La prima cosa a cui ho pensato dopo avere fatto partire il nastro è stata: “mi si è rotto il videoregistratore!” D’altronde la presentazione in bianco e nero, a cura di Francesco Nassi, in totale stile “Cinico TV” di Ciprì e Maresco (chi non ricorda il famoso dopo-Blob?), mi ha abbastanza sorpreso. Poi è iniziato il documentario vero e proprio, e devo dire che a visione ultimata la voglia di partire per andare a pescare nelle acque vicentine è stata tanta. Solo la consapevolezza di trovarmi in pieno inverno mi ha frenato dal prendere in mano il telefono e chiamare Renato Cellere (peraltro uno degli interpreti principali del filmato), per un’uscita di pesca nelle acque di “casa sua”. D’altronde fu proprio Renato a portarmi la prima volta in giro per le acque del Brenta, e sebbene la mia conoscenza di torrenti e fiumi della zona non sia eccelsa, posso in ogni modo assicurare che il filmato rispecchia fedelmente la realtà alieutica di quei posti, alcuni dei quali veramente magnifici.
Il documentario è ben strutturato e dà un quadro completo di quelle che sono le migliori acque della provincia di Vicenza: torrenti, laghi e fiumi, nonché la suddivisione delle stesse in zone pronta cattura, no-kill, artificiali, ecc... . Dal suggestivo torrente Posina, il maggiore tributario del torrente Astico, allo stesso Astico il cui tratto no-kill è sicuramente paragonabile ad alcune riserve austriache e slovene, ... il filmato prende inoltre in visione anche il torrente Agno a Recoaro, e in seguito il Brenta (no-kill di Primolano, zona Trofeo di Forte Tombion e la zona Trofeo di Bassano del Grappa), il no-kill sul fiume Tesina e la zona Trofeo del fiume Bacchiglione.
Ai realizzatori va il merito di avere confezionato un documentario che non ha la presunzione di proporre esclusivamente catture spettacolari e di taglia, ma che invece cerca di presentare in tutta naturalezza, magici istanti di pesca, in cui anche la cattura di una minuta fario può dare al pescatore a mosca una grossa soddisfazione. Comunque, sicuramente i pesci non mancano: le catture di fario e temoli sono numerose e non lasciano dubbi sulla qualità degli itinerari consigliati. Non viene inoltre trascurato lo splendore dei luoghi proposti (tra cui anche le famose grotte di Oliero nel comune di Valstagna) che, assieme al sottofondo musicale, rende del tutto superfluo qualsiasi commento. Il pregio del filmato è proprio questo: permette di scoprire itinerari probabilmente sconosciuti a molti, ma che sicuramente consentono alla zona di Vicenza di diventare una tra le migliori province per la pesca a mosca del nostro paese.
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