Piero49
Piero49 è molto conosciuto ed apprezzato dal popolo che frequenta Pipam, per la correttezza dei suoi interventi, mai una frase che potesse anche sembrare lontanamente piccata od offensiva, proprietà e sobrietà di linguaggio che talvolta scivola nella poesia, ti affascina e ti avvolge nel mistero delle brume piemontesi, nei pioppeti alla tenue luce dell’alba, ti fa vivere e desiderare le sue sensazioni, i suoi ricordi sembrano appartenere ad un arcaico passato ma sono i ricordi della nostra storia di pescatori o meglio come si definisce Piero49, di noi “posatori di piume”.
Mi piace la definizione “posatori di piume” esprime il senso di quella che per Piero e la vera pesca a mosca, ovvero la mosca secca per cui utilizza canne da 7 ad 8 piedi, con, mi pare ovvio, mulinello che lui definisce “antico” . Interressanti ed avvincenti sono i suoi aneddoti, la letteratura deve essere la sua seconda passione, postati su PIPAM, per il godimento di noi frequentatori del Forum.
I fiumi della sua infanzia della sua giovinezza e della sua maturità, che egli ama profondamente, sono: il Tanaro di Alba, Maira e mellea in Savigliano, casotto, Gesso, Stura di Cuneo, e cita con una punta di nostalgia quello che per lui ha una componente affettiva, il Casotto , il Bisnonno paterno nacque in Valcasotto ed il S.giovanni in Germignaga che scorreva praticamente nel giardino dello zio e che ora quasi non c’è più; i laghi delle sue parti, il Lago Maggiore, Magorabbia, Giona, a questi posti Piero è affezionato, tanto da non aver sentito la necessità di andare a “posar piume” su acque “foreste”.
L’inizio della sua avventura alieutica è precoce, come molti “figli del fiume”, il bisnonno fu pescatore professionista, se ne andò nel lontano 1915, lasciando in eredità genetica l’amore per il fiume e i suoi abitanti, il nonno che già “posava Piume”, almeno così gli raccontava lo zio nei momenti in cui si dedicava alla costruzione insegnandogli i primi rudimenti del Fly tying, costruendo, su ami da anguilla con qualche piuma di gallina, cercando di imitare grilli cavallette e le strane “farfalline bianche” che nei caldi tramonti di luglio imbiancavano il fiume , e non solo, come fosse una impetuosa tormenta di neve.
Così osservando, ancora bambino, affascinato questo zio che costruiva da se tutto quello che interessava la sua passione, dalle mosche per la moschera montate su ami senza occhiello, fino alle canne in bamboo, ma quelle proprio in canna di bamboo di 4 metri da usarsi con 5 metri di coda in crine e due metri di nylon dello 0.30.
La passione per il posare le piume, geneticamente ricevuta, si completava con la passione per la costruzione, indotta dal bisogno di avere le esche necessarie a “posar piume”.
L’attrezzatura ed il materiale per la costruzione era e tutt’ora è molto semplice, morsetto colla, tassativamente non cianoacrilica, annodatore ricavato da una penna Bic a cui è stato tolto il refil, ma anche un più moderno annodatore per le Devaux perchè per un po’ ha costruito modelli di devaux, ma solo per poco. le sue preferenze vanno ai dressing torax alle mesche più semplici ed efficaci, 3 o quattro piume CDC e filo da cucire.
Ha una cospicua biblioteca da cui ricava piacere nell’osservare tanta “arte” costruttiva e piluccando qua e là prova di tanto in tanto nuove tecniche di costruzione, nuovi modelli ma poi rientra nel suo mondo tra le sue piume, tra i suoi collaudati semplici ed efficaci dressing, latente rimane, forse, l’ombra della torax.
Piero è nato “posator di Piume, non ha mai frequentato corsi di PAM, un tempo non era così facile avere degli insegnanti che organizzassero corsi, e forse non ne ha sentito il bisogno, attualmente è socio del Langhe e Roero Fly Club, e lo resterà, dichiara “finché non mi espellono”.
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