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Cancano
Email inviate (dal 30/04/2009 a Oggi ):
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Ill.mo Sig Fiorello Provera Presidente della Provincia di Sondrio Ill.mo Sig. Severino de Stefani Assessore provinciale alla Caccia e Pesca Ill.mo Sig. Daniele Moroni Dir. Sett. Agric. e risorse ambientali Provincia di Sondrio Ill.mo Ing. Felice Mandelli Dirigente S.T.E.R Regione Lombardia sede in Sondrio Ill.ma Dott.ssa Nadia Chinaglia Responsabile Reti R.G. Regione Lombardia Ill.mo Ing. Roberto Serra A.R.P.A Milano, via Restelli Ill.mo sig. Sindaco del Comune di Bormio, sig.ra Elisabetta Ferro Tradati e, per conoscenza: Comune di Milano, in qualit� di Socio a2a s.p.a., all�att.ne dell�ill.mo sig. Sindaco Letizia Moratti Comune di Brescia, in qualit� di Socio a2a s.p.a., all�att.ne dell�ill.mo sig. Sindaco Adriano Paroli Ill.mo sig. Giuliano Zuccoli, Presidente del Consiglio di Gestione di a2a s.p.a. Ill.mo ing Ferdinado Bondiolotti Responsabile impianti idroelettrici a2a s.p.a, area Valtellina Ill.mo sig Ezio Trussoni Capo Redazione Giornalistica Milanese RAI Ill.mo Corrispondente de �il Giorno� Ill.mo sig. Marco Dalfior, redattore per la Lombardia de �il Corriere della Sera� Spett.le Redazione de La provincia di Sondrio La presente per denunciare le modalit� con le quali a2a s.p.a. sta procedendo allo svaso del bacino idroelettrico di Cancano in alta Valtellina, che pregiudicano la vita nel Fiume Adda e la Pesca. L�imponente quantit� di limo scaricato in Adda per pulire gli impianti, oltre che determinare l�ennesima condizione di assoluta impraticabilit� delle acque, ha infatti molto probabilmente gi� ucciso il novellame, sepolto la microfauna di cui i pesci si nutrono e le uova di temolo appena deposte. Il danno ambientale coinvolge la stessa immagine di una provincia ad alta vocazione turistica che non riesce a salvaguardare il proprio patrimonio e il cui fiume principale � periodicamente ridotto al rango di uno scolmatore industriale degli scarti di produzione di un settore industriale che non sa e/o non vuole provvedervi meccanicamente e/o con altri mezzi e di fatto scarica sulla collettivit� i costi ambientali di smaltimento. In questo caso stiamo parlando tra l�altro di una grande azienda quotata in borsa, che fattura centinaia di milioni di euro ma che, come risulta anche dalle dichiarazioni rilasciate alla stampa dal Sindaco di Tirano, ad oggi non ha ancora dato attuazione agli accordi risalenti agli anni novanta per disinnescare quella bomba ecologica che resta per tutta l�asta dell�Adda il limo accumulato in quantit� enorme nel proprio invaso di Lovero, e che prevedevano la sua asportazione meccanica. Un�azienda il cui ciclo di produzione da un paio d�anni effettua rilasci dalle sue centrali cos� repentini da mettere in pericolo la stessa incolumit� dei pescatori, sempre pi� spesso �ripescati� dai VV.F. o, quando neppure loro ce la fanno, dall�Elisoccorso. Un�azienda le cui modalit� di produzione non concedono pi� tregua, come avveniva fino a qualche anno fa, almeno nei giorni festivi, nei quali ormai troppo spesso le acque sono impraticabili alla pesca per le continue variazioni di livello, tanto da aver determinato la progressiva disaffezione dei pescatori che pagano ormai per non pescare e stanno disertando le acque della provincia, preferendo altre mete. L�Unione Pesca Sportiva, che gestisce da oltre trent�anni la pesca per conto della Provincia di Sondrio vede ormai quasi compromessa la possibilit� di ottemperare ai suoi scopi statutari e agli obblighi di coltivazione delle acque: sono a rischio anche i posti di lavoro dei suoi 12 addetti. Questo scenario significherebbe la scomparsa di un modello di gestione che ha fatto scuola a livello normativo a scala non solo regionale, ed era riuscito a fare delle acque di Valtellina e Valchiavenna un comprensorio di pesca che per accessibilit�, vastit� e potenzialit� ha pochi eguali in Europa. Dovervi rinunciare significherebbe anche eliminare, attraverso i pescatori, una presenza costante sempre attenta e pronta ad allertare gli Enti preposti in ogni caso di inquinamenti e abusi. Alla Provincia di Sondrio, alla Regione Lombardia e alla Sua Azienda per la Protezione dell�Ambiente, e anche a Chi tra i soggetti in indirizzo non si fosse reso conto di fino a che punto sia giunta la situazione,chiediamo di intervenire con la massima tempestivit� e determinazione per accertare ogni responsabilit� e l�effettivo grado del danno, e per ottenere il ripristino ambientale. Chiediamo comunque a Provincia e Regione e ad ogni altro Ente avente titolo di non limitarsi a richiedere la solita rifusione economica del danno ambientale, perch� questo non ha prezzo ed � sempre comunque ampiamente coperto dal vantaggio economico conseguito dalle modalit� con cui ci si disfa degli scarti di produzione. Chiediamo anche di valutare attentamente il livello di affidabilit� e di compatibilit� ambientale dimostrata fin qui da a2a s.p.a. -e dalle altre aziende del settore- tenendone ben conto nello stabilire i criteri di graduatoria che regoleranno l�aggiudicazione dei rinnovi di concessione per le derivazioni idroelettriche ormai prossimi a scadenza e che saranno messi a gara, nonch� di legiferare per introdurre l�obbligo di smaltimento meccanico o comunque non in alveo, del limo dagli invasi. Noi pescatori continueremo a vigilare e a denunciare in tutte le sedi ogni irregolarit� ambientale dandone la pi� ampia testimonianza e diffusione anche attraverso la rete delle Associazioni sul territorio e i mezzi di comunicazione, affinch� ogni cittadino abbia coscienza di quello che accade e del diritto, Suo come di tutti, all�Uso Plurimo delle Acque , dell�Ambiente e della Salute. Ci riserviamo anche di intervenire in sede di prossima Assemblea di a2a s.p.a .e, se necessario di manifestare anche nelle piazze non solo della Valle ma anche di Milano e di Brescia. Confidando in un sollecito intervento in tutte le sedi ritenute opportune, si saluta con osservanza.
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