ITA - Valtellina tra odio e amore
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- Scritto da Francesco Viganò (Secchist)
19/10/09 di Francesco “Secchist” Viganò
La Valtellina è particolare: la odiamo quando ci facciamo centinaia di km per pescare solamente un paio d’ore, perché poi l’acqua si colora di verde o di marrone; la amiamo ogni volta che ci concede una giornata di sole, con l’acqua che resta quasi sempre bella durante la giornata.
Domenica scorsa è stato come se fosse la prima volta…l’acqua era a livelli buoni e quasi trasparente, il cielo era azzurro e le montagne cominciavano a giocare con le tonalità pastello.
Dopo un cappuccio che dà la carica e una brioche rigenerante, compiliamo il permesso e ci fiondiamo sul fiume. Una bollata cattura la mia attenzione, quella di Marco e quella di Diego; scendiamo sul fiume e da subito notiamo qualche effimera che scende dolcemente con la corrente, seguita da un bel “bluff”.
Comincia l’ennesima giornata sull’Adda, ennesima come numero, ma rara come bellezza.
Lascio parlare le immagini che sono seguite a una giornata ricca di catture solamente con le piume a galla.
Apro le danze con una splendida fario
Marco fotografa il primo temolo della giornata di Diego
Macchie rosse che brillano come gioielli. Sembrano incastonate con cura millimetrica, quasi come se fosse un’opera di un maestro orafo
La Valtellina, d’autunno, è magia
Parecchie catture ci fanno godere della magia del fiume per tutta la mattina.
L’attività si congela per una mezz’oretta, per via di un innalzamento dei livelli di pochi cm (..per fortuna), così decidiamo di spostarci più in alto.
Percorsi fiabeschi ci portano alla grande piana.
Finalmente l’attività ricomincia e a un “bluff” deciso rispondo con un lancio delicato (foto di MarcoV.).
La felicità scorre tra le correnti di questo fiume (foto di MarcoV.).
Anche Marco nota una bollata tra le tante, che gli suggerisce di lanciare la sua imitazione.
(foto di MarcoV.)
Continuano le catture sia per me che per Marco.
Diego nel frattempo si è spostato a monte dove le bollate sono diverse… infatti cattura diversi temoli di taglia interessante. Quello extra lo illude e dopo poco gli rompe.
Quando lo raggiungo, incanna un altro bel temolo.
Ha dei colori particolari e la pinna mi ricorda l’amato leggendario temolo pinna blu...
Diego lancia lungo verso una bella bollata, ma viene ripagato con un grandissimo rifiuto...poi cattura un temolo.
Marco nel frattempo inganna una fario, lunga e magra.(foto di MarcoV.)
Poi cambia mosca e cattura anche lui un bel temolo.(foto di MarcoV.)
Io mi intestardisco con un temolo che mi fa penare …. ma poi monto una mosca sul 24 e riesco a ingannarlo.
Marco scatta l’ultima foto della giornata.(foto di MarcoV.)
La giornata si è conclusa e scendiamo verso valle, appagati dai colori che sono dipinti fortemente nelle nostre menti: i colori della montagna, i colori del fiume, i colori delle trote e quelli dei temoli….i colori di una giornata di amore per questo splendido fiume.
Domenica scorsa è stato come se fosse la prima volta…l’acqua era a livelli buoni e quasi trasparente, il cielo era azzurro e le montagne cominciavano a giocare con le tonalità pastello.
Dopo un cappuccio che dà la carica e una brioche rigenerante, compiliamo il permesso e ci fiondiamo sul fiume. Una bollata cattura la mia attenzione, quella di Marco e quella di Diego; scendiamo sul fiume e da subito notiamo qualche effimera che scende dolcemente con la corrente, seguita da un bel “bluff”.
Comincia l’ennesima giornata sull’Adda, ennesima come numero, ma rara come bellezza.
Lascio parlare le immagini che sono seguite a una giornata ricca di catture solamente con le piume a galla.
Apro le danze con una splendida fario
Marco fotografa il primo temolo della giornata di Diego
Macchie rosse che brillano come gioielli. Sembrano incastonate con cura millimetrica, quasi come se fosse un’opera di un maestro orafo
La Valtellina, d’autunno, è magia
Parecchie catture ci fanno godere della magia del fiume per tutta la mattina.
L’attività si congela per una mezz’oretta, per via di un innalzamento dei livelli di pochi cm (..per fortuna), così decidiamo di spostarci più in alto.
Percorsi fiabeschi ci portano alla grande piana.
Finalmente l’attività ricomincia e a un “bluff” deciso rispondo con un lancio delicato (foto di MarcoV.).
La felicità scorre tra le correnti di questo fiume (foto di MarcoV.).
Anche Marco nota una bollata tra le tante, che gli suggerisce di lanciare la sua imitazione.
(foto di MarcoV.)
Diego nel frattempo si è spostato a monte dove le bollate sono diverse… infatti cattura diversi temoli di taglia interessante. Quello extra lo illude e dopo poco gli rompe.
Quando lo raggiungo, incanna un altro bel temolo.
Ha dei colori particolari e la pinna mi ricorda l’amato leggendario temolo pinna blu...
Diego lancia lungo verso una bella bollata, ma viene ripagato con un grandissimo rifiuto...poi cattura un temolo.
Marco nel frattempo inganna una fario, lunga e magra.(foto di MarcoV.)
Poi cambia mosca e cattura anche lui un bel temolo.(foto di MarcoV.)
Io mi intestardisco con un temolo che mi fa penare …. ma poi monto una mosca sul 24 e riesco a ingannarlo.
Marco scatta l’ultima foto della giornata.(foto di MarcoV.)
La giornata si è conclusa e scendiamo verso valle, appagati dai colori che sono dipinti fortemente nelle nostre menti: i colori della montagna, i colori del fiume, i colori delle trote e quelli dei temoli….i colori di una giornata di amore per questo splendido fiume.
Francesco Viganò
© PIPAM.org