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Valpellice
Email inviate (dal 06/11/2007 a Oggi ):
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Si richiede la firma di adesione ai presidenti o rappresentanti di club e associazioni. L'adesione pu� essere inviata con una semplice mail, indicando: nome e cognome, club o associazione, indirizzo. Grazie per l'aiuto! I sottoscritti, responsabili e rappresentanti di enti e associazioni che hanno a cuore la vita dei nostri corsi d�acqua, esprimono viva preoccupazione e sconcerto per una nuova serie di richieste di realizzazione di impianti idroelettrici nei torrenti della Val Pellice. Ci riferiamo, in particolare, ai due progetti di impianti sul Torrente Angrogna (Comune di Angrogna) e a quello sul Torrente Pellice (Comune di Bobbio Pellice). Il Torrente Angrogna � l�ultimo corso d�acqua di dimensioni significative ad aver conservato in Val Pellice una condizione di buona naturalit�. E� inoltre un torrente che fa parte per innumerevoli motivi della storia, della memoria, della cultura stessa della Valle: l�Angrogna appartiene a tutti noi e non pu� impunemente essere privato della sua acqua e della sua vita. Il Torrente Pellice ha gi� subito dei grandissimi danni per gli eccessivi prelievi idrici. Non solo viene privato completamente della sua acqua nel tratto di pianura e diminuito drasticamente nella sua portata nella media valle, ma � anche gi� interrotto da due impianti idroelettrici a monte di Bobbio Pellice. E� sotto gli occhi di tutti il degrado che ha subito il torrente da questi due impianti: portata ridotta a un filo d�acqua, rovinose modifiche della morfologia, scale di risalita all�asciutto. In quei tratti il Pellice � al collasso, sia sul piano paesaggistico che biologico. La situazione attuale dei corsi d�acqua della Val Pellice ci permette di affermare che nuovi impianti idroelettrici non faranno che riprodurre la situazione che gi� oggi � evidente nell�alto Pellice, nella Comba dei Carbonieri, nel Torrente Luserna: dei corsi d�acqua irrimediabilmente danneggiati nelle loro caratteristiche vitali, un ambiente impoverito in una delle sue componenti fondamentali, un paesaggio montano snaturato e privato di attrattive. Non ci incantano le motivazioni relative alla produzione di energia �pulita�. � noto a tutti che i pochi salti d�acqua ancora da sfruttare non potrebbero che fornire quantit� irrisorie di energia, al prezzo della distruzione di ambienti naturali di inestimabile valore. Lo sviluppo di altre forme di produzione di energia potrebbe permettere di ottenere risultati simili senza distruggere l�ambiente e il territorio. La Val Pellice, d�altra parte, d� gi� oggi con la produzione idrolettrica esistente un contributo che possiamo ritenere del tutto sufficiente, coprendo con esso l�intero consumo civile della Valle. Sappiamo poi molto bene che, spesso, la produzione di energia �pulita� fa da copertura a operazioni di tipo speculativo, secondo logiche di puro profitto che nulla hanno a che fare con i problemi energetici nazionali o locali. Non ci incantano neppure le motivazioni relative ai problemi economici dei piccoli comuni. Ci sembra veramente vergognoso pensare che per asfaltare le strade si debbono distruggere i torrenti! Altre soluzioni vanno cercate anche a livello locale ai problemi di bilancio; gli enti pubblici di rango superiore non possono assistere passivamente all�ulteriore danneggiamento del territorio; gli amministratori, di qualunque livello, devono comunque ricordare che il loro compito � anche di salvaguardia delle risorse del territorio e non solo e sempre di svendita delle stesse per problemi contingenti. Ormai da pi� di quindici anni in Val Pellice viene da pi� parti richiesto un �piano regolatore� sull�uso delle acque, in modo tale da evitare che i nostri torrenti siano lasciati alla merc� di iniziative speculative, al di fuori di qualunque razionale e prudente uso di questa risorsa e proprio nel momento in cui le dinamiche climatiche consiglierebbero invece politiche di tutela dei corsi d�acqua. I sottoscritti, responsabili e rappresentanti di enti e associazioni che hanno a cuore la vita dei nostri corsi d�acqua, anche a nome di tutti i loro associati, chiedono dunque che tutti gli enti preposti e coinvolti a vario titolo nella problematica sopra esposta si attivino immediatamente e con misure concrete per evitare un ulteriore e grave danno ai torrenti della Val Pellice. I sottoscritti si dichiarano nel contempo fin d�ora disponibili a qualunque tipo di confronto su gestione, tutela, promozione dei corsi d�acqua della Val Pellice. Referente della petizione: Marco Baltieri � Via W. Jervis 9 � 10066 Torre Pellice (TO) Tel 0121 91 810 / 338 40 33 586 Mail retefiumi@yahoo.it Seguono in originale le firme dei responsabili e rappresentanti di enti, gruppi e associazioni che hanno sottoscritto la petizione: - Renato Armand Hugon, Legambiente Circolo Val Pellice. - Moris Rivoira, Societ� Pesca Sportiva Dilettantistica Val Pellice. - Emilio Delmastro, Pro Natura Torino. - Pierluigi Roncaglione Garoffo, Federcaccia sez. Lusernetta. - Vanda Bonardo, Legambiente Piemonte Valle d�Aosta. - Andrea Gavinelli, Associazione Liberi Pescatori Villafranca. - Elisabetta Roberti, Legambiente Circolo Barge. - Roberto Messori, �Fly Line � Ecosistemi fluviali�. - Simone Rivero, Unerzio Vivo. - Ermanno Durando, Societ� Pescatori Sportivi Diavoli Lusernesi. - Pierpaolo Cagliero, Associazione Pescatori Riuniti Val Pellice. - Alfio Audisio, Circolo Pescatori a Mosca Pinerolo e Valli. - Consolata Grosso, Legambiente Circolo Pinerolo. - Daniele Varese, Associazione Sassolino Bianco. - Roberto Rollier, Commissione TAM (Tutela Ambiente Montano) CAI-UGET Val Pellice.
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