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SLO - I temoli del Soca

Slovenia Giugno 2007


Slovenia Giugno 2007

di Gian Paolo Caldari


Livelli bassi come quest’anno non li ritroveremo più dicevo ad Ezio ed a Massimo mentre macinavamo chilometri verso il confine a Gorizia, forse vale la pena ridare una chance al Soca. Ezio ne fu subito entusiasta, mentre Massimo era un po’ preoccupato perché glielo avevamo sempre descritto come un fiumone, mentre lui, artista dello stretto, preferisce ambienti al contempo più piccoli e tecnici.
Come per gli ultimi due anni optiamo per l’hotel Cerkno come campo base merito di un menù alla carta molto vario, per l’ottima cantina e per la possibilità di stare al centro della triade Unec, Sava Bojinica e Soca … con l’Idrjica sotto casa.

“la band”

Il Soca è un fiume letteralmente stupendo, il colore delle sue acque è assimilabile ai colori delle acque caraibiche e le sue schiuse sono importanti sia in qualità che in quantità : non è raro incontrare schiuse di grandi perle e di mosche di maggio che mettono in movimento anche i pesci più grandi.
Ma torniamo ai temoli. Di solito stazionano sul fondo tra l’acqua più profonda e lo scalino che li separa dall’acqua più bassa e l’unico modo per vederli è quando bollano o si spostano a ninfare nell’acqua bassa. Una volta individuati bisogna fare molta attenzione a quello che mangiano perché sono di una selettività impressionante, ma non sperate che una volta scovata l’imitazione giusta il gioco sia fatto: adesso subentra la loro proverbiale precisione di salita; far scendere la mosca 20 centimetri a destra o a sinistra della loro verticale significa che non succederà un bel niente. Come pure otterremo solo rifiuti se faremo scendere prima il finale e poi la mosca. Quindi lanci curvi o ritardati a scendere sono quelli che ci daranno più possibilità di cattura.
I temoli del Soca hanno una livrea che tenderei a definire quasi dorata e i puntini neri sono sempre ben evidenti.
Le imitazioni che hanno reso in caccia sono state quelle costruite interamente in cul de canard di colore marroncino o verde su ami del 14, discrete catture sono state effettuate soprattutto da Massimo in caccia con mosche di maggio amo 12 di colore giallo.

La grande perla

Massimo detto Pippo con un bel temolo del Soca.

Le ore migliori si sono rivelate, pescando su bollata, quelle del pomeriggio utilizzando piccole imitazioni molto scarne in cul de canard sul verde e sul marrone scuro ed anche nero.
La misura dei timallidi era molto interessante con taglie tutte over 40.
Tutti pesci molto in salute, con lotte al limite del carico di rottura dello 0.12 in fluorocarbon.
E’ stata veramente per tutti una piacevole sorpresa trovare il Soca in una così splendida forma tanto che ci siamo potuti divertire con splendidi pesci.
La natura ed il paesaggio sono di quelli che ti tolgono il fiato e non smetteresti mai di pescare.
Il momento migliore è sicuramente il cup de soire quando il fiume ribolle di pesci che mangiano da tutte le parti, tanto che spesso non si sapeva a quale tirare cercando di scegliere solo i temoli e solo i più grossi.
La “band” è stata quindi all’altezza della situazione mantenendo alto il nome del Fly Fishing Club Giuseppe Bani di Umbertide.
Concluderei dicendo che il Soca sta tornando quello di un tempo e che ora più che mai merita una visita da chi come noi ha eletto il temolo la sua preda più ambita.

Attrezzatura consigliata: un portabagagli pieno...

Canne: lunghe, dagli 8 piedi 4 pollici alle 9 piedi ad azione non di punta per code tre o quattro in assenza di vento per code cinque o anche sei in presenza di vento.
Mulinello: va bene quello che avete.
Finale: conico lunghissimo e sbilanciato nel terzo anteriore…. Per fare svelto a volte faccio un’asola tipo doppia bavetta 18-12.
Mosche: per i temoli in caccia imitazioni di effimere no-hackles in cul de canard dark olive o marrone ; su bollata stesse mosche ma su amo 20 o anche meno….
Al cup de soir fondamentale il nuovissimo cappello della Orvis con due led nella costola della visiera.

Tutto questo è il Soca


Gian Paolo Caldari
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