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Subconcessione Valsesia
Email inviate (dal 27/10/2008 a Oggi ):
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A: sindaco@comune.varallo.vc.it, masoero@provincia.vercelli.it, abbate@provincia.vercelli.it, finocchi@provincia.vercelli.it, varaldag@provincia.vercelli.it, cmvalsesia@ruparpiemonte.it Egregi Signori, con la presente intendiamo manifestare le nostre preoccupazioni per quanto sta accadendo in Valsesia relativamente all'attuale gestione delle acque, affidata da oltre un secolo alla SVPS, e al paventato futuro gestionale che alcune voci sostengono essere alquanto incerto. Sappiamo che gi� a dicembre 2006 � stata inoltrata richiesta di subconcessione per un tratto di circa 9 km di fiume Sesia e di 3 km sul torrente Gavala. Sappiamo anche che la richiesta avrebbe incontrato il favore di massima della Provincia, il diniego della SVPS e la sostanziale contrariet� di molti componenti della consulta provinciale. Ci pare inoltre di capire che alla scadenza dell'attuale concessione delle acque valsesiane, affidate alla SVPS, le intenzioni della Provincia di Vercelli dovranno essere radicalmente diverse da quelle fino ad oggi perseguite. Analizzando il documento della concessione a favore della SVPS si comprende come il vincolo della subconcessione e/o compartecipazione del 45% delle acque in concessione, non essendo uleriormente e specificatamente disciplinato, rappresenti una spada di Damocle sulla testa della SVPS. E' infatti evidente l'impossibilit� del gestore di difendere le acque pi� produttive, quelle che gli garantiscono la sopravvivenza economica e l'interesse dei pescatori, e di pianificare azioni di salvaguardia senza correre il rischio di veder vanificati i progetti a lungo termine, come quello di tutela della trota marmorata e del temolo padano. Le acque della Valsesia rappresentano un inestimabile patrimonio ambientale e naturalistico, tanto che vengono universalmente riconosciute come uno degli ultimi paradisi fluviali europei. Per questi motivi, peraltro da voi ben conosciuti, ci pare sia necessario prestare una particolare attenzione alla gestione di queste risorse che a causa del loro delicatissimo equilibrio naturale, necessitano di una pianificazione attenta e responsabile, capace di scongiurare irreversibili danni ambientali. La pesca sportiva in questi ambienti, pur potendo rappresentare un importante risorsa per il territorio, necessita a nostro avviso di un'amministrazione particolarmente prudente e lungimirante che ne potenzi i caratteri di eccellenza e unicit�, esaltandone il potere attrattivo e sbaragliando ogni possibile concorrenza con altre localit� nazionali ed anche europee. Qualsiasi futura gestione alieutica delle acque valsesiane dovr� fare i conti con la presenza di una popolazione ittica autoctona ormai unica al mondo: il Temolo padano pinna blu e di una delle pi� importanti popolazioni residue di trota marmorata, come pi� volte evidenziato anche dal Prof. Forneris dell'Universit� di Torino. Non esiste rivista specializzata che negli ultimi anni non ne abbia ampiamente documentato il valore alieutico e naturalistico. Non esiste pescatore che non ne conosca le virt� e la rarit�. Dobbiamo per� ammettere che l'attuale direttivo della SVPS, non sembra essere pi� in grado di gestire le crescenti responsabilit� legate al compito di valorizzare e salvaguardare il patrimonio affidatogli. Ci� nonostante la SVPS conserva ancora adeguate strutture logistiche, consenso territoriale, personale qualificato e appassionato e consolidata esperienza gestionale. Gestioni improntate al profitto e limitate all'amministrazione di porzioni del territorio non possono realisticamente offrire sufficienti garanzie di tutela e valorizzazione. Ci pare quindi legittimo che la Provincia desideri valutare possibili alternative, purche queste siano in grado di offrire maggiori garanzie di tutela e valorizzazione della risorsa alieutica. Crediamo comunque che tutto ci� debba e possa avvenire solo basandosi su precise, oggettive e verificabili garanzie a tutela della fauna ittica autoctona. Garanzie che dovranno essere fornite sia dal gestore che dal concessionario. Garanzie che in passato, ci pare, la Provincia non abbia preteso con sufficiente risolutezza e che ci preoccupano in relazione a futuri scenari legati a multiformi gestioni alieutiche. Garanzie che potrebbero per� essere richieste dal futuro Piano ittico regionale ed applicate nel Piano ittico provinciale. Crediamo infatti che un ulteriore frammentazione gestionale delle acque non sia in grado di offrire simili garanzie e ancor meno efficaci strumenti di tutela e salvaguardia, oltre che di promozione turistica e di amministrazione economica. Tutto ci� premesso chiediamo che la Provincia, i Comuni valsesiani coinvolti a vario titolo, la SVPS ed i Candidati che hanno gi� ottenuto o fatto richiesta di subconcessione, si rendano disponibili ad un incontro chiarificatore che abbia lo scopo di illustrare gli obiettivi e gli strumenti gestionali che si intendono attuare, in un sereno e costruttivo confronto con le parti in causa, anche in considerazione del fatto che i sottoscrittori della presente, ritengono di poter fornire un contributo fattivo al futuro gestionale delle acque valsesiane, anche facendosi promotori e/o compartecipatori di iniziative specifiche. marco.veziaga@tiscali.it (CC) referente della campagna I sottoscrittori.
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