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ITA - Il Serio a Crema

Una giornata a ciprinidi 
Italia  17/08/04 Testo e foto di Mirko Nichetti
Scrivo queste righe da novello moschista, dopo un inizio da autodidatta non certo brillante. Era il giorno di Pasqua quando, alcuni mesi fa, ripresi in mano la canna da mosca, dopo qualche vano tentativo anni orsono.
Ma la passione per la pesca in genere prima e per la mosca ora, mi ha permesso si superare i primi ostacoli e ottenere risultati sempre in crescendo. Risultati che, attualmente, mi consentono comunque di divertirmi e di apprendere sempre nuove cose in modo decisamente appagante.

L'itinerario che vi voglio descrivere è quello del Serio a Crema, un fiume che, se nella parte alta del suo corso conserva caratteristiche tutto sommato buone, nel suo basso corso è sempre stato bistrattato, e non solo in senso figurato! Ci vengo spesso, vista la vicinanza, anche quando non ho molto tempo. Il tratto in questione è quello compreso tra la palata (così vengono chiamati gli sbarramenti che generano le rogge irrigue) ed il ponte del canale Vacchelli.


La palata di Crema


Il ponte del Canale Vacchelli

La giornata è afosa e qui nel mezzo della pianura la cappa di umidità diventa opprimente.
La corrente è ormai quasi nulla e l'onda delle ultime piogge è solo un ricordo.
Ma i pesci ci sono. Logicamente loro, i cavedani. Non mancano mai, e in queste condizioni diventano terribilmente difficili (almeno per me!).
Arrivo e mi infilo di corsa gli stivali. Per lo meno con le gambe in ammollo si attenua un poco il caldo.
Già nel sottoriva qulche cavedano rompe la superficie immobile con dei netti cerchi, le premesse sono buone.

Bollate nel sottoriva

Entro leeeentamente in acqua, anche perchè a valle ci sono dei garisti che si stanno esercitando con i loro cannoni francesi... Prendo posizione, monto la "mia parachute" e inizio ad allungare la coda ed a lanciare a "modo mio".

Una piccola considerazione sull'esca: fin da quando ho iniziato a moscheggiare e di conseguenza a costruire i miei mostriciattoli (sempre da autodidatta e senza morsetto!) mi sono chiesto come si facesse ad arrotolare le pennette del gallo sul ... niente, per costruire le parachute!!! Ho cercato e trovato diversi dressing, ma la nebbia non si è mai diradata. Finchè un bel giorno ho trovato l'articolo "La mia Parachute" del Sig. Roncallo, che mi ha permesso di costruire degli artificiali oserei dire fenomenali in acque piatte. Se qualcuno di voi conosce quest'uomo ed ha occasione di incontrarlo, vi prego, ringraziatelo tanto da parte mia!


Il primo cavedano della giornata

Ma torniamo ai cavedani. Ad ogni cattura il branco si allontana di un poco e si fanno ancora più sospettosi. Qualche settimana fa, quando il fiume scorreva ancora, i cavedani, anche quelli grossi non si facevano troppo pregare e si gettavano a capofitto su qualsiasi cosa cadesse in acqua. Addirittura accorrevano sul posto quando si estraeva velocemente la mosca dall'acqua provocando un minuscolo "pop"! Allora usavo le formicole in foam che, anche senza volerlo, cadono abbastanza rumorosamente in acqua e permettono di pescare in "battuta" anche inconsapevolmente!


Un'altro cavedano

Le catture non mancano, ma dopo qualche minuto i pesci sembrano sparire. Probabilmente bastano le acrobazie di un pesce allamato per mettere in fuga l'intero branco che tende a disperdersi. Ma non demordo e continuo a lanciare, un po' più lontano. A volte la mosca draga leggermente e questo sembra incuriosire i pesci. Addirittura a volte questa manovra provoca l'attacco degli esemplari "indecisi", che arrivano a qualche cm dalla mosca senza attaccarla con decisione.
La bollata successiva però dà inizio ad una serie di catture differenti. Sono scardole, e di taglia notevole! Probabilmete stazionano in prossimità degli ostacoli al centro del fiume, e, visto che l'acqua non è molto alta, bollano senza tanti complimenti. Qualcuna arriva addirittura ad ingoiare l'artificiale e a richiedere poi l'uso delle pinze per la slamatura.


Le grosse scardole del Serio

Quando anche le scardole sembrano terminare la loro attività ecco che arriva una cattura insolita, almeno per un PAM. Anche io resto un attimo perplesso vedendo cosa è salito sulla mia mosca. E' proprio un persico sole che arriva a "colorare" la giornata. Un simpatico diversivo.


Una cattura insolita.

Ormai il mio tempo volge al termine. E' ora di smontare l'attrezzatura.
Lascio sempre a malincuore queste sponde che, pur non essendo quelle di un reservoir, mi regalano sempre dei momenti fantastici.


Ultime fasi di una cattura

Oggi non si sono viste le carpe. Solitamente si notano in gran numero che grufolano sul fondo. Ci sono addirittura degli esemplari di koi di qualche kg completamente rossi, e vi assicuro che non passano inosservati!
Qualcuno racconta anche di temoli. Avete capito bene, temoli! Sarebbero quelli del canale Vacchelli. Nel periodo invernale infatti questo canale viene posto in asciutta e le acque che drenano dalle falde del sottosuolo (di ottima qualità) deviate nel Serio.
Personalmente non ho mai avuto l'occasione di vederne, ma ... sereste i primi a saperlo!!


La 'mia' parachute!


Mirko Nichetti  (MirkoCrema)

 
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