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Portfolio Massimo Strumia

Portfolio Fotografico Pam

Massimo Strumia

 

Sono nato a Torino il 5 gennaio del 1968 ma, da molti anni, vivo in Brianza.
Ho un sito web che condivido con tre amici: www.wildernessphoto.it



Quando hai cominciato a fotografare?

Ho iniziato a fotografare con una certa continuità all'inizio degli anni novanta. 
Mio padre aveva due reflex Pentax e mi prestava sempre una Pentax MX. 
Già da allora avevo un particolare interesse per la fauna selvatica e avevo investito nell'acquisto di un Sigma Apo 400 mm che faceva ottimamente il suo "sporco lavoro". Erano i tempi delle diapositive, della mitica Fuji Velvia, ecc...
In tutta sincerità però devo dire che non rimpiango l'era analogica, anzi preferisco di gran lunga il nuovo corso del digitale!

Quando hai cominciato e cosa ti ha spinto a fotografare ciò che è collegato alla PAM?

Ho iniziato a fare foto pam qualche anno dopo, prima di passare al digitale. 
La molla è stata quella di prendere "due piccioni con una fava", vale a dire mettere insieme due grandi passioni della mia vita. Purtroppo nella realtà dei fatti faccio fatica a conciliare i due passatempi. 
Sono sicuro che se lasciassi la canna a casa farei delle foto di pesca a mosca di gran lunga migliori ma pescare mi piace ancora troppo!
Quando invece dedico delle giornate alla fotografia naturalistica, posso pensare solo a quello e i risultati sono sicuramente più soddisfacenti.

Quanto conta la fotografia all’interno di un’uscita di pesca?

Non capita mai che vada a pescare senza portarmi dietro almeno una compatta, ne consegue che la fotografia ha un ruolo importante anche nelle uscite di pesca. 
Dipende molto però dal tipo di uscita che tendo a fare. Se faccio la "solita pescata" in uno dei miei itinerari abituali della Valtellina o delle Valli di Lanzo non scatto molto e lo faccio solo se noto situazioni particolari. 
Diversamente, se devo scrivere un articolo su un nuovo itinerario o in ogni caso vado a pesca in un luogo inedito che promette di essere molto interessante, scatto molto. 
Avere con sè la macchina fotografica durante un'uscita di pesca è importante anche per un altro motivo. Se mi accorgo che un amico sta catturando alla grande e io non vedo una pinna inizio a scattare come un forsennato. 
Così, se mi fa notare che sto prendendo niente, posso dirgli che ho dedicato poco tempo alla pesca e molto alla fotografia. 
In questo modo riesco a ribaltare la situazione: il compagno di pesca fa la figura del pam assatanato e privo di poesia mentre io da cappottaro mi trasformo in attento e profondo ammiratore della natura! :-) :-)

Quali sono i tuoi soggetti preferiti?

La fotografia naturalistica e in particolare la fotografia degli animali selvatici. 
Anche la fotografia pam è un genere affascinante, gli scatti di Val Atkinson e quelli che si possono ammirare sulla rivista on-line "Catch the magazine" sono spesso strepitosi.

Quanta attrezzatura fotografica ti porti a pesca?

Per le uscite normali mi porto dietro una compatta "avanzata" come la Canon G11. 
In passato (prima che raggiungesse il fondale del lago di Monzoro...) usavo una Pentax waterproof ma, essendo la classica compatta "Point and shoot", non mi soddisfava completamente. Con la G11 posso operare in manuale, a priorità di tempi o diaframmi, sottoesporre e sovraesporre, scattare in raw... insomma non c'è paragone! 
Inoltre ho recentemente acquistato una custodia impermeabile per poter scattare anche fotografie sott'acqua.
Se invece voglio provare a fare qualcosa di più, oltre alla compatta mi porto dietro uno zaino impermeabile con la mia Canon Eos 40D e due ottiche. 
Uno zoom Sigma 17-70 mm e un'ottica macro 100 mm della Canon, valida non solo per le macro ma anche per i ritratti.

Che consigli dai sul come fotografare al meglio i pesci?

Il consiglio è quello di fare le cose velocemente. 
Non sono contrario alle foto ai pesci, anzi trovo che spesso alcuni si facciano delle "pippe" eccessive intorno a questa problematica. Tuttavia quello che non capisco è che senso abbia catturare venti pesci, più o meno della stessa taglia, e fotografarli tutti. 
Va bene fotografarne un paio come ricordo della giornata di pesca ma poi, a meno che non salti fuori un pesce al di fuori della media, mi sembra inutile tormentare anche gli altri. Senza dimenticare inoltre che certe foto di pesci sono tutte uguali tra loro e non mi dicono granchè.
Una buona soluzione per far soffrire meno i nostri amici pinnuti (e magari fare anche foto più interessanti) è quella di fotografarli sott'acqua. 
Tutto ciò a patto che non si dimentichi di essere comunque veloci nelle operazioni... piuttosto che passare 10 minuti a fotografare un pesce in acqua meglio sollevarlo dall'elemento liquido per pochi secondi utili alla foto ricordo e poi rilasciarlo subito!

Che altre foto fai?

Come dicevo prima faccio soprattutto foto di genere naturalistico ed in ogni caso all'aperto. L'arte della fotografia abbraccia confini molto ampi e io sono consapevole di avere tantissime cose da imparare. Anche restando solo all'interno della fotografia naturalistica ho molte lacune da colmare: il flash per me è quasi uno sconosciuto e, allo stesso modo, lo sono i filtri graduati e di altro genere.
E' per questo che pubblico le mie foto su alcuni forum di fotografia, spesso arrivano buoni consigli che mi servono a migliorare. 
Anche la serie di thread "Non solo Pam" di Pipam, oltre a dare la possibilità di apprezzare le belle foto di Oio, Nano e molti altri bravi fotografi che frequentano il forum, consente uno scambio di opinioni che sicuramente si può rivelare utile.


Ciao Massimo


Grazie per la disponibilità e per la partecipazione.

... spazio alle immagini.
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Francesco Viganò (Secchist)
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