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Elementare Watson!

Italia  24/09/07 di Matteo Fongaro (matteof)



Sarà capitato a tutti di incontrare durante l’attività di pesca personaggi un po’ strani, esseri che hanno fatto dell’intuito e della perspicacia una ragione di vita, che ti osservano e con poche domande riescono a capire al volo chi sei, cosa fai e qual'è lo scopo della tua esistenza.
Ho riassunto pochissime situazione in cui l’incontro con questi novelli Scherlok Holmes mi ha portato davvero a riflettere su molte cose, dalla diffusione delle droga, all’annichilimento dell’io da parte dei mass media, mentre le braccia mi stavano cadendo portando con se anche qualcos’altro.
Ovviamente le risposte che io dò a queste domande sono sempre educate e prive di sarcasmo perché non vorrei mai trovarmi di fronte il tipo irascibile che mi prende a calci, ma spesso è dura trattersi quindi mi sfogo così scrivendo le risposte che si meriterebbero.

I protagonisti di queste scene sono:
La situazione: è dove si è verificato il porsi del dilemma da parte del fuoriclasse.

Fuoriclasse: personaggio non classificabile nelle normali categorie umane che per genio ed intelletto supera noi mortali e si eleva nelle più alte sfere dello scibile globale. Il fuoriclasse può essere un passante, il distinto signore a passeggio, il giovane sbarbato e così via.

Pam: malcapitato che si vede sottoporre dilemmi che turberanno irrimediabilmente i suoi sogni per molte, molte notti.

SITUAZIONE 1: macchina ferma in parcheggio a trenta metri dal torrente, bagagliaio aperto , sono vestito con waders, gilet, cappello occhiali, ho in mano la canna e sto legando la prima mosca ore 6.00 del mattino.
FUORICLASSE: scusi?, ma lei sta andando a pescare?
PAM: no, si figuri, sono vestito così ed ho una canna da pesca in mano perché devo andare ad un party da Briatore al Billionere e voglio fare l’eccentrico.

SITUAZIONE 2: identica alla situazione 1, con la variante che sto legando la mosca a dieci metri dalla macchina e quindi a venti dal torrente.
FUORICLASSE: scusi? Ma va pescare sul torrente?
PAM: no, parcheggio qui e poi mi faccio otto kilometri a piedi per raggiungere la provinciale e pescare là.

SITUAZIONE 3: sto delicatamente rilasciando un cavedano di discrete dimensioni che dopo un’oretta di tentativi ha deciso di bollare per una forma di pietà nei miei confronti.
FUORICALSSE: scusi? Ma ci sono pesci qui?
PAM: no, lavoro per DeBeers, raccolgo sassi, poi li spacco in cerca di diamanti ma niente pesci, questo che sto buttando in acqua è un sasso da kilo a forma di pesce.

SITUAZIONE 4: come la 3 con la differenza che sto rilasciando una trota
FUORICLASSE: ma è una trota quella?
PAM: no, è uno squalo bianco che risalendo dal mare si è fermato in questa briglia, infatti le conviene stare in su dall’acqua altrimenti salta fuori e perde una gamba.

SITUAZIONE 5: sulla riva del fiume, al terzo lancio che faccio dopo approssimativamente un minuto e 53 secondi di pesca, il fuoriclasse era stravaccato su una panchina avvinghiato alla tipa, età approssimativa 13 anni (desunta dall’acne).
FUORICLASSE: ma quanto pesca?
PAM: dipende da quanto resti qui a rompere le palle…

SITUAZIONE 6: sto pescando tranquillo su una briglia quando dalla pista ciclabile un signore in abito di lino e cappello di paglia che porta a passeggio il cane fa la fatidica domanda (per chiarezza il fuoriclasse è il padrone e non il cane)
FUORICLASSE: le da fastidio se faccio fare il bagno qui al mio cane?
PAM: si figuri, faccia pure, su trenta kilometri di fiume penso proprio che non ci sia posto migliore di questo, se ha bisogno di un po’ di shampo per il cane me lo dica, ne porto sempre una certa quantità con me per allietare tutti i golden retriver che incontro.

SITUAZIONE 7: sono incarognito che non riesco a raggiungere una trota che ha pensato bene di infilarsi sotto le radici di un pioppo geneticamente modificato, che assomiglia ad una mangrovia tropicale con ipertrofia radicale, da più di un’ora cerco invano di trovare nelle mie umili capacità di lanciatore il colpo di culo per arrivare alla trota.
FUORICLASSE: ma perché va avanti e indietro con la canna?
PAM: per prendere le zanzare, andando indietro le tramortisco, tornando in avanti le fisso sull’amo e pesco con quelle.

SITUAZIONE 8: in mezzo al fiume, con l’acqua che mi arriva a lambire le ascelle a più di trenta metri da riva con una corrente fortissima ed io che mi dico che bisogna essere proprio stupidi per arrivare fin lì per pescare.
FUORICLASSE: scusi ha da accendere?
PAM: certo, solo un secondo che esco da questo fiume nel quale sono immerso fino alla vita, ero giusto qua che l’aspettavo e mi chiedevo dove era finito quel gentile signore che poteva aver bisogno dell’accendino.

SITUAZIONE 9: lungo un torrente correttamente tabellato con pista ciclabile annessa.
FUORICLASSE: ma no kill significa non uccidere?
PAM 1: no, è un acronimo e sta per Non Osate Kagare In Lungo Lungo e proibisce di eiettare feci di lunghezza superiore ai 5 cm, è tutta questione di culo…
PAM 2: si, significa non uccidere, il cartello non è per i pescatori, ma per eventuali assassini in quanto in questa precisa località è proibito commettere omicidi, più avanti invece si può tranquillamente.

SITUAZIONE 10: nella situazione 9 quando con cortesia rispondo spiegando cos’è nella realtà un no kill.
FUORICLASSE: ma se non può portare a casa il pesce che prende come fa se gli viene voglia di mangiare una trota?
PAM: semplice, prima di rilasciarla gli dò una bella leccata, se proprio ho fame invece un morsichino, ma piccolo, e così tengo a bada le voglie.

Fongaro Matteo
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