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Manuale di pesca a mosca

Editore: HOEPLI
Anno edizione: Dicembre 2019 - 2° edizione
In commercio dal: 09/2019
Pagine: 389, Copertina rigida
Foto: 650 immagini a colori

Recensione a cura di Umberto Benedetti


La pausa natalizia, per chi non è un irriducibile del luccio o dell’hucho, può comunque essere riempita di contenuti attinenti la nostra passione: si puliscono le code, si rimettono in ordine le scatole delle mosche mettendosi al morsetto per riempire i vuoti, si riordinano le attrezzature per vedere cosa manca, si pianificano le uscite e i viaggi della prossima stagione.
Personalmente amo dedicare questi giorni di riposo anche alla lettura di un buon libro, ovviamente in tema di pesca.
Quest’anno la scelta è caduta sulla seconda edizione del “Manuale di pesca a mosca”, edito da Hoepli, scritto da tre cari amici, Giorgio Fattori, Beppe Saglia e Valerio Santagostino.
389 pagine, copertina rigida, oltre 650 immagini a colori, la nuova edizione si presenta ancora più ricca e importante della precedente, con ben il 20% di pagine in più.
Pagine dedicate principalmente ai suggerimenti per la pesca all’estero, agli aggiornamenti sul lancio, in particolare sul lancio a due mani, e ad un nuovo importante capitolo sulla Tenkara.
Ora io non sono propriamente un amante delle piccole acque e dei piccoli pesci, preferisco i fiumi del piano, le marmorate, i lucci, i salmoni e le canne a due mani da 15 piedi, eppure il capitolo sulla Tenkara, con i suoi richiami alla storia, alle attrezzature, ai personaggi e alla filosofia generale di questa tecnica mi ha rapito e coinvolto, come un romanzo ben scritto. E mi ha lasciato una gran voglia di provarci nella stagione di pesca entrante.
Penso che proprio questo sia il punto di forza del “Manuale”, ovvero non limitarsi ad essere una raccolta, seppur efficacissima, di nozioni ben strutturate, ordinate e facilmente rinvenibili alla bisogna, ma mantenere nel testo una piacevolezza e scorrevolezza tale da essere leggibile quasi come un romanzo.
Ciò è merito sicuramente della capacità narrativa degli Autori ma anche dell’impostazione del testo, della scelta di fornire le nozioni essenziali e veramente importanti in brevi capitoli di massimo tre pagine, che consentono un apprendimento mai noioso o affaticante. Efficaci anche i riquadri disseminati nel testo contenenti brevi suggerimenti e spunti che invitano alla riflessione.
La sezione dedicata alla costruzione degli artificiali riporta quello che può sembrare un numero esiguo di artificiali, ma così facendo concentra il lettore su sedici modelli sicuramente efficaci e trasmette i concetti e le tecniche di costruzione di base, replicabili in un’infinità di modelli di mosche. Anche la parte dedicata agli attrezzi e ai materiali da costruzione l’ho trovata completa nella sua essenzialità.
Un terzo del volume è dedicato alle tecniche di pesca, che in modo intelligente non vengono descritte in funzione dei pesci da insidiare bensì degli ambienti, dal piccolo torrente di alta montagna al mare, passando per risorgive, laghi e fiume del piano. E per ogni ambiente tante informazioni sui pesci presenti, le attrezzature più adatte, le mosche, i lanci, il vestiario e tanto altro ancora, una vera miniera di dritte che si capisce provenienti da un pescatore veramente esperto.
Ultima ma non ultima, la sontuosa sezione dedicata al lancio. Dopo un’ampia panoramica sui concetti base, la fisica e le dinamiche, la postura, la gestione della coda e altro ancora, sono descritti in modo chiaro e dettagliato tutti i lanci a una mano e a due mani che ci succederà di usare a pesca, facendo ampio ricorso a foto che ben illustrano quanto spiegato.
Tutti sappiamo quanto sia difficile descrivere un lancio in modo efficace, nel Manuale l’obiettivo è finalmente centrato grazie alla approfondita conoscenza della “gestualità atletica” che ha l’Autore, istruttore di lancio con un passato di triatleta di ottimo livello e vero maniaco della preparazione sportiva.
Riassumendo, un manuale di quasi 400 pagine tutta sostanza e pochi fronzoli, che fornisce al pescatore meno esperto in modo chiaro e comprensibile tutte le informazioni necessarie per affrontare il fiume preparato e per prendere i primi pesci.
Nulla è calato dall’alto bensì si avverte il desiderio di trasmettere il proprio sapere rendendo il lettore consapevole delle scelte che sarà portato a fare, che potrà elaborare e che lo faranno crescere nel suo percorso di pescatore a mosca.
Anche il pescatore più esperto, quale immodestamente mi ritengo, se non altro per i capelli bianchi e pochi, troverà sicuramente opportunità di miglioramento all’interno di una piacevole lettura. Per me è stato così.
In definitiva un testo che mi sento di consigliare per la biblioteca di ogni pescatore a mosca, in attesa della terza edizione!

Umberto Benedetti


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