Dimorfismo sessuale nei salmonidi
Domanda: Gradirei avere maggiori informazioni sul dimorfismo sessuale nei salmonidi presenti nelle acque italiane Grazie per la cortese attenzione. Cordiali saluti Andrea Cuccaro Risposta: I salmonidi sono raggruppati sistematicamente in 3 sottofamiglie: Salmonini, Timallini e Coregonini (Gandolfi et al, 1991). Le specie più significative appartenenti a queste sottofamiglie hanno caratteri fenotipici e morfologici che differiscono, soprattutto durante il periodo della riproduzione, tra individui maschi e femmine. Le principali specie che vengono passate in rassegna sono elencate di seguito. Salmonini: Le specie di trota (fario, marmorata e iridea) che abitano i fiumi e laghi italiani hanno differenze significative soprattutto nel periodo della riproduzione, quando la livrea dei maschi risulta più scura nella parte inferiore del corpo e sul ventre rispetto alle femmine e la cute si ispessisce. I maschi presentano anche una modificazione della mascella inferiore, che si allunga e si incurva verso l’alto, con la caratteristica forma ad uncino. Dopo il periodo riproduttivo anche questo carattere si riduce, divenendo meno marcato. Per quanto riguarda le specie di salmerino (Salvelinus alpinus e Salvelinus fontinalis), le uniche differenze tra maschio e femmina sono una colorazione più brillante nei primi, unitamente alla conformazione ad uncino della mascella inferiore. Anche nei salmerini la pelle dei maschi si inspessisce, risultando più dura e ruvida al tatto durante il periodo riproduttivo. Timallini: Il temolo (Thymallus thymallus) presenta il dimorfismo sessuale sia nel periodo riproduttivo che nella restante parte dell’anno. La prima pinna dorsale, la pinna anale e le pinne ventrali sono più sviluppate nel maschio rispetto alla femmina; nel periodo riproduttivo la pelle del maschio si inspessisce, assume una colorazione più scura e la prima pinna dorsale si borda di rosso. Coregonini: Sia il coregone lavarello sia il coregone bondella hanno dimorfismo sessuale che si manifesta nel periodo riproduttivo: il maschio più che la femmina si ricopre dei cosiddetti tubercoli nuziali, piccole escrescenze cornee che si formano su ogni scaglia e che al tatto rendono la pelle del maschio più ruvida. A.I.I.A.D. Team © PIPAM.com |