Riproduzione naturale della trota iridea nelle nostre acque
Domanda: Buongiorno, scrivo perchè vorrei saperne di più sulla possibile, e a quanto pare verificata, possibilità di riproduzione naturale della trota iridea nelle nostre acque. So che in alcuni fiumi e torrenti come ad esempio l'Adda vengono seminate queste trote in età molto giovane, ed inoltre pare proprio che in alcuni torrenti si siano create colonie stanziali e selvatiche di trota iridea. Visto che a mio giudizio si tratta di una specie veramente interessante dal punto di vista alieutico, vi chiedo in che condizioni la frega può avere luogo e soprattutto in che misura un'eventuale popolazione di iridee rustiche potrebbe arrecare danni all'ecosistema originario, visto che si verrebbe a generare di certo una competizione con le popolazioni di fario autoctone.A risentirci e grazie anticipatamente. Ermanno Bidone Risposta: Purtroppo da anni è una realtà che la trota iridea abbia costituito delle popolazioni selvatiche in diversi corsi d’acqua distribuiti sull’arco alpino. Il purtroppo è d’obbligo dal momento che dove si è insediata la trota iridea si è più o meno fortemente ridotta la presenza degli altri salmonidi. I casi probabilmente meglio conosciuti e più studiati sono quelli relativi ad alcuni corsi d’acqua del Trentino e del Veneto, nel territorio del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi. In quest’ultimo caso delle indagini eseguite nel corso di vari anni hanno permesso di verificare direttamente la riproduzione nell’ambiente naturale; in due dei quattro corsi d’acqua in studio dove si sono rinvenute popolazioni selvatiche di iridea, si è pure osservato che nel tratto di torrente dove si è insediata questa specie è stata completamente eliminata la trota fario mentre negli altri due vi sono delle situazioni miste; è interessante sottolineare che nei due primi casi la trota fario è comunque presente nel tratto superiore del torrente e qualche esemplare lo si rinviene nel tratto “abitato” dall’iridea soprattutto dopo le piene. Le osservazioni effettuate permettono quindi di affermare che le condizioni ambientali necessarie per la frega dell’iridea siano sostanzialmente simili a quelle della fario, ma verifiche dettagliate (ad esempio se vi siano delle preferenze relativamente alla granulometria dei fondali, alla temperatura dell’acqua, alla velocità di corrente, ecc) non sono ancora state effettuate. Un’ultima osservazione da fare è che è un po’ "borderline" il fatto che vengano effettuate delle immissioni di iridea nel fiume Adda, dal momento che il Decreto del Presidente della Repubblica del Marzo 2003, n° 120 (art. 12, comma 3) vieta espressamente l’immissione di specie alloctone di qualsiasi tipo nel territorio italiano. A.I.I.A.D. Team © PIPAM.com |