Lanci Curvi (i curvi sulla coda)
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- Scritto da Valerio Santagostino (BALBOA)
di Valerio Santagostino (BALBOA)
L’universo dei lanci curvi è immenso. Tutti i pescatori a mosca li utilizzano. Alcuni sono frutto dell’allenamento alle dinamiche del lancio, altri sono delle geniali intuizioni, altri ancora degli automatismi che scaturiscono spontanei da tanti anni di esperienza sull’acqua.
I curvi servono a ritardare il dragaggio, ad aggirare un ostacolo, a contrastare una corrente maligna e gli effetti negativi di una leggera brezza e in ultimo, ma non meno importante, ad arrivare sul pesce delicatamente e in anticipo rispetto al finale. Un universo talmente poliedrico e vasto che mi limiterò a dividerli in tre macro famiglie: I curvi sulla coda, i curvi sul finale e i curvi variando l’applicazione dell’energia durante lo stop. Da queste dinamiche derivano mille altre varianti: curvi di coda o di finale, di diritto o di rovescio, vicini o lontani, lenti o più veloci, morbidi o più muscolari, ragionati o spavaldi, e quasi tutti sono micidiali in pesca. In molti casi sono pure spettacolari e parecchio arditi. Ma ricordiamoci che non sono lanci facili e che un errore di esecuzione potrebbe far svanire la possibilità di cattura del pesce. Valutiamone quindi sempre l’effettiva necessità. Se non siete sicuri e il rischio di perdere mosca e preda è alto, ricordatevi che un semplice mending, un cambio della sponda qualora sia possibile, e in ultimo, una posizione più idonea per lanciare, daranno sicuramente risultati migliori. Utilizzateli quindi quando c’è realmente bisogno. I CURVI SULLA CODA
I lanci curvi sulla coda sono dei curvi disegnati tramite un movimento laterale del vettino effettuato dopo lo stop anteriore. Questo movimento forma una curva e più lo ritardate, più vicino a voi si disegna la curva. Al contrario, se volete curvare la porzione di coda vicino al finale, dovete anticipare immediatamente il movimento dopo lo stop. Se dovete rilasciare lo shooting per raggiungere il pesce e far rimanere la mosca nel suo cono visivo, la regola è la stessa: più tardi rilasciate lo shooting e più vicino a voi si formerà la curva. Prima mollate lo shooting e più in fondo e vicino al finale si formerà il curvo. Stesso principio per i curvi di rovescio. In ultimo un piccolo suggerimento: non fate movimenti troppo chiusi per la curva che volete ottenere. Enfatizzare i gesti è sempre una buona norma. Curvo vicino ai piedi Curvo a metà circa della coda Curvo effettuato vicino al finale Valerio Santagostino (BALBOA)
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