ITA - La Val di Non
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- Categoria: Avventure di pesca
- Scritto da Paolo Fortunati (Pablo)
Agosto 2017
Testo Paolo Fortunati (Pablo)
Fotografie di Paolo Fortunati (Pablo), Alberto Galeazzo (Faina), Antonio Napolitano (Flyaenne) e Remo Blasi (Unbreakablefly) Con il Team della Redazione di Pipam formato da Alberto Galeazzo (Faina), Antonio Napolitano (Flyaenne), l’amico Remo Blasi (Unbreakablefly) ed io (Pablo), continuiamo il nostro percorso alla scoperta del Trentino visitando la famosa Val di Non! Non appena si giunge in questa larga vallata, non si può fare a meno di notare l’enorme distesa di piantagioni di mele dalle molteplici varietà che, durante il periodo della raccolta, sprigionano un profumo inebriante che pervade tutta la valle!
La Val di Non è nota, fra le altre cose, anche per essere solcata dal corso del fiume Noce, a valle del grande bacino artificiale di Santa Giustina, formatosi negli anni 50 grazie alla costruzione dell’imponente diga omonima, alta oltre 150 metri. A valle di questa, in località Eremo di Santa Giustina, inizia il tratto di fiume Noce in gestione alla locale Associazione Pescatori Sportivi Dilettanti Val di Non (www.pescatorivaldinon.it), popolato da trote marmorate e fario!!!
Il Miraval Hotel. Giungiamo così nella tarda mattinata di venerdì a Coredo (TN) dove si trova il nostro albergo Miraval Hotel (www.miravalhotel.it), ottima e comoda struttura con parcheggio sotterraneo, SPA e molteplici altri servizi, inserita nell’offerta del Trentino Fishing Lodge, ed il vicino ristorante Nardi’s sempre collegato con l’Hotel. Dopo un pranzo degno di Pantagruele, a base delle tipiche specialità trentine (peraltro anche rivisitate dallo chef con successo) innaffiate da un’ottima weizen beer, servita fredda a dovere, ci raggiunge Alberto che con un piccolo briefing ci ragguaglia sul programma di questa battuta di pesca nelle acque dell’Associazione. Trattandosi di un fiume con a monte un bacino artificiale (una sorta di tail water), l’acqua del Noce è in genere sempre pulita. Purtroppo però, vista la carenza di precipitazioni che ne ha decurtato i livelli, non potremo pescare in alcuni affluenti (a detta di Alberto meritevolissimi) come i torrenti Pescara e Sporeggio. Pazienza, sarà motivo per ritornare!!
Lauto pasto presso il Ristorante Nardi’s, collegato con l’Hotel. Dopo aver fatto i permessi (22 euro per le zone speciali e 16 euro per le restanti zone), Alberto ci accompagna nella zona Trofeo HZT, un bel tratto del Noce con splendide correntine alternate da lunghe piane, il tutto immerso in una vegetazione rigogliosa che dà un tono selvaggio al luogo. Il fondo del fiume, la cui profondità media è poco meno di un metro, è composto perlopiù da ghiaia e sabbia con frequente vegetazione acquatica, perfetto nascondiglio delle meravigliose e coloratissime trote marmorate e fario che ne abitano il corso, nonchè della numerosa fauna bentonica presente. Iniziamo a pescare con dei terrestrials battendo i sottoriva opposti ricchi di vegetazione riparia iniziando a catturare qualche esemplare non senza difficoltà.
Mentre Alberto ci segue a distanza, lentamente risaliamo il corso del fiume la cui conformazione cambia di continuo; in alcune interessanti correntine riusciamo a catturare a ninfa qualche piccola marmorata oltre a qualche fario, tutte dai colori sgargianti ed abbastanza marcati; i pesci però mangiano male, nonostante la pioggerellina che a tratti ci sorprende, ad ogni passata riusciamo infatti a percepire diverse mangiate ed alcune paiono anche di pesci di una certa dimensione…
Proseguendo a risalire, superiamo piane di acqua bassa e lenta dove si iniziano a scorgere interessanti bollate, visto che ormai l’ora è propizia. Giungiamo in una zona dove due rami di fiume confluiscono in un’unica corrente e qui si iniziano a vedere delle bollate interessanti. Con l’avvicinarsi del crepuscolo, l’attività degli insetti si intensifica e di conseguenza anche quella dei pinnuti! Arrivano anche le sedge che accendono l’interruttore e si scatena il finimondo!!! Prima Remo e poi Antonio e Alberto iniziano a pescare a secca molto lungo dopo aver montato una sedge: avranno parecchi attacchi con più di qualche esemplare di buona dimensione ferrato ma non portato a guadino!!!
Rientriamo in albergo un po’ tardino ma in tempo per gustare un’ottima pizza in compagnia di Alberto Concini e di Paolo Marini, vice direttore dell’APT Val di Non. Il Trentino fishing non lascia mai nulla al caso e la cena si rivela un’ottima occasione per scambiare opinioni sul turismo alieutico in zona!!
Il mattino successivo, dopo una rinvigorente dormita, un’ottima colazione nella rifornitissima area breakfast dell’hotel e dopo il saluto sorridente della bella e professionale Giulia del Miraval Hotel, ci troviamo con Alberto presso il bar Victory, uno dei punti di rivendita dei permessi (troverete l’elenco completo dei rivenditori nel sito dell’Associazione). Piccolo briefing per presentare il programma della lunga giornata e poi via, verso un comodo parcheggio prospiciente il biotopo zona No Kill Prelievo Nullo NKB1. Tale zona biotopo (complesso ecologico in cui vive una determinata specie animale o vegetale, o una particolare associazione di specie) è stata interdetta alla pesca per 25 anni ed è stata aperta con regolamento specifico nel Giugno di quest’anno (se avesse aperto prima avrebbe disturbato la nidificazione di specie protette)!!
Si tratta di una zona di fiume dalla conformazione molto simile a quella del giorno precedente anche perché confina a monte con la stessa. L’alveo è leggermente più largo a causa dei riali che vi confluiscono e la portata è un poco più ampia. Anche in questa zona la vegetazione la fa da padrone e pian piano ci immergiamo nella natura che il buon Alberto pare voler condividere con noi!!! Iniziamo a pescare a ninfa vista la mancanza di attività di superficie, anche se Alberto ci fa capire che qui il pesce è ben propenso a salire su imitazioni anche in caccia! Peschiamo un po’ a turno mentre gli altri un po’ filmano, un po’ fotografano ed un po’ si immergono in quel fragile ecosistema stranamente non ancora distrutto dall’uomo, i ragazzi dell’Associazione stanno proprio facendo un ottimo lavoro!!!
Iniziamo a fare qualche cattura di trote sia fario che marmorate (anche qualche ibrido) quando, nei pressi di un bel giro d’acqua, è il mio turno per affrontare lo spot con la fida Pozzolini TC4 10’ # 2-3 in 4 pezzi con finale francese lungo e due ninfe (si può pescare con due imitazioni). Con Antonio vicino a confortarmi, affronto il giro d’acqua catturando un paio di trotelle; ma quando seguo il consiglio di Antonio che mi dice di trattenere un pochino le ninfe subito dopo la posa in acqua in quel giro particolare a fil di corrente, sento una botta sul cimino e ferro prontamente!
Peccato, sarebbe stato il pesce della giornata e forse di tutto il week end! Alberto è un po’ in imbarazzo, ma noi tutti con delicatezza gli diciamo che….. è solo colpa sua e che dovrà pagare da bere a tutti per sdebitarsi *8) *8)!!!
Mentre con il nostro anfitrione Alberto rivoltiamo sassi dal greto del fiume scoprendo diverse forme di vita compresi succosi portalegno e ninfe varie, non oso pensare come potrebbe essere qui in Settembre, con clima più fresco, schiuse più frequenti e pesci molto più attivi durante il giorno!!!!!
Anche Antonio ed Alberto la Faina riescono ad agganciare qualche altra trota nello spot successivo con la ninfa, ma fa già troppo caldo ed è ora di rientrare in albergo per rifocillarci e riposarci in attesa di un orario più consono alla pesca!!
Mentre risaliamo questo altro tratto del Noce, ci rendiamo conto che è veramente un bel fiume ricco di pesce, infatti in ogni buca o giro d’acqua riusciamo a catturare qualche marmorata e fario anche di buone dimensioni, tutti pesci sani, ben pinnati e forti, dalla livrea esaltante!!
L’indomani Alberto ci ha organizzato una sortita in una zona particolarmente bella e selvaggia, anche se zona libera aperta a tutte le tecniche! Ad accompagnarci sarà Luca Fioretta, socio dell’Associazione Pescatori Sportivi Dilettanti Val di Non, collaboratore di Alberto, con grandissima passione e molto attivo in Associazione. Il tratto in questione è situato presso l’Eremo di Santa Giustina, poche decine di metri a valle della diga descritta in precedenza. Qui sembra di essere veremente lontani dalla civiltà, il fiume ha sia tratti a profondità costante con fondo in ghiaia, sabbia e fitta vegetazione acquatica, sia tratti con grossi massi in acqua, profonde buche con correnti impegnative, il tutto incastonato in una profonda gola di difficile accesso!!! E questo tratto, nonostante sia aperto a tutte le tecniche, ha dimostrato una buona presenza di pesci di tutte le taglie, sicuramente anche importanti, vista la profondità delle pozze incontrate.
Anche qui non è semplice l’azione di pesca, si tratta di un fiume vero anche se poco battuto vista la difficoltà di accesso… Abbiamo pescato a secca con imitazioni di terrestrials lunghe piane con erbai somiglianti ai migliori e più titolati chalk stream europei, abbiamo pescato in caccia con imitazioni di effimere correntine veloci e dalla bassa profondità, abbiamo pescato profonde buche a streamer ed abbiamo pescato a ninfa strette correnti con giri d’acqua tra i massi…. Insomma una goduria, ed abbiamo anche catturato diverse marmorate, fario ed ibridi, senza contare il pesce che abbiamo visto muoversi durante le varie azioni di pesca!!
Nell’ultimo spot prima di rientrare, una stretta e profonda corrente con buca e relativo giro d’acqua, il buon Remo è riuscito a catturare a ninfa un ibrido di buone dimensioni. Poco dopo, nello stesso spot, pescando a ninfa in testa alla buca a fil di corrente, sono riuscito ad agganciare un gran bel pesce che però è riuscito ad infilarsi tra le rocce del foondo riuscendo infine a rompere per lasciarmi con un palmo di naso!!!!
Insomma un’esperienza molto positiva e gratificante, nonostante i due bei pesci da me persi, ma con diverse catture effettuate da tutti sia a secca che a ninfa in un luogo meraviglioso che ci ha veramente sorpresi!! Assolutamente esperienza da rifare, magari un po’ più in stagione, e con un po’ di tempo in più a disposizione. Consigliatissimo anche per una giornata di pesca se in zona in vacanza con famiglie al seguito, il Trentino Fishing si coordina con tutte le altre strutture abbinate a vari sport ed hobbies, per una vacanza perfetta!! Mentre per chi vuole andare a trascorrere un week end di pesca in queste meravigliose acque, rimando ai link sottostanti.
Un grosso ringraziamento ai miei compagni di avventura e di Redazione Alberto Galeazzo e Antonio Napolitano, all’insostituibile amico Remo Blasi (detto l’ammazzadroni), ai grandissimi Alberto Concini con suo figlio Massi ed a Luca Fioretta, al Vice Direttore APT Val di Non Paolo Marini, all’Associazione Pescatori Sportivi Dilettanti Val di Non, ai titolari e collaboratori/trici del Miraval Hotel, ed infine ancora una volta al Trentino Fishing senza il quale tutto questo non sarebbe stato possibile!
Alla prossima avventura. Paolo Fortunati (Pablo) Email Pipam: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Email privata: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Mobile: +39 335 8436130 © PIPAM.it |