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Mosche per il mare

Marco Sammicheli e Antonio Rinaldin

MOSCHE PER IL MARE



Recensione a cura di Valerio BALBOA Santagostino


"Abbiamo pensato e realizzato questo libro come un manuale tecnico e insieme come antologia di stili codificati, scelta per la pesca nei nostri mari"
... e proprio in questa frase sta l’essenza del nuovo libro di Marco Sammicheli e Antonio Rinaldin.
Amici da sempre, due tra i più raffinati esperti della pesca in mare, hanno scritto "Mosche per il mare" occupandosi l’uno dei testi e l’altro delle foto e dei relativi dressing.
Marco e Antonio hanno una lunga esperienza di mosca nelle acque salate dei mari italiani, iniziata quando, ancora nei primi anni novanta, in pochissimi cominciavano a sviluppare questa pesca.
Attraverso lo studio delle tradizioni di dressing consolidatesi oltreoceano, il passaggio dalla mosca secca alle acque calde ed infine all’acqua salata si è sviluppato con l’approfondimento delle tecniche di montaggio delle imitazioni delle prede naturali dei pesci di mare, del loro adattamento a diversi contesti e del loro utilizzo.
Con l’aumento di interesse per la mosca in mare, un numero crescente di pescatori ha lamentato l’assenza di raccolte di mosche e manuali di montaggio in italiano.
"Mosche per il mare" è nato per rispondere a questo vuoto e per contribuire alla diffusione della tecnica lungo le nostre coste.
Nelle nostre acque salate e salmastre, la varietà di condizioni, contesti e paesaggi, la ricchezza di luoghi, di prede e di momenti, offrono sfide per tutti i gusti, da esplorare attraverso la scelta delle mosche e il loro uso.
Dai porti alle spiagge, dalle scogliere alle acque aperte, con i waders come su una barca, quando il mare è una tavola come quando ruggisce, la coda di topo riscopre tutte le sue radici tecniche legate alla pesca in corrente, all’attività di superficie, al controllo della presentazione sia a galla che in profondità.
Il libro introduce alla conoscenza della tradizione dei dressing da mare codificati, dei loro diversi fini imitativi e delle loro diverse destinazioni d’uso, della loro azione ed adattabilità, e illustra i passaggi di montaggio per ogni stile.
Il principiante potrà sciogliere subito molti dei dubbi iniziali mentre il pescatore già esperto troverà nel libro una vasta selezione di stili e varianti di montaggio.

Si salpava all’alba
da un antro aperto di fiordo
quando la barca tagliava la linea d’ombra
sotto il promontorio.
Il paese in alto era una trama grigia
a macchie di roveto e quercia,
la roccia era diventata campo;
poi nella sera luci di case
allo spigolo del monte,
ritorni alle aie di scoglio e marine ninne nanne.


("Cinqueterre" di Maria Eugenia Gropallo Giustiniani)

La parte introduttiva approfondisce il tema della “mosca”, il suo senso imitativo, la percezione dei pesci, il valore dell’azione dei materiali, della luce, dei colori e degli assetti di presentazione. I diversi stili sono spiegati ed illustrati con foto di tutti i passaggi di montaggio corredati da didascalie.
Per il pescatore che costruisce mosche nell’era digitale, il piacere della carta stampata resta inalterato, come nell’era della produzione seriale resta legare una piuma su un amo e prenderci un pesce tra le onde.
Quella mosca non sarà la più bella e quel pesce non sarà il più grande o il più difficile ma il loro incontro è esattamente quello che cerchiamo.
Ci alzeremo presto o passeremo la notte in bianco, affronteremo la schiuma della frangenza e la tramontana che sferza le mani. Sfideremo la canicola riflessa sull’acqua ma respireremo silenzio e aria pulita, lontano dal baccano quotidiano. La sfida sarà sempre nuova, con esiti mai scontati, sempre pronta a deluderci o a esaltarci.
Insomma, Marco e Antonio, intelligenti e capaci, insegnano ai lettori a districarsi tra correnti, luci del sole e del crepuscolo, ad ottimizzare le attrezzature, a inseguire grandi prede. Mettono a disposizione tutta la loro esperienza, con un linguaggio facile e accessibile, perché i pescatori possano trarre tanta soddisfazione dalla pesca in mare. Le foto, belle, danno anch’esse un grande apporto al libro e alla sua comprensione.
Qui di seguito vi metto due note biografiche degli autori.

Marco Sammicheli è nato e vive a Siena. Dopo le esche naturali e lo spinning, inizia a pescare esclusivamente a mosca a metà degli anni '80 e in mare negli anni '90.
Dopo le esperienze in acque interne prima a secca per trote e temoli poi a streamer per black bass e lucci, conosce la tradizione statunitense di pesca a mosca in acque salate e, passato per alcune esperienze di acque tropicali, inizia a pescare a mosca in mare da riva lungo la costa della Maremma grossetana, convinto che anche le nostre acque salate avessero ambienti e pesci adatti e un potenziale tutto da scoprire.
Alla fine degli anni '90 fonda il sito www.medflyfish.com e pubblica regolarmente articoli di pesca a mosca in mare sulla stampa specializzata.
Nel 2005 è autore del libro "Medflyfish", e nel 2007 traduce e pubblica il libro "Flycasting systems" dell'americano Bill Nash.
Nel 2016 esce in collaborazione con Antonio Rinaldin "Mosche per il Mare", primo manuale in italiano di dressing per le acque salate.
Dall’ esperienza delle condizioni di pesca degradate e da un lungo impegno associativo nel 2010 è co-fondatore dell'associazione "Alleanza Pescatori Ricreativi" www.pescaricreativa.org, impegnata sulle tematiche della gestione delle risorse della pesca a livello nazionale ed europeo, della valorizzazione e dello sviluppo della pesca ricreativa e dell’evoluzione della cultura della pesca.


Antonio Rinaldin acquista la sua prima canna da mosca all’inizio degli anni ottanta. A questa sua grande passione unisce fin da subito quella per il morsetto, realizzando nel corso degli anni innumerevoli mosche destinate alle varie prede d’acqua dolce e salata.
Ha collaborato con riviste del settore e partecipato alla realizzazione dei libri:
“TYING FLIES WITH CDC” di Leon Links
“SPECIALE COSTRUZIONE FLY FISHING”
“RICETTE DI COSTRUZIONE - I dressing di Fly Fishing”
“FLY TYING” di A.Quazzo.
Socio dello storico Fly Angling Club di Milano, pratica e diffonde il "catch & release".
Ama immortalare con la fotocamera momenti, situazioni ed ambienti legati alla pesca a mosca. Impiegato in una nota società che opera nel settore dell’editoria e della pubblicità stampata, è sposato e vive con la moglie e due figli alle porte di Milano.


Ringraziamenti: Eugenio Ortali, Direttore di “La pesca mosca e spinning”, che ha curato in modo eccellente impaginazione e grafica del libro.

Valerio BALBOA Santagostino

© PIPAM.it
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