Passata una prima fase, in cui mi cimentavo nella costruzione delle prime mosche con pochissimo materiale a disposizione, è sorto dopo breve tempo il problema di conservare il materiale di costruzione in modo pratico e funzionale.
L'ideale sarebbe avere una tavolo da lavoro perennemente attrezzato allo scopo. Tutto il materiale sul tavolo o in cassettti a portata di mano, ma non è il mio caso, per mancanza di spazio domestico la scrivania è il luogo dove costruisco maggiormente e abbandonare lì il materiale da costruzione significa rischiare di vedere decimato in breve tempo tutto il mio prezioso armamentario.
Senza avere un posto preciso dove lasciare tutto il materiale da costruzione, tutto si complica, bisogna tirare fuori tutto, rimettere a posto tutto, con enormi perdite di tempo.
Per ridurre al minimo questo inconveniente è nata l'idea di un mobiletto da costruzione a cassetti estraibili.
Dopo avere analizzato quelli reperibili in commercio che trovo costosi e di orribile plastica, mi sono dedicato ad un piccolo progetto che contenesse quattro cassetti, uno spazio per il morsetto, un portaschede di costruzione una luce e piccolo piano di lavoro.
In questo modo avevo tutto insieme quanto occorreva, e così facendo di estate mi potevo portare il materiale da costruzione in vacanza, completo, senza cadere in pericolose rinunce al tal materiale, che poi è sempre esattamente quello che ti ci voleva.
La scelta è subito caduta sul legno, niente di costoso, ho pensato al compensato marino da 1cm.
Io non sono esattamente un Geppetto e non posseggo molti degli utensili spaziali che esistono al giorno d'oggi.
Quello che ho usato è: un Dremel con una specie di attrezzo opzionale per tornire, il trapano per fare i buchi ma va bene anche il Dremel, qualche cacciavite, della colla e tanta pazienza.
Come soluzione per i cassetti interni, ho utilizzato qualcosa di già esistente, con divisori spostabili e già pronto. E' possibile autocostruirseli, ma come dicevo non sono Geppetto e ho optato per una soluzione più rapida.
I tre cassetti per il materiale con divisori sono realizzati con dei portaposate in legno della IKEAlinea RATIONELL, due differenti misure unite insieme con due viti.

Li potete trovare a questo link.
Il risultato dell'unione di questi due contenitori è questo cassetto, il costo totale di ogni cassetto e di circa 8,5 euro, farselo manualmente penso costi meno della metà.
Questo è il risultato che ne esce.



Il pomolo del cassetto è realizzato con un pezzetino di laccio di cuoio che ho infilato in un buco e poi cosparso di vinavil, una volta seccato il vinavil funziona benissimo.
La costruzione dei tre cassetti è molto semplice seguite le istruzioni della IKEA basta aggiungere i pomoli e due viti di tenuta ed il gioco è fatto, unico inconveniente è il notevole peso. Farli artigianalmente oltre a ridurre il costo ne riduce notevolemente il peso, però occorre un po' di manualità per realizzare bene gli scomparti e qualche attrezzo in più.
Per il quarto cassetto, dove non occorrevano divisori interni ho optato per un faidate con due guide su rotelle, uniche reperibili sul mercato.
La difficoltà di mettere insieme il cassetto è nulla rispetto al corretto posizionamento delle guide e a riuscire ad ottenere la possibilità di estrarre completamente il cassetto una volta posizionati tutti i separatori. Alla fine questo è il risultato.


e questo è l'aspetto del mobiletto



Per le guide dei cassetti superiori ho optato per il massimo della semplicità, ma c'è chi può notevolmente migliorare il progetto, tre separatori di legno inseriti in una scanalatura e incollati. La pressione sopra e sotto li blocca ed impedisce al contenuto di uscire.
La sensazione di una guida su rotelle è ben altra cosa, ma io quando costruisco le mosche estraggo completamente il cassetto e quindi mi bastava questa rustica soluzione.
Il caddy fly tyer è stato realizzato utilizzando il fronte del mobiletto, con una scanalatura uguale a quella dei divisori viene incastrato a chiusura della parte frontale. Da questa foto si può notare come viene preparato il fianco del mobile per bloccare le varie parti.



Dotando il caddy di una guida laterale aggiuntiva è possibile innestarlo a baionetta per ottenere la chiusura del mobile, come si può vedere nella foto di sotto.



Ecco il caddy fly tier, come mi è venuto.
Contiene qualche posto dove tenere il thread e gli attrezzi principali, un cuscino per agganciare le mosche appena costruite, il posto per inserire la luce ove mancasse una illuminazione sufficiente, anche questa IKEA sui 10 euro circa.
Il piano di lavoro è contornato da un rialzo per evitare che il materiale fuoriesca e vada a sporcare tutto in giro, e ne facilita l'estrazione dal mobile chiuso.



La parte superiore del mobiletto contiene la base del morsetto, il morsetto, gli attrezzi di costruzione e tutto quanto vi faccia piacere metterci dentro. Ognuno se la deve organizzare come meglio piace e si adatta alle sue esigenze.
Il coperchio del mobile è bloccato da due mappe a tre viti sulla schiena e si blocca al mobile con un meccanismo a pressione che ognuno di noi ha nella cucina di solito sopra la cappa aspirante.


Per utilizzare in qualche modo anche il coperchio vi ho disposto il blocco di un quaderno ad anelli e vi ho inserito un portaschede di dressing. Mezzo A4 inserito in una busta di plastica a sacco, f.to per fogli interni 15 X 21.
Le schede le ho fatte con una maschera tipo Microsoft Access.



Nella foto in basso si possono vedere le schede. La disposizione è frutto di una rielaborazione del dressing del sito. Nella foto vedrete un must la Personal Rosina del Beppe S.



Come descrizione aggiuntiva inserisco per finire le foto dei vari passaggi costruttivi, se qualcuno volesse ulteriori chiarimenti può contattarmi via mail e sarò felice di aiutarlo. Il costo del mobile è di circa 60 euro ma se si conosce qualcuno attrezzato che provveda al taglio del legno su misura gratuitamente può costare molto meno.
Le dimensioni esterne del mobile sono: L X A X P 52,5cm X 36cm X 32cm.


Ecco l'aspetto definitivo del mobile da chiuso


COMMENTI FINALI
Sicuramente si può fare di meglio, soprattutto nella gestione dei cassetti e nell'assemblaggio della parti.
La dimensione notevole ed il peso non indifferente sono dei difetti sicuramente migliorabili, rinunciando però a qualcosina nella capienza e solidità.
In famiglia la mia creatura è stata battezzata "la cassa da morto" , moglie e figli, a volte, sanno essere veramente bastardi dentro.
Ma io faccio finta di niente, esattamente come quando mi lanciano occhiatine di scherno mentre lancio in un prato per allenarmi, e vado avanti, senza concessioni.