Fly tying tools, lo spillo
Testo di Andrea Cuccaro (WM)
Foto di Andrea Cuccaro e cataloghi vari
Eccoci nuovamente a parlare di strumenti per la costruzione degli artificiali.
Oggi vorrei dire quattro parole sullo spillo da costruzione, a mio avviso, uno degli strumenti basilari nel kit del costruttore.
Non importa tanto che spillo sia ma, vi consiglio di averlo sempre presente sul tavolo da lavoro, fin dal primo tentativo di costruire un artificiale.
Il sottoscritto, novello tyer, alle prime difficoltà, ha rubato un ago da lana dal “cesto del cucito” della moglie. *8))
Che soddisfazione riportare alla ragione quella malefica barbula che si era incastrata ... ridare volume ad una piuma un po' troppo schiacciata ... estrarre quei “due peli” per realizzare delle zampette … sistemare quel loop di tinsel non proprio preciso … dividere la pelliccia per realizzare uno zonker … e potrei continuare per molto tempo. *8))
Lo spillo si rende indispensabile in molti lavori.
Ma torniamo allo strumento.
Eviterei di descriverlo ma vi elenco le caratteristiche che, sempre a mio parere, dobbiamo notare al momento della scelta.
Inizierei dalla punta che deve essere lunga e fine.
Mi piacciono molto gli spilli con tutto il puntale conico, in quanto mi permettono di realizzare dei buchi di varie dimensioni, cosa che si rivela molto utile quando lavoro il foam.
Non serve di un diametro esagerato ma almeno un paio di millimetri, nella parte più spessa, possono andare bene.
Guarderei anche il materiale con cui è stato realizzato lo spuntone e la sua finitura.
L’acciaio è il materiale solitamente usato, ma ce ne sono di tipi diversi…più morbido…più duro… .
Io preferisco quelli meno forgiati.
Devo ammettere che subiscono maggiori “insulti” nel loro utilizzo, ma li trovo più duttili e forse un po' meno delicati.
Infine la cuspide deve essere estremamente acuminata e liscia.
Punta lunga, acciaio "morbido" dopo caduta. *8(
Il manico deve dare una sensazione di comodità e confort, una volta afferrato, sia che lo si usi come una bacchetta da direttore d'orchestra, *8)), o che lo si impugni saldamente, ed anche la sua forma è importante.
Da sempre preferisco quelli con il manico “anti rotolamento”.
Ho visto spilli cadere dal tavolo e ricomparire come il fratello di Capitan Uncino o come Jack senza punta. *8(
Lo spillo di montaggio è uno strumento veramente facile da realizzare anche da soli, quasi un Fly Bricolage per Dummy. *8))
Basta un manico (dal refill di una biro ad un bel calamo di una piuma), uno spillo/ago (reperibili in qualsiasi merceria di vari spessori e lunghezze), un po' di colla ciano acrilica ed un minimo di manualità.
Sono sempre più convinto che sia una buona idea avere una vasta scelta di spilli tra gli strumenti da costruzione.
Una buona ragione sopratutto se si ha la “brutta abitudine” di usare lo spillo anche per incollare. Nelle operazioni di pulizia, come ad esempio una raschiatura, rischiamo di rovinare la superficie.
Un’altra di quelle cose che non si dovrebbe mai fare allo spillo è quella di arroventarlo.
Fin a quando lo si scalda modestamente, tipo per modellare un calamo con cui vogliamo realizzare delle zampette, nessun problema.
Ma se lo portiamo all’incandescenza, operazione tipica per “stappare” l'occhiello dell'amo dalla colla in eccesso, la sua vita sarà molto breve.
Vi suggerisco vivamente di avere di scorta qualche spillo, magari quelli semplice per i lavori di cucito, dedicati a queste prestazioni (operazioni) roventi!! *8)
Gli spilli sono strumenti che si possono trovare in “configurazione miste”. In altre parole sul manico dello spillo possiamo trovare anche un altro strumento tipo un annotatore conico, un dubbing brush, un passafilo, … .
Il bodkin (come lo chiamano gli anglofoni) si dimostra uno strumento utile anche per gestire gli ami.
Basta usufruirne di uno con la punta calamitata (anche solo applicando una piccola calamita sulla punta) e si possono prendere gli ami dalle scatolette, compresi quelli di dimensione estremamente modesta.
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