovrebbero permetterci di pescare a lungo durante tutto l’arco della giornata creando le situazioni giuste per imponenti schiuse di effimere.
Potremmo insidiare i nostri amici pinnuti sicuramente a secca, troveremo la may fly o mosca di maggio, la più grande e bella effimera, che in schiusa sarà in grado di invogliare anche gli esemplari più grossi alla bollata.
Nei laghi e fiumi di fondovalle incontreremo il luccio che dopo le fatiche riproduttive, sarà in questo mese (soprattutto nelle prime settimane), molto attivo. Se la temperatura dell’acqua rimarrà attorno ai 18° per più di qualche giorno, incontreremo i primi grossi black bass della stagione pronti ad attaccare i nostri artificiali.
Le cheppie saranno nel bel mezzo della risalita dei fiumi per compiere la riproduzione. Lungo le sponde dei laghi non sarà difficile incontrare carpe e tinche intente a nutrirsi per prepararsi alla frega e noi lì con ninfe di libellula o bread fly a provare a pescarle.
Che bel mese maggio!!
Salt Water
Di David Gianfaldoni (david)
Maggio in teoria è il miglior mese dell'anno per pescare a mosca, questo perchè durante il periodo tutta la natura fiorisce in ogni suo aspetto e in generale, per una serie di ragioni, anche i pesci vengono condizionati in modo positivo dall' esplosione di vita tipicamente primaverile.
Anche in mare la primavera si fa sentire eccome! anzi in mare il detto vuole che inizi addirittura con un mese d'anticipo rispetto al calendario e quindi a maggio raggiunge il suo pieno splendore. Sono molte le specie, soprattutto pesci di branco, che durante questo mese o accostano o iniziano a farlo per entrare in piena attività sia alimentare che riproduttiva, attività che a seconda dei casi potrà durare fino ad autunno inoltrato.
Sugarelli, sgombri, lanzardi, tonnetti alletterati, lecce stella, ecc ecc, tutte specie sulle quali puntare nelle prossime uscite dalla barca. Ma più di ogni altro Maggio è sicuramente il mese delle bellissime palamite, il pesce che ride. Una specie ben diffusa nei nostri mari che formando branchi più o meno numerosi può accostare anche su fondali relativamente bassi. E' una preda eccezionale e di grande soddisfazione, che può superare i 5 kg di peso, molto sospettose e per niente facili da fregare se non in fortunate occasioni di totale frenesia alimentare.
Pescando da terra Maggio rappresenta l'ultimo periodo utile da sfruttare per pescare con una certa tranquillità prima che le coste subiscano l'invasione del turismo estivo. Fino a giugno infatti sarà ancora possibile tentare spigole e serra in foce oltre che negli orari migliori, alba e tramonto, anche in pieno giorno, magari approfittando dei cambi di marea.
Buone possibilità di cattura potranno esserci anche su lecciotte di piccole dimensioni, senza dimenticare che durante questo mese per tradizione è previsto l'arrivo delle grosse lecce amia, i giganti del mare che per quanto quasi impossibili rimangono pur sempre alla nostra portata.
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Mosche Giugno
COME E DOVE PESCAREFresh Water
Di Alberto Galeazzo (Faina)
Nel mese di Giugno comincia l’estate. Le giornate saranno sufficientemente lunghe per permetterci qualche bella pescata serale. I coup de soure saranno ormai il nostro asso nella manica, cercando le trote e i temoli che durante il giorno saranno stati al riparo dal sole.
E’ il mese delle schiuse di plecotteri e tricotteri e le effimere cominceranno a diminuire di taglia. Molto spesso ci capiterà di pescare con chironomi su ami piccoli 18-20-22.
Incontreremo Black bass molto attivi in superficie sia nei fiumi di fondovalle che nelle cave o nei laghi prima che il troppo caldo e la vegetazione acquatica ce li facciano “perdere di vista”. Anche l’aspio sarà molto attivo soprattutto all’alba e nei minuti che precedono l’imbrunire. Le carpe saranno ancora attive anche se dovrebbero aver terminato la frega.
Salt Water
Di David Gianfaldoni (david)
Durante il mese di giugno avremo a disposizione le giornate con più ore di luce di tutto l'anno e per effetto della prolungata esposizione dell'acqua ai raggi del sole le temperature superficiali potranno raggiungere i 25 gradi attestandosi su una media intorno ai 22. Per dirla in breve, acqua, luce e calore, per i microrganismi alla base della catena alimentare dell'ecosistema marino, determinano le condizioni che innescano una massiccia serie di meccanismi riproduttivi che nel loro insieme favoriscono sia l'abbondanza di nutrimento che la presenza di pesce lungo le fasce costiere. In pratica durante questo mese, in attesa dell'imminente arrivo dei primi migratori, ogni specie di pesce insidiabile a mosca può essere l'obiettivo della nostra uscita in pesca, sia da terra che dalla barca. In particolare pescando dalla barca, pesci che solitamente hanno l'abitudine di concentrarsi in branchi molto numerosi come sgombri, lanzardi e sugarelli, ma anche aguglie, boghe, occhiate, palamite, lecce stella e tombarelli. Da terra, spigole, piccole lecce amia, lecce stella e serra. Salvo eccezioni dovute al continuo cambiamento climatico, in giugno le uscite in barca saranno particolarmente piacevoli e potenzialmente produttive, mentre da terra sarà bene cercare di sfruttare al meglio le ore che anticipano e seguono di poco alba e tramonto, sia perchè queste sembrano dimostrarsi le migliori in questo periodo, ma anche per evitare la calca dei turisti che da ora in poi invaderanno le coste. Anche la notte potrà dare delle soddisfazioni, soprattutto su spigole e serra utilizzando artificiali voluminosi e di colore nero o comunque scuro per meglio contrastare in acqua con l'assenza di luce.
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Mosche Luglio
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Di Alberto Galeazzo (Faina)
Luglio è il mese in cui la pesca a mosca nei no kill di torrenti e fiumi comincia a farsi più difficile. I pesci saranno già stati presi più di qualche volta e rifiuteranno le nostre imitazioni al minimo nostro errore (di dragaggio o imitatività). Dovremmo scendere con le taglie dei nostri artificiali per due motivi: il primo sono le schiuse degli insetti che durante l’intero arco della giornata (in caso di giornate calde) saranno sporadiche e di insetti piccolissimi (chironomi in primis), il secondo è proprio perché scendendo di misura del nostro artificiale, i pesci faticheranno di più a capire che la nostra imitazione è un inganno.
Verso sera, dalle 20.00 in poi, cominceranno in particolar modo le schiuse di sedge che faranno impazzire le trote di tutte le taglie. Questo insetto è in grado di far smuovere dai loro nascondigli giornalieri anche le trote e i temoli più grossi. Non di rado infatti ci capiterà di prendere i pesci più grossi proprio poco prima dell’oscurità, o buio.
Le imitazioni più catturanti, in questi orari, comunque saranno quelle che creano movimento in acqua e che godono di un ottima galleggiabilità. Ci capiterà di udire la bollata più che di vederla, perché molto spesso non riusciremo a scorgere l’artificiale per il buio.
Nei torrenti montani, con vegetazione sulle sponde, il massimo del divertimento lo si può ottenere pescando con i terrestrial (cavallette, api, coleotteri, etc.), che rappresentano sempre un bel boccone, seppur isolato, molto adescante. In questi casi avremo delle abboccate improvvise ed inaspettate, quindi attenzione alla ferrata che dovrà essere altrettanto pronta.
Il black bass e la sua pesca vengono associati all’estate, ma questo forse è il periodo più difficile per insidiarlo (questo vale per i pesci più grossi). Infatti nel primo strato superficiale troveremo parecchi black bass ma di taglia ridotta. Meglio quindi provare ad insidiare i “grossi” con esche di superficie nelle prime ore del mattino quando la notte avrà rinfrescato la parte superficiale dell’acqua. Un altro ottimo momento per insidiare il black d’estate è quello di sfruttare al meglio i temporali, attendere la loro fine per poi provare ad insidiare questo apparentemente lunatico pesce.
L’aspio, in questo mese, nei fiumi di fondovalle, sarà insidiabile specialmente all’alba o al tramonto anche con esche di superficie quali popper e gurgler.
In luglio, finita la massiccia risalita delle cheppie, incontreremo un altro pesce “salato” nei nostri fiumi: il cefalo. Pesce molto combattivo ma altrettanto selettivo e diffidente. Se pescato nei posti e nei modi giusti, può regalare delle grandi e inaspettate soddisfazioni.
Salt Water
Di David Gianfaldoni (david)
Il mese di luglio, se particolarmente caldo come i precedenti, potrebbe favorire l'arrivo dei primi migratori nel nostro mare già dalla metà del mese in poi e quindi creare condizioni più che promettenti soprattutto per chi ama pescare dalla barca. Recentemente, da varie zone, arrivano segnalazioni di ripetute catture di Lampughe di ottime dimensioni che confermerebbero la presenza quasi stabile di questo predatore nel nostro mare o come specie capace di spostamenti di breve raggio o addirittura stanziale. Sforzandosi di guardare solo il lato per noi positivo della cosa, c'è da augurarsi che possa essere così perché la Lampuga rappresenta una grande risorsa ed una grande opportunità di divertimento.
Per il resto, come per il mese di giugno, continuano ad essere molto attive le specie di pesci di branco, sgombri, lanzardi, sugarelli, aguglie, palamite e lecce stella, in genere da pescare con imitazioni di piccole dimensioni recuperate a brevi strappi in successione.
Per quanto riguarda la pesca dalla costa Luglio è il mese ideale per le notturne, pescare di notte sia da terra che in wading ha un fascino particolare che regala sempre forti emozioni.
Lanciare stando al fresco nella quiete più totale, lontano dal trambusto del turismo estivo giornaliero, oltre che ad essere di per sé una soddisfazione può rappresentare l'unica opportunità da sfruttare per fare cattura, perchè in questo periodo caratterizzato da un enorme transito di barche sotto costa e da una moltitudine di gente a fare il bagno, in molti posti il pesce accosta solo dopo il tramonto approfittando del buio e dell'assenza di rumore per allontanarsi nuovamente con le prime luci dell'alba.
Pescare di notte è bello, ma non facile, specialmente entrando in acqua risulta molto faticoso, la pesca in queste condizioni richiede equilibrio e particolare attenzione. Spigole, serra e lecciotte amia, sono le prede più probabili e per chi ha la fortuna di averli, anche i barracuda.
Si dice che gli artificiali migliori per queste occasioni siano le mosche voluminose che spostano molta acqua durante il recupero e di colore nero, ma anche le più classiche e tradizionali di colore bianco sono sicuramente da provare.
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Mosche Agosto
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Di Alberto Galeazzo (Faina)
Il mese di agosto, come è noto, è il mese delle ferie per antonomasia. Molti pescatori hanno più tempo da dedicare alla pesca spostandosi magari in qualche meta lontana raggiungibile solo durante le lunghe vacanze estive. Le temperature calde tipiche di questo mese faranno sì che la pesca si svolga per lo più all’imbrunire almeno per quel che concerne i fiumi di fondovalle (per esempio Brenta zona Bassano del Grappa o Piave zona Belluno). I ditteri e chironomi, ci permetteranno di pescare a secca aspettando le schiuse serali di sedge ed effimere (solitamente in questo periodo le effimere da imitare saranno da costruire su ami dal 16 al 18) In montagna potremo dedicarci per tutto il giorno alle nostre amiche trote sui torrenti e laghi in alta quota. In questi ambienti, potremmo pescare anche durante le ore più soleggiate, preferendo imitazioni come i terrestrial. Cavallette e bee costruiti in foam la fanno da padrone soprattutto dove le sponde sono circondate da vegetazione. In queste occasioni il grosso boccone isolato è molto catturante. In pianura non di rado incontreremo, in particolar modo all’alba e all’imbrunire, gli aspi cacciare nei sottoriva la minutaglia. Per insidiare questi pesci dovremmo stare il più accorti possibile, per evitare di spaventarli infatti sono sospettosissimi. Solitamente le loro violente cacciate ce li fanno individuare con relativa facilità ma per catturarli, dovremmo sudare le famose “sette camicie”. Le esche da usare in queste circostanze saranno piccoli popper o gurgler o piccole imitazioni di pesce bianco. Molti poi andranno in ferie al mare e si porteranno con sé la canna da mosca per provare ad insidiare qualche pesce “salato”, ma su come e cosa pescare ve la racconterà David… .
Salt Water
Di David Gianfaldoni (david)
La prima parte di agosto equivale in tutto e per tutto al mese di luglio, con le stesse caratteristiche e con gli stessi problemi. Da terra continua ad essere preferibile la pesca notturna e ai cambi di luce con buone possibilità di cattura per quanto riguarda soprattutto le spigole e altri predatori che prediligono entrare in attività in questi orari, tipo i barracuda. Nelle giornate perturbate con mare in battuta e cielo coperto può capitare di trovare attività a qualsiasi ora anche di giorno e comunque non sarebbe un'eccezione il colpaccio in pieno solleone, a conferma del fatto che in mare non esistono regole, magari con un bel serra, specialmente avendo la possibilità di approfittare di un buon posto poco frequentato. Uscendo in barca, le specie più attive e facilmente insidiabili continueranno ad essere le stesse dei due mesi precedenti, ma dalla metà del mese in avanti e mantenendo fede alla tradizione ormai iniziata da qualche anno, ogni giorno sarà buono per l'arrivo in massa dei primi branchi di lampughe e forse anche di altri migratori quali le varie specie di tonnetti e delle bellissime aguglie imperiali che la passata stagione furono ben presenti a ridosso della costa ligure di levante. Le prime lampughe ad accostare, come risaputo, saranno pesci di pochi etti, molto facili perché aggressive e concentrate, ma in breve tempo raggiungeranno il peso di 1-2 chili ed oltre e saranno presto pronte per riprodursi, quindi a garanzia del nostro divertimento evitiamo qualsiasi forma di mattanza, rimettiamo in acqua tutto il pescato del primo periodo e nel prossimo futuro solo se necessario tratteniamo esclusivamente lo stretto indispensabile da consumare fresco in famiglia al rientro. Uno, al massimo due capi di buone dimensioni, meglio se selezionati tra le catture che mostrano conseguenze evidenti dell'allamatura o in seguito al combattimento, saranno più che sufficienti a soddisfare un consumo alimentare diretto. Almeno noi Pescatori a Mosca cerchiamo di essere un esempio nei confronti di chi ogni giorno contribuisce in modo irreparabile al continuo e progressivo impoverimento di un meraviglioso bene comune quale è il nostro mare.
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Mosche Settembre
COME E DOVE PESCAREFresh Water
Di Alberto Galeazzo (Faina)
Il mese di settembre in quasi tutta Italia, purtroppo, è l'ultimo mese utile per insidiare la trota prima della chiusura, per permetterne la riproduzione. E’ un mese in cui le giornate si accorciano e le temperature si abbassano con il passare dei giorni.
I coup de soir non saranno più l’unico asso nella manica del secchista incallito, ma probabilmente si potranno insidiare i nostri amici pinnuti durante tutto l’arco della giornata. Le schiuse di effimere tra cui ephemerella ignita e baetis rodhani ci saranno ma le loro dimensioni saranno sicuramente più piccole rispetto a quelle dei mesi primaverili. Lungo i fiumi incontreremo anche schiuse di ditteri (in particolar modo formiche alate) che ci permetteranno di insidiare trote, temoli e cavedani.
L’inizio dell’autunno è favorevole per insidiare i Black bass che, prima dei grandi freddi, cercano di immagazzinare grandi quantità di cibo. In questo periodo i black, se la temperatura degli strati superficiali dell’acqua saranno ancora “tiepidi” non mancheranno di cacciare la minutaglia in superficie. Sicuramente il centrarchide non sarà da ricercare a ridosso dei grossi banchi di ninfee e castagnole ormai in decomposizione e che toglieranno ossigeno all’acqua. I periodi migliori per ricercare il “boccalone” saranno i momenti che precedono delle perturbazioni.
Salt Water
Di David Gianfaldoni (david)
Settembre è il mese dell'anno che per un'infinità di ragioni tutti quanti aspettiamo a gloria. Sia per chi ama pescare da terra che per chi preferisce pescare dalla barca (oppure in entrambi i modi), questo mese rappresenta l'inizio di un lungo periodo che durerà almeno un centinaio di giorni, (ed oltre a seconda dell'andamento della stagione), durante il quale in teoria lungo le nostre coste sarà possibile catturare qualsiasi specie insidiabile a mosca in acqua salata.
Il mare in superficie manterrà a lungo e in modo costante il calore accumulato durante i mesi del grande caldo e una lunga serie di fattori tra cui la temperatura dell'aria, le ore di luce, i venti e soprattutto le correnti, favoriranno un fenomeno che si ripete ogni anno in questo periodo e cioè il generale avvicinamento del pesce verso le coste.
Inoltre, anche se il periodo del passo vero e proprio avviene di norma durante il mese di ottobre, sarà possibile sperare nella massiccia presenza dei branchi di migratori. Le acciughe in particolare, ovvero il pesce che più di ogni altro contribuisce a creare per noi le condizioni di cattura e divertimento. Dietro agli spostamenti dei grossi banchi di acciughe come risaputo si crea una lunga catena alimentare che anello per anello dal piccolo porta direttamente al super-predatore, e dove nel mezzo troviamo una sfilza di ghiotte opportunità per il nostro particolare tipo di pesca nei diversi metodi di approccio.
A settembre in mare si ripete anche una seconda fase del ciclo riproduttivo di molte specie animali e vegetali, che nello specifico dei pesci, tendenzialmente dovrebbe rendere gli stessi meno restii a farsi ingannare dai nostri artificiali, i serra per esempio torneranno a formare grossi branchi come nel periodo pre-primaverile e tra i tanti anche i tonni alletterati, le palamite, gli sgombri e le lecce amia.
Non solo migliori opportunità in termini di maggiore presenza del pesce, ma anche condizioni ideali per quanto riguarda sia il clima che la situazioine logistica in generale che tornerà entro breve alla "normalità". Dall'inizio del mese in avanti infatti, con il trascorrere dei giorni il trambusto dovuto al turismo di massa andrà progressivamente a scemare fino a concludersi definitivamente intorno alla fine del mese.
Ogni angolo di costa e soprattutto gli arenili saranno finalmente liberi dai bagnanti, dalla evoluzioni degli acquascooter, dai battelli per il trasporto dei turisti e da ogni forma di mezzo utilizzato a scopo anomalo, vedi quello pubblicitario con tanto di grappoli di megafoni al seguito.
Al largo il grande affollamento dovuto ai natanti dei vacanzieri andrà in breve ad esaurirsi per occupare i rimessaggi a terra, lasciando il posto e gli ormeggi sulle banchine alle barche dei pescatori, che in breve tempo saranno le sole unità a solcare le onde in cerca di divertimento e nuove avventure.
Quindi, con l'arrivo di settembre non rimane altro che dire "buona fortuna" a tutti i Pam salati per ogni migliore soddisfazione e a quelli d'acqua dolce di approfittare di questo periodo per provare a lanciare una mosca tra le onde con l'augurio di agganciare tante nuove emozioni.
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Mosche Ottobre
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Di Alberto Galeazzo (Faina)
Il mese di ottobre è il mese in cui il temolo dà il meglio di sé. In questo mese non sarà difficile scorgere il timallide intento a bollare anche se le temperature subiranno dei cali. E’ sicuramente il suo mese, le acque saranno limpide in quasi tutti i fiumi (anche fiumi come l’Adige noto per le sue acque opaline) e per questo potremmo divertirci nel pescare a vista quasi dappertutto questo stupendo pesce.
Non sarà difficile imbattersi nelle ultime schiuse di plecotteri e tricotteri che con i loro sfarfallamenti indurranno anche i pesci più grossi alla bollata anche nelle giornate “freddine”.
Purtroppo nei fiumi e torrenti veneti “da trota” la pesca è chiusa, ed è un vero peccato, in questo periodo, nelle giornate in cui le temperature dell’aria sono gradevoli, la pesca sarebbe veramente uno spettacolo, chissà se un giorno….
A causa del repentino calo delle temperatura in ottobre potremmo imbatterci nei primi lucci; solo dopo però che ci sarà stata l’inversione termica nei grandi laghi.
Salt Water
Di David Gianfaldoni (david)
Negli ultimi anni Ottobre si è dimostrato un mese abbastanza imprevedibile, a volte caratterizzato da continui cambiamenti di tempo con passaggi di perturbazioni e mareggiate in successione, altre da lunghi periodi di clima mite e condizioni stabili, con giornate calde e soleggiate.
L'andamento meteorologico in generale è sempre molto importante per l'influenza che ha sui meccanismi che regolano la pesca in mare, ma per questo mese rappresenta addirittura il fattore determinante affinché si entri o meno nel vivo del grande passo dei migratori.
In particolare, per la gioia di noi moschisti, di tutte quelle specie pelagiche e di norma gregarie, che pur vivendo a lungo in acque aperte, nelle profondità e in maniera non vincolata esclusivamente ai fondali, nel periodo autunnale si riuniscono in branchi più o meno numerosi per compiere dei lunghi spostamenti negli strati superficiali del mare. Spesso si tratta di enormi branchi di pesci che guidati dalle correnti o percorrendo per istinto determinate rotte migratorie, si avvicinano frequentemente alla costa per alimentarsi soprattutto di pesce azzurro e principalmente di alici, sarde e altro novellame.
Così, in corrispondenza del periodo di chiusura in acqua dolce, per molti appassionati ha inizio quella che a pieno diritto anche qui da noi è stata definita come pesca in Bluewater, ovvero la tecnica che si pratica in questo periodo uscendo per mare in barca alla ricerca delle mangianze e che più di ogni altra ha contribuito alla rapida diffusione della pesca a mosca nelle nostre acque salate.
La mangianza non è altro che la concentrazione in superficie, nell'atteggiamento difensivo più tipico, che assume il pesce foraggio di turno per effetto di un'azione predatoria, spesso frenetica, spettacolare e coinvolgente, in conseguenza della quale si creano situazioni che, pur richiedendo una certa abilità nell'avvicinare la barca a distanza utile di lancio cercando di creare il minimo disturbo, offrono quasi sempre ottime ed abbondanti opportunità di cattura.
Le mangianze solitamente sono ben riconoscibili anche da buona distanza per le esplosioni d'acqua generate dai blitz dei predatori, oppure facilmente individuabili grazie al contributo dei gabbiani, ghiotti consumatori di minutaglia, che fungendo da guida ce le segnalano con la direzione del volo, ed ancora, con le tipiche "fontane" ad indicarci il punto esatto dove lanciare. Inoltre, sia i gabbiani che altri uccelli marini, talvolta stazionando posati in superficie molto numerosi e raggruppati, instaurano una specie di simbiosi alimentare con i pesci a discapito delle acciughe. Così può capitare di incontrare delle opportunità eccezionali pescando intorno ai branchi seduti sopra la palla alla quale apparentemente offrono riparo e di cui invece si nutrono beccando le acciughe senza bisogno di volare, poiché spinte contro di loro dagli attacchi dei predatori.
Sono molte le specie che pescando a mosca si possono insidiare avendo la fortuna di uscire in una buona giornata di mangianze. Utilizzando lo stesso tipo di approccio e con le stesse esche ed attrezzature può capitare di trovare i tonni rossi o alletterati, i tombarelli, le palamite, i lanzardi, gli sgombri, i sugarelli, le lampughe ed altro ancora.
Per questo tipo di pesca sarà necessario munirsi di una canna robusta adatta a lanciare almeno una line #9, un mulinello adatto alla salsedine proporzionato al numero di line e dotato di un buon freno, una buona scorta di backing, una line ad affondamento veloce e una galleggiante, un set di varie imitazioni d'acciuga o simili di dimensioni da 5 a 15 centimetri e qualche artificiale di superficie da presentare in caso di incontri ravvicinati con le lampughe.
Ottobre offre ottime opportunità anche per quanto riguarda la pesca da terra. Durante il mese saranno attive tutte le specie che di norma si possono trovare sotto costa, in particolare, approfittando delle postazioni in corrispondenza delle sporgenze rocciose sarà possibile insidiare sia i tonnetti che le lampughe. Infine, in caso di abbondanti precipitazioni potrebbero verificarsi delle opportunità da non perdere assolutamente pescando a spigole in foce in coincidenza delle piene. La prima piena autunnale dei fiumi infatti oltre che trascinare nutrimento in abbondanza, spinge verso il mare le spigole in quantità, creando condizioni di cattura che nelle stesse circostanze non si ripeteranno con altrettanta bontà fino al prossimo autunno.- Conteggio articoli:
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Mosche Novembre
COME E DOVE PESCAREFresh Water
Di Alberto Galeazzo (Faina)
Il mese di novembre, solitamente, è il mese in cui troveremo i lucci molto attivi. Da questo mese con l’arrivo dei primi freddi, il luccio troverà le proprio prede sempre meno in movimento per il calo delle temperature dell’acqua, e vista l’imminente frega, cercherà di nutrirsi il più possibile.
Sarà forse più dura la pesca all’esocide rispetto ai mesi primaverili post frega, ma la taglia sarà sicuramente più interessante. In questo mese si possono fare le catture da record. Mentre cercheremo il luccio non sarà impossibile trovare un altro piccolo (rispetto al luccio) predatore delle nostre acque, che suo malgrado è anche preda del luccio: il persico reale. Se lo troveremo sarà molto divertente pescarlo con uno, due, tre o più streamer. Questo pesce infatti solitamente si muove in branco e una volta individuato, non sarà difficile effettuare anche catture multiple. Novembre è anche il mese in cui potremmo insidiare la trota nelle cave e riserve invernali. In questi ultimi anni infatti si trovano sempre più posti dove poter pescare, valvole di sfogo per i moschisti/trotaioli più incalliti che proprio non riescono ad appendere la canna al chiodo.
Salt Water
Di David Gianfaldoni (david)
Il mese di novembre per tradizione porta piogge in quantità e per quanto il forte cambiamento climatico in atto non risparmi nessuna stagione, questa regola negli anni sembra restare abbastanza confermata.
Le grandi masse d’acqua generano spesso delle piene eccezionali che, come detto per il mese di ottobre, creano delle condizioni molto favorevoli per insidiare le spigole in foce, in acque addirittura più simili a mota che a liquido elemento.
Le stesse condizioni però nel giro di pochi giorni consentono ai fiumi di mantenere una grossa portata d’acqua nuova, sempre più limpida e fresca, che può determinare un loro deflusso medio costante per lunghi periodi a seguire. L’afflusso di acqua dolce in mare è sempre da considerare un’opportunità ghiotta per insidiare molte specie, attirate dalla presenza di pesce foraggio in quantità, ma più di ogni altra la spigola, il nostro game fish d’eccellenza.
Questa condizione tradotta in opportunità di pesca a mosca in prossimità delle foci significa poter disporre di correnti stabili e uniformi, con poche variazioni dovute ai cicli di marea, dove poter mettere in atto le tecniche classiche di presentazione in deriva.
Si tratta in sintesi di pescare lasciando alle correnti il compito di trasportare gli artificiali nella maniera più naturale, anticipando con dei lanci a monte le aree delle cacciate nei confronti della minutaglia, lungo i percorsi in cui ci immaginiamo che il pesce possa mantenere più facilmente le postazioni predatorie o dove i flussi ci indicano la presenza di linee e corridoi nei quali si concentra il normale trasporto alimentare di cui i predatori possono approfittare.
Sono situazioni che suggeriscono un prevalente utilizzo di lines galleggianti per agevolare il mending e di tecniche per la gestione e il controllo delle stesse, quali il wet fly swing, il greased line e il dead drift, ideali al fine di mantenere in assetto il procedere spontaneo, animato dalla sola deriva in corrente di una vasta gamma di streamers particolarmente leggeri e inconsistenti ideati appositamente per questo bellissimo approccio di pesca.
Per quanto riguarda la pesca in offshore il mese di novembre è sicuramente ottimo, se non il migliore in assoluto quando in ottobre, come più volte accaduto tra continue perturbazioni e mareggiate è stato difficile incastrare le occasioni di uscire sulle mangianze.
Se invece il clima si è mantenuto stabile, questo mese assicura temperature dell’acqua in superficie tali da prolungare molto il passo e l’attività dei pelagici iniziata con la fine di settembre e non raro trovare giornate eccezionalmente ricche di catture alla fine del mese.
Nello stesso periodo capitano infatti dei giorni con mare poco mosso, clima mite e cielo coperto in cui nelle uscite accade di girare a vuoto per ore e ore nell’assenza del minimo segnale di attività, per poi trovarsi all’improvviso, magari a causa di un semplice giro di vento, nel bel mezzo delle esplosioni in superficie e alle fontane di gabbiani urlanti tutt’intorno a segnalare la presenze abbondante di palle di acciughe e predatori.
Sono le uscite di fine novembre più magiche che fortunate, con ormai senza o pochissime barche in giro a competere, dove il tratto di mare in questione può trasformarsi in una distesa esclusiva in cui scegliere di spostarsi in tutta calma sulle opportunità migliori, riservate a ripagare la tenacia dei pochi equipaggi di Pam salati rimasti a solcare le onde.- Conteggio articoli:
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