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Rischi introduzione ceppi di temolo alloctoni



Domanda:


Introducendo temoli in corso d'acqua caratterizzato da un ceppo di tipo padano quali sono i rischi? Sino a che altitudine si spingono i temoli "pinna rossa"?
Cordiali saluti Panuello Francesco



 

Risposta:

I rischi dell’introduzione di temoli di origine alloctona in un corso d’acqua dove sopravvive una popolazione di temoli di “ceppo padano” si riferiscono alla possibile ibridazione con la preesistente popolazione locale con conseguente perdita di purezza genetica (assolutamente deleteria da un punto di vista ecologico-naturalistico) ed alla possibilità che i nuovi arrivati soppiantino la popolazione residente, in particolare quando quest’ultima sia numericamente ridotta e mal strutturata.
L’entità del danno dipende da vari fattori: importante è lo stato della popolazione autoctona residente; se questa è numericamente rilevante, strutturata naturalmente ed in grado di autosostenersi, un’immissione episodica di materiale alloctono può anche non causare danni sostanziali. Se invece la popolazione residente è limitata e mal strutturata e se le immissioni vengono operate con continuità, allora queste ultime possono causare la scomparsa o la riduzione drastica del ceppo originariamente residente.
Da tempo ormai la presenza contemporanea di materiale autoctono ed alloctono ha sollevato il problema dell’ibridazione che in alcuni casi determina un rimescolamento genetico con la conseguente perdita del patrimonio genetico originario.
Va sottolineato, comunque, che se le immissioni vengono effettuate con la finalità di sostenere la popolazione locale, non possono prescindere dal privilegiare le azioni effettuate con materiale autoctono. In altre parole, se le finalità sono quelle di una protezione e salvaguardia di un ceppo locale, le immissioni con materiale di ceppo diverso dovrebbero essere effettuate solo come “extrema ratio”, dopo aver verificato la fattibilità di riproduzioni controllate e l’efficacia di norme volte alla conservazione della specie in ambito locale.
Relativamente alla quota alla quale i temoli pinna rossa si possono spingere, si ricorda che l’habitat ideale per questa specie si riferisce ai fiumi di fondovalle ed alla porzione pedemontana degli stessi; quindi per poter completare il ciclo vitale hanno necessità di condizioni che solo tali ambienti forniscono. Si assume che sia il ceppo nostrano sia il ceppo “Austriaco” siano vicarianti, cioè abbiano necessità ambientali simili.
Nel caso alcuni esemplari fossero trasferiti ad esempio in torrenti montani tipici della trota fario anche a più di 1000 m di quota, probabilmente riuscirebbero a sopravvivere, ma senza riuscire a riprodursi.

 
A.I.I.A.D. Team

 
 
 
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