Catch and Release
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- Categoria principale: Tecnica & Tattica
- Categoria: L'angolo del neofita
- Scritto da Albano Barbiani
Queste sono alcune semplici regole che, se seguite, vi consentiranno di rilasciare integri i pesci catturati e quindi, per voi e per gli altri pescatori, essere catturati ancora.
Ricordate che un pesce che appaia in cattive condizioni difficilmente potrà sopravvivere se non verrà rilasciato con la massima cura. 1. PESCATE CON LA MOSCA ARTIFICIALE. Ciò è peraltro obbligatorio in molte zone, particolarmente dove la pesca è consentita solo praticando il catch & release (cattura e rilascia). Pescando con la mosca, al di là dell’alta sportività di questa disciplina, si verificano i più bassi tassi di mortalità del pesce catturato, che può quindi essere liberato senza danni.
2. USATE AMI SINGOLI E PRIVI DELL’ARDIGLIONE. Anche se ne fosse consentito l’uso, evitate l’impiego degli ami multipli (ancorette) e degli ami con ardiglione. Potrete liberarlo più facilmente evitandogli lacerazioni, questo anche a voi stessi, in caso di aggancio accidentale ... !!! La mancanza dell’ardiglione non aumenta significativamente - come molti credono - la slamatura e quindi la perdita del pesce in fase di recupero.
3. IL TEMPO È ESSENZIALE. Recuperate e liberate il pesce più rapidamente possibile. Un pesce fuor d’acqua non può sopravvivere più di tre o quattro minuti: la mancanza di ossigeno gli provocherebbe danni cerebrali mortali. Un pesce portato a riva delicatamente, ma in un tempo troppo lungo, sarà esausto e stressato.
4. TENETE IL PESCE IN ACQUA per quanto più possibile, fuori si sentirebbe soffocare e, ricordate, è un animale sotto sforzo ed impaurito. Potrebbe schiacciarsi permettendogli di saltare e dibattersi sui sassi o sulla terra. Mantenendolo in almeno 20 centimetri d’acqua , saranno sufficienti ad evitargli urti.
5. LA DELICATEZZA nel maneggiarlo è essenziale. Per trattenerlo non mettetegli le dita nelle branchie e non stringetelo: potrete facilmente tenerlo per il labbro inferiore. Il guadino è un ottimo aiuto, ma e maglie della rete non devono impigliarsi nelle branchie. L’amo e la lenza aggrovigliandosi nella rete possono intralciare il rilascio, tenete il guadino in acqua e possibilmente utilizzate guadini a rete tesa, appositamente ideati per praticare il catch and release.
6. LA SLAMATURA. Rimuovete l’amo più rapidamente possibile, eventualmente usando pinze adatte (sono ottime le pinzette emostatiche) . NON SLAMATE IL PESCE SE AGGANCIATO PROFONDAMENTE. In questo caso - ma non accade pressoché mai pescando a mosca - tagliate il filo e lasciate l’amo dentro. Non estraete rudemente l’amo, provochereste lacerazioni : fatelo rapidamente ma con delicatezza. Specialmente i pesci più piccoli possono morire per lo shock di una slamatura violenta e lacerazione.
7. RIANIMAZIONE. Qualche pesce, specialmente dopo una lunga lotta, potrà perdere conoscenza: lo vedrete galleggiare a pancia in su, mantenetelo in acqua tenendolo nella corretta posizione, muovetelo un po’ in avanti e un po’ indietro per far entrare acqua nelle branchie. È una vera e propria respirazione artificiale da eseguire per alcuni minuti. Quando si riprenderà comincerà a dibattersi riprendendo a nuotare normalmente, a quel punto lo potrete rilasciare: sopravviverà e potrà compiere una nuova sfida con un altro pescatore. Forse ancora con voi ... !
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