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Lancio a Balestra

di Valerio Santagostino (BALBOA)

Il lancio a balestra è un lancio che di solito fa inorridire i puristi della mosca, ma di pari passo alla sua fama poco luminosa, va la sua efficacia in pesca. Di solito lo si usa quando rami, arbusti o cespugli circondano la postazione di pesca e quindi impediscono di caricare il lancio con un normale overhead o un roll-cast. Ma dopo averlo utilizzato ampiamente tutti questi anni e facendo mente locale di dove l’ho usato, ho cambiato leggermente le mie convinzioni.
Mi sono accorto infatti di averne usufruito maggiormente in quelle situazioni che necessitavano precisione e la possibilità di usare un solo lancio prima di venire scoperti dal pesce. Non è un lancio difficile ma per eseguirlo correttamente dovete tenere a mente qualche piccolo accorgimento. Per cominciare, una canna rapida non aiuta nell'esecuzione del balestra. Molto meglio un attrezzo progressivo, che restituisca bene l'energia accumulata con il caricamento. Utilizzate un finale non più lungo della lunghezza della canna, altrimenti farete fatica a distenderlo e con dei tratti di potenza e conicità accentuati, un po’ “nervoso” insomma.
Come si esegue: recuperate la coda nel mulinello fino a vedere il finale fuori dal vettino. Prendete la mosca per la curvatura ( punta dell’amo rivolta verso l'alto ) e portate la canna in avanti. Alzate la mano sinistra ( per i destrorsi ) sopra la spalla e flettete la canna come un arco.
Mirate la zona di pesca senza tirare troppo il finale con il rischio di rompere la canna. Quando siete pronti, aprite le dita e lasciate che il finale si distenda in direzione del pesce.
Ammortizzate spostando per un breve spazio la mano destra in direzione del lancio, soprattutto se utilizzate una ninfa, dal momento che un artificiale pesante tende a rimbalzare.


IL LANCIO A BALESTRA IN DISTANZA

Il balestra in distanza è una variabile molto spettacolare del precedente. E’ stato Marco Sportelli ( alias MSport ) a suscitarmi curiosità in un apposito trd di Pipam sul balestra “long distance” e dopo varie prove ecco la variante. Liberate dal mulinello un’ampia porzione di coda che sarà la responsabile del maggior caricamento del lancio e create una spira. Con la mano sinistra serrate insieme in ordine: la curvatura dell’amo, la congiunzione coda-finale e la spira di coda.
Portate la mano sinistra dietro le spalle e il braccio destro disteso in avanti.
Fate seguire un normale balestra, ma il peso della coda e della spira caricherà maggiormente la canna che, di conseguenza, restituirà più energia.
Con questo lancio, se vi siete allenati preventivamente sul prato, potete raggiungere e superare anche una decina di metri.


Valerio Santagostino (BALBOA)