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In Mongolia

Alvaro Masseini

In Mongolia

Pescare - viaggiando




Recensione di Valerio BALBOA Santagostino

Alvaro Masseini è un pescatore a mosca sempre in movimento. Permettetemi il termine … lo definirei un “moving-fisherman”. Se si sono letti i suoi libri precedenti, si scopre che ha anche una spiccata tendenza nell’ essere un moderno Indiana Jones.
L’hanno continuamente attratto posti lontani, a volte non privi di rischi, ma sempre affrontati con grande onestà mentale, rispettandone i ritmi, le acque e i pesci.
La coincidenza di aver scoperto che un frate francescano suo conterraneo, ben prima di Marco Polo, avesse intrapreso un lunghissimo viaggio dal Trasimeno fino al Karakorum, e l’ anniversario, se cosi si può definire, del suo primo viaggio in Mongolia (fatto dieci anni prima), gli hanno dato l’idea per questa sua ultima opera letteraria.
“In Mongolia” è un libro molto piacevole, farcito con ottime fotografie e, qualità non da poco, dal momento che abbiamo sempre minor tempo da dedicare a noi stessi, si legge in poco tempo.
E cosi il nostro Professore, in compagnia di due amici, ne ripercorre in parte le tracce, cercando di ri-assaporare quelle belle sensazioni avute nel primo viaggio. Ma purtroppo incontra un paese notevolmente cambiato.
Ricchi giacimenti, multinazionali senza scrupoli, sfruttamento senza sosta del suolo, stanno portando a un rapido cambiamento dell’identità del paese, con devastanti mutamenti sociali e climatici.
Di sicuro, seguendo la storia, per altro molto interessante, del temutissimo Gengis Khan, non vorrei mai incontrare sul fiume o avere un fratello come Temugjin ( il nome mongolo del condottiero).
Il perché lo scoprirete leggendo la trama del libro
Una piccola, ma che lascia il segno, strenna di Natale. Fatevi un piccolo regalo, merita.

Valerio BALBOA Santagostino

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