Froggy Gymn
17/05/01
di Andrea Cuccaro
Un'artificiale dal supermercato.
Spesso, quando accompagno mia moglie in quei tour de force / incontri di catch per l'approvvigionamento cibo che lei chiama "la spesuccia", fuggo per rifugiarmi in quei reparti un po' meno affollati e "pericolosi" come i casalinghi, i filati, la cancelleria, l'hobbystica, ... in cerca di qualcosa che possa servire per la pesca a mosca o per la costruzione degli artificiali.
Lo so, esistono negozi specializzati in cui trovare montagne di materiale specifico, ma il costruire un artificiale con materiali recuperati "in giro" mi da una soddisfazione maggiore. Proprio in un'occasione del genere andai a sbattere contro uno scaffale stracolmo di materassini per la ginnastica in foam. I colori erano allucinanti, viola, fucsia, turchese, celeste, ... ma ne notai uno, oliva chiaro, che mi piacque subito. Lo presi ed lo infilai nel carrello. Mia moglie mi guardò stupita: pigro come sono un materassino per fare ginnastica non mi si addice molto. Guardandomi negli occhi mi chiese: "A cosa ti serve ? Cosa ne vuoi fare ?". Tacqui tanto già conosceva la risposta. Tornai a casa con il mio materassino di due metri per uno, spesso sei millimetri e pensai che di foam oliva ne avrei avuto per tutta la vita, cosa che si stà rivelando vera ! Tagliai una fetta dall'ingombrante oggetto e riposi il resto in un armadio dietro i "suoi" vestiti, ma fortunatamente mia moglie non se accorse! Mentre giocherellavo con quel pezzo di materassino, mi venne in mente la Yellow Striker, almeno questo è il nome con cui la conosco, una mosca per black che mi aveva insegnato un mio amico. A differenza di molte mosche da bass, come quelle in pelo di cervo o balsa che sono lunghe da costruire, questa mosca ha l'indubbio vantaggio di essere velocissima da costruire e molto efficace nella pesca in superficie del "bandito". Mi piace pescare il balck, il suo attacco è spettacolare, la sua difesa molto tenace, la sua "capricciosità" lo rende un avversario interessante e stimolante.
Decisi di costruire un mosca per il boccalone che sfruttasse le capacità galleggianti del foam; il colore mi aveva già fatto pensare ad una rana. Cominciai a tagliare e ritagliare modellando dei corpi dalle forme più strane e disparate, ricercando l'archetipo della rana ed il modo di fissarlo all'amo. Ben presto la mia scrivania fu ricoperta da una montagna di pezzetti di foam. Finalmente, quando ormai i ritagli del materassino erano arrivati in tutte le stanze della casa, trovai la forma che mi convinse: una losanga. La avrei posizionata con la diagonale maggiore sopra il gambo dell'amo fissandola per due vertici alla curvatura dell'amo ed all'occhiello. Realizzai il corpo in proporzione con l'amo che avevo deciso si utilizzare, ma questa "sottiletta" alta 6 millimetri non mi soddisfaceva pienamente. Restai alcuni giorni a giocherellare con questo corpo cercando di capire cosa gli mancasse. Gli mancava un po' di plasticità ed un po' di robustezza. Come conferirgli queste due caratteristiche ? Finalmente l'idea venne, saldargli i bordi più lunghi. Presi delle pinze, ci infilai il corpo facendo sporgere leggermente i bordi dai becchi, bruciai con un accendino il foam che si saldò. Adesso il corpo poteva andare.
Ma un corpo in solo in foam forse avrebbe galleggiato troppo per imitare una rana mentre nuota e poi il colore del ventre di una rana è più chiaro del dorso. Decisi di realizzare la parte inferiore del corpo con un dubbing di lana in quanto, in pesca, la lana si sarebbe imbevuta d'acqua ed avrebbe fatto affondare di più l'artificiale. Scelsi della lana di gialla perché il giallo si è sempre dimostrato un "ottimo" colore per il black. A questo punto il corpo era deciso: lana avvolta sul gambo dell'amo con sopra il foam. Mancavano ancora le zampe, almeno quelle posteriori. Decisi che due ciuffi di pelo divaricati potevano rappresentare la soluzione, un po' di pelo di cervo oliva chiaro e un po' di calf tail giallo mi sembrarono una buona idea. Adesso bisognava realizzare il prototipo.
Fissai il filo di montaggio vicino all'occhiello, lo avvolsi fino oltre la curvatura dell'amo dove fissai lo spezzone di monofilo da pesca dello 0.60 che utilizzo per realizzare l'antialga.
Ritornai sul gambo dell'amo dove fissai i due ciuffi di pelo aperti a v, la lana ed un altro spezzone di filo di montaggio che mi sarebbe servito, in una seconda fase a fissare il foam.
Tornai con il filo verso l'occhiello dell'amo ed avvolsi la lana cercando di realizzare un cono con la base maggiore verso l'occhiello dove lo fissai.
Presi il foam e lo bloccai con vari passaggi, con lo spezzone di filo di montaggio lasciato vicino alla curvatura dell'amo, e realizzai un nodo di chiusura.
Ripetei l'operazione sul foam in testa e notai come quest'operazione generi le due guance della rana.
Fissai l'estremità libera del monofilo da pesca per completare l'antialga, realizzai un altro nodo di chiusura e ricoprii tutte le legature con della colla. L' "amico" ha dei bei denti !
Decisi che un paio d'occhietti potevano starle bene per cui presi una perlina nera, feci passare un pezzetto di monofilo da pesca nel buco e diedi fuoco ad un'estremità in modo che la plastica sciolta fissasse la perlina al filo. Recisi l'altra estremità del monofilo formando una punta e l'infilai nella faccia della rana incollandolo con una goccia di colla cianoacrilica. Poi ripetei l'operazione per il secondo occhio, ed ecco che la Froggy Gymn "vide" la luce. Sono passate varie stagioni da quando ho realizzato quest'artificiale: è stato usato su varie acque comportandosi sempre in modo egregio.
Quello sopra descritto è stato il primo tipo di Froggy Gymn. Ho già realizzato una variante che prevede di fissare la losanga prima del pelo e poi al termine ribaltarla verso la testa e realizzare il nodo di chiusura. Questo sistema ha il vantaggio di tenere maggiormente aperte la zampe; e ci permette di non recidere mail il filo di montaggio.Anche l'antialga è stato sostituito: adesso utilizzo un filo di acciaio armonico molto sottile piegato ad U, fissato in testa, prima di costruire la mosca. L'antialga sporgendo dall'occhiello parallelo al gambo dell'amo non da fastidio durante la costruzione, e poi lo piego perché vada a ricoprire la punta dell'amo. Dressing Froggy Gymn
Andrea Cuccaro
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