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Acero venato



ACERO VENATO

Testo e foto di Giovanni Nese (Jo)

Anche quest'anno abbiamo comperato la legna da ardere. In genere è materiale che arriva dai boschi della ex Iugoslavia. Nel mucchio si trova prevalentemente quercia di vario tipo, faggio e carpino, poi può capitarci dentro un poco di tutto.
L'anno scorso c'era del ciliegio selvatico, quest'anno invece ho trovato dell'acero. Non è un gran legno da mettere nella stufa, il potere calorifico è modesto e la durata è metà di quella del carpino. La percentuale di acero non è alta e non mi sono arrabbiato più di tanto con il fornitore. Anche lui prende quel che gli danno e la pretesa di avere legna buona a basso prezzo cozza prima con la sega a catena del boscaiolo e poi con le catene più lunghe e proterve dei distributori che ci speculano.

Però...

C'è un però. Il cumulo visto con l'occhio del rodmaker ha mostrato delle cose interessanti. Queste:



Legni grezzi

Alcuni dei ciocchi sono di acero venato.
Adesso ho abbastanza acero per fare una trentina di calcioli. Sto mettendo a punto la tecnica per esaltare al massimo la venatura e i processi di stabilizzazione ed indurimento del legno. I primi risultati sono questi:



Calcioli impregnati e mordenzati

Morale della storiella: quando state per buttare un pezzo di legno sul fuoco dateci prima un occhiata, potrebbe essere un peccato.


Giovanni Nese


© PIPAM.org