La pesca a ninfa in acqua corrente
Quando si pesca a ninfa in acque lente o medio veloci con corrente uniforme bisogna lanciare a monte con un angolo di circa a 45°.
Subito dopo aver il lanciato si deve effettuare un mending verso valle per ribaltare la coda cercando di raddrizzarla ma facendogli formare una curva nella parte finale di circa un metro o un metro e mezzo. La curvatura della parte finale della coda ci consente, oltre a farci percepire chiaramente l'abbocata, a far scendere le nostre ninfe parallele alla sponda opposta o ad un ventuale ostacolo sotto il quale si possono nascondere i pesci. |
Dopo aver raddrizzato la coda bisogna seguire la "passata" con la canna, e se necessario ripetere il mending, cercando di avere sempre la nostra coda il più dritto possibile (ricodarsi sempre della curvatura nella parte finale).
Alla fine della "passata" alzare leggermente la canna verso l'alto, così facendo staccheremo le ninfe dal fondo imitando il movimento di risalita verso la superficie che quest'ultime effetuano durante la schiusa. Questo tipo di tecnica se effettuata con ninfe di media grandezza (ami dal 12 al 16) e di medio peso (gr ???) non ci consente di andare con gli artificiali molto in profondità in quanto la trazione della corrente sul finale, ma sopratutto sulla coda stessa, trattiene le mosche nella parte superiore dell'acqua. Per cui questa tecnica è molto valida ed efficace in presenza di fondali non superiori al metro e mezzo o in presenza di attività superficiale del pesce. |
In caso di fondali superiori al metro e mezzo e con correnti sostenute, oltre ad aumentare la taglia ma sopratutto il peso il peso dell'artificiale, bisogna aumentare la lunghezza della curvatura per favorire una minore trazione della corrente sulla coda che inevitabilmente si ripercuoterebbe sul finale.
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Può essere anche opportuno effetuare un lancio molto più a monte del necesario per aumentare l'affondamento degli artificiali avendo l'accortezza di non predere il contatto con il finale e immediatamente compiere il mending.
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Un consiglio che ripeto sempre è di trovare la posizione migliore per un buon lancio magari cercando si avvicinarsi al pesce in ginocchio piuttosto che rimanere anche un solo passo indietro rispetto alla posizione ottimale con il risultato di sbagliare la passata e causare così la fuga del pesce o la slamatura in caso di abbocata.
Edy Wan
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