Pozzolini - Canna TRT 276 7,6' # 3-4
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- Categoria principale: Fly Fishing Magazine
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- Scritto da Beppe Saglia (Beppe S.)
Ho ricevuto dal WM di Pipam la canna di Antonio Pozzolini oggetto del test ad inizio marzo. Il giorno stesso l’ho portata con me in Maira per farci due lanci. Il Maira ce l’ho a 10 minuti da casa, un fiume del piano, libero, parsimonioso, ma che un paio di bei pesci all’anno te li regala. Ovviamente non ci contavo minimamente. Monto la canna, infilo la coda, ci lego in punta una oliva montata tradizionale (per provare una canna voglio vedere bene la mosca, voglio che galleggi, e che sia in equilibrio col finale per non sbilanciarlo). Mentre entro in acqua e sto siliconando vedo, cosa assai rara, una bollata vicino alla riva opposta. Due volteggi, posa delicata e precisa, e una bella “local” sale decisa. Ferrata, recupero e prima foto della canna da subito ribattezzata “luckyrod”. Allamare un pesce così al primo lancio non mi era ancora mai successo. Quando si dice “nascere con la camicia" Da allora di uscite la TRT 276 ne ha fatte parecchie, sia qui in Piemonte che in Austria da Gargantini, sia in Slovenia che in Croazia, facendosi valere sul campo in tutte le tecniche anche se la sua vocazione naturale (che peraltro coincide con la mia) è del tutto evidente che è orientata alla secca.
Che il nomignolo affibbiatole se lo meritasse tutto lo testimonia questa foto. Ero in Unec, avevo sentito mormorare di una trota da 80 cm in una particolare zona del fiume che conosco bene. Sono andato a cercarla un paio di volte, poi quando ho visto dal fondo staccarsi una grossa ombra e salire sulla mia mosca mi si è quasi fermato il cuore. Va be, un po’ di delusione c’è stata nel vedere che non era “quella trota”, ma alla fine ha prevalso la soddisfazione di aver portato a riva il più grosso cavedano mai agganciato in vita mia. Poco meno di 70 cm per (credo…) un 3 o 4 kg di peso. Ovviamente la canna ha retto in maniera perfetta al combattimento ed al salpaggio (resto uno dei pochi a non usare il guadino…)
La TRT 276 è una canna in carbonio ad alto modulo in tre pezzi, lunga appunto 7 piedi e 6 pollici e porta una coda del 3 o del 4. Disegnata da Antonio Pozzolini, da sempre appassionato di mosca a secca e di lancio in alta velocità, questa canna usa la tecnologia UCT (ultra composite technology) ossia un composito a basso contenuto di resine che consente di ottenere un prodotto leggero, ma al contempo robusto e reattivo. La canna viene fornita completa di fodero e di elegante tubo in cordura con inserti in cuoio.
Particolare dell’anellino ferma mosca e della legatura, effettuata in sintonia di colore con la canna con una lieve nota di contrasto violacea con un filetto argenteo. Gli anelli sono a piede unico gunsmoke, l’impugnatura (con forma a scelta) in sughero portoghese di alta qualità.
Particolare del porta mulinello in radica con chiusura posteriore a vite interna. Al di là del pregio estetico trovo questa soluzione nettamente la migliore per il posizionamento del mulinello il più indietro possibile, condizione ideale per effettuare un’impugnatura avvolgente indicata nella tecnica di lancio moderna con code leggere. La canna pesa poco più di 50 gr e viene proposta ad un prezzo di listino di 350€, ma telefonate ad Antonio che uno sconticino ai Club, alle Scuole e agli Istruttori lo fa sempre.
La canna ha un’azione extra fast, ovvero la curvatura sotto sforzo interessa principalmente il vettino, facendo intervenire il la parte centrale ed in tallone solo quando si ha parecchia coda fuori o quando lo si carica intenzionalmente. Nelle due foto è possibile vedere chiaramente le due diverse inflessioni della canna sotto le due diverse dinamiche di caricamento impresse in fare di lancio. Nella prima foto la spinta avviene con un angolo canna coda acuto e pertanto si ha il coinvolgimento del solo vettino, mentre nella seconda l’angolo si apre sin quasi a retto e la flessione della canna va ad interessare il tallone.
Un’ottima vetta in una canna rapida è quanto di meglio possa desiderare l’appassionato di code leggere e veloci. Se poi la vetta rimane rapida e performante pur lavorando su tutta la sua lunghezza (80 cm) si riescono a gestire alla perfezione tutte le lunghezze di coda normalmente usabili in pesca, diciamo dai 5 ai 20 mt, sempre con code tese e loop stretti. A proposito di loop stretti, è assolutamente vero che vengono generati dalla mano del lanciatore, ma è altrettanto vero che un attrezzo idoneo aiuta non poco. La reattività del vettino aiuto poi molto anche nella correzione e nell’animazione delle pose, si tratti di un rilancio anti dragaggio come dell’imprimere piccoli movimenti ad una dun o pattinamenti ad una sedge. In conclusione posso dire che si tratta di un ottimo attrezzo con un gran rapporto qualità/costo. Sicuramente non facile, perché bisogna prendere un minimo di confidenza con la spiccata rigidezza e la notevole rapidità che la contraddistinguono. Ma fatta conoscenza ed amicizia è davvero dura passare ad un'altra canna.
Per informazioni e vendite: POZZOLINI FLY FISHING by A. POZZOLINI Via TRENTO 2/A - 25014 Castenedolo (Italy) Phone/Fax +39 030 2131002 / Mobile +39 334 6317910 Beppe Saglia (Beppe S.)
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