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Michi Mauri

Le INTERVISTE di PIPAM
di Valerio Santagostino (Balboa)

Michi Mauri


Il tedesco Michi Mauri è un pescatore a mosca professionista. Fin da ragazzo ha sempre amato l’acqua. Tecnico per anni di acqua cultura in due grossi allevamenti di trote, alla sera passava, vista la sua prestanza fisica, nelle discoteche come buttafuori. Una furibonda rissa, dove si ruppe un ginocchio, gli fece capire che era meglio dedicarsi anima e corpo alla pesca con la mosca. Michi ha cosi aperto da anni una scuola , la Mauri Fly Fishing by Rutosy e con il suo braccio destro , Giovanni Marcozzi , tiene corsi in giro per l’Europa. E’ autore di DVD sul lancio, guida di pesca, ospite fisso nelle principali fiere di settore come lanciatore. E’ consigliere di due club di pesca a mosca in Bavaria e articolista su un giornale di settore. Trentasei anni, due figlie, vive e lavora , quando non è in giro per il mondo, vicino a Monaco.






V: Quando e come hai iniziato a pescare a mosca?

M: Ho iniziato a spinning fin da bambino. Intorno ai quattordici anni , venivo accompagnato sul lago di Stamberg . La pesca però era estremamente facile e soprattutto il tasso di alcolismo nei pescatori presenti mi fece sterzare sulla mosca definitivamente.

V: E’ la tua professione ora: come ti organizzi?

M: Sono testimonial della Guide Line, partecipo a show e demo di lancio, ho una scuola di fly fishing, produco DVD, e scrivo articoli per Fliegenfischen.

V: Come mai reputi il mondo del fly fishing americano più interessante di quello europeo?

M: E’ più vasto e di conseguenza il businnes è molto più grande. Volevo aggiungere poi una cosa personale. In Europa mi dicono “ Michi, lanci bene, per forza, con quelle braccia lunghe che hai…”. In America mi dicono “ Michi, lanci bene, complimenti “ e basta , non aggiungono altro. Esiste più fair play.

V: Quali sono le tue passioni oltre la pesca a mosca ?

M: Snow board, boxe, corsi e master di autodifesa in Thailandia nella prima parte della mia vita. Ora pesco e ascolto musica reggae.

V: Quale è stato il viaggio più bello di pesca che hai fatto e perché ?

M: In acqua salata in Belize a tarpon, perché è un pesce che lotta fino alla fine. In acqua dolce in Groenlandia a salmerini artici. Per la bellezza del posto e perché sono pesci assolutamente perfetti, selvaggi e di grandi dimensioni. In Europa il fiume che preferisco è lo Schwarzagh vicino a Brunico.

V: Qual è il pesce o i pesci che preferisci insidiare ?

M: Il salmo salar, sopra tutti. Per lo spirito della pesca stessa, per la continuità dell’azione. Devi sempre credere in quello che stai facendo. Non devi avere dubbi.


V: Come mai ogni anno vieni sul Magra a cheppie?

M: Innanzitutto è diventata una tradizione per me e il mio gruppo di amici. La cheppia è come il salmone. E’ solamente un po’ più piccola. Lo stesso spirito, la stessa attenzione, quasi la stessa attrezzatura pesante. E’ una pesca faticosa, senza dubbio. E poi in Italia si vive benissimo.

V: Che cosa ti dà il lancio?

M: Ha avuto e tuttora è una parte molto importante nella mia vita. Per anni ho fatto una vita piuttosto dura per gli orari di lavoro. Lavoravo e poi andavo a lanciare, anche di notte, con la neve. Per liberare la mia mente e pensare al mio futuro.

V: Quale lancio , se puoi dire di averlo inventato, ti dà maggior soddisfazione?

M: Il CAD cast senza dubbio in pesca, il Vodoo cast per l’emozione che mi trasmette, e il lancio in distanza per il suo spirito.
V: Cosa pensi delle gare di pesca a mosca?

M:E’ assolutamente il contrario dello spirito che intendo io per la pesca a mosca.
La cosa più importante è la battaglia tra me e il pesce. E’ una cosa speciale

V: Puoi portarti una sola canna e una sola coda per pescare. Cosa ti porti

M: La Cam Siglo americana, una canna straordinaria, che posso usare a trote, temoli, lucci e salmoni. E’ di carbonio e fiberglass, in tre pezzi. Normalmente porta la coda #6 ma posso coprire una quantità enorme di pesci diversi. Robustissima.

V: Tutti questi anni di insegnamento, cosa ti hanno dato?

M: Allievi felici innanzitutto. Ottimi contatti. Ho capito in questi anni che la pesca a mosca è veramente la mia strada. Ho avuto anni durissimi, ora sono veramente felice e sereno. Volevo aggiungere un’altra cosa: ho capito di dare ai miei allievi la percezione e la certezza che loro stessi erano pescatori a mosca.

V: Che cosa preferisci del nostro paese?

M: Il cibo, fantastico, la Ferrari, un mito, e gli amici pescatori che ho incontrato. Ho un debole anche per Don Camillo e Peppone.
V: Quali sono i tuoi progetti futuri?

M: Se la butto sul ridere rispondo : l’agiatezza economica, una cheppia sul Magra di oltre 80 centimetri, un salmone sull’Orkla di oltre venti kili, e un tarpon in Belize di almeno 120. In realtà continuo il mio progetto dei DVD, gli articoli di pesca, la mia scuola e vorrei diventare un pescatore e un lanciatore migliore di quello che sono.
V: Che cosa chiedi la prossima volta che vieni sul Magra ?

M: Che tutti si levino dalla pool e mi lascino pescare da solo !! *8)))


Valerio(Balboa)