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ITA - Un week end sul Trebbia

Italia Maggio 2012

Word and photo di Beppe “Beppe S.” Saglia
Tempo di lettura: 10 minuti

Come di consueto, noi zingari, un paio di volte all’anno ci raduniamo...  
Principalmente per rivederci, perchè stiamo bene insieme, ma anche ovviamente per pescare. Un pescare rilassato, condito di buon umore, di cibo e di vino genuini!
Per l’ultima zingarata abbiamo scelto le acque limpide (dicono sia il fiume più pulito d’Italia) e, dopo le ultime piogge, anche abbondanti, del Trebbia.
Sita tra Emilia Lombardia e Liguria, la Valtrebbia è indubbiamente una delle zone più verdi, incontaminate e belle d’Italia.
Con l’aiuto di Marco Imparato, che è un pò l’anima dell’Associazione Pescatori Valtrebbia e l’artefice del successo della pesca a mosca in quella valle, abbiamo prenotato presso l’Hotel Miramonti, a Gorreto, sfruttando la vantaggiosa promozione di due giorni di pesca con una notte in pensione completa a 80€.
Si hanno quattro possibilità di pesca, rispettivamente nel libero, nel No Kill dei Due Ponti, nel No kill di Gorreto o nella turistica sempre di Gorreto.

No Kill dei Due Ponti

Il No Kill dei Due Ponti è una realtà consolidata da ormai sei anni.
Dista una quindicina di Km da Gorreto e si trova nella parte alta della Val Trebbia, in provincia di Genova, nel Parco Regionale dell’Antola. E’ posto a 600/700 metri s.l.m., circondato da boschi fitti ed aspri.
In fondo alla stretta valle il Trebbia si snoda e scorre, ora con veemenza, ora formando lunghe pozze (i laghi) e regalando scenari notevolissimi.
Per trattarsi di un torrente appenninico, la portata d’acqua è più che buona (anche se un calo estivo è all’ordine del giorno). Si può affrontare con i cosciali seguendo un percorso quasi obbligato, o molto meglio con i wader.
La conformazione del torrente e delle correnti impongono di avere una buona padronanza del lancio e del controllo dei dragaggi. Si pesca infatti preferibilmente in caccia, nei tratti più mossi e meno liberi del percorso, delegando la pesca su bollata alle lunghe spianate e nei “laghi”, anche se a me non è ancora capitato di vedere un’attività intensa, evidente e continuativa in superficie.
Il pesce è assolutamente “selvatico” per cui occorre avanzare con circospezione e presentare la mosca con dovizia.
Si è catturato bene sia a secca che a sommersa con la tecnica Tenkara. Tutte trote fario di bella livrea e di taglia tra i 15 e i 30 centimetri. Nei “laghi” non è mancato qualche bel cavedano.

No Kill di Gorreto

Il tratto No Kill di Gorreto si presenta invece con caratteristiche molto diverse.
Il letto del fiume è più largo, c’è più acqua, la valle è meno incassata, e più agevole da percorrere, e c’è molto più pesce, in quanto vengono fatte immissioni di iridee e di salmerini, senza scordare che dalla turistica (zona a catture) sottostante risalgono diversi pesci destinati al pronto pesca, con livree e pinnaggio non proprio perfetti.
La taglia delle trote è notevole.
A seconda della stagione sono usabili tutte le tecniche.
Noi abbiamo avuto un week end caratterizzato da tempo molto variabile che congiuntamente alla instabilità dei giorni precedenti non ha favorito schiuse e quindi attività a galla. Chi si è dedicato comunque alla pesca in caccia con la secca ha preso lo stesso qualche bel pesce, anche se i risultati non sono paragonabili con quelli raggiunti da chi ha pescato sotto.
Lo streamer si è rivelato la tecnica vincente. Personalmente ho usato jig di generose dimensioni con piombature dai tre ai cinque grammi nei buconi più profondi e roba più leggera nei fondolama e nelle correntine. Ottimi i lethal weapon, ed in genere imitazioni con colorazioni scure, anche se qualche trota ha attaccato streamer bianchi.
L’attacco sullo streamer da parte dei grossi salmerini è molto violento. A volte avviene addirittura a streamer fermo, nelle ampie pause tra una strippata e l’altra.
Per mia attitudine non ho rinunciato ai piaceri della secca, accontentandomi di taglie un pò più contenute. Non essendoci insetti in aria e in acqua, ho usato un grosso terrestrial (cavalletta) che in certi momenti della giornata (non sempre), specie nelle acque quasi ferme delle buche più profonde, ha mosso qualche istinto!
Per ogni ulteriore informazione sulla pesca in Valtrebbia e sullo stato delle acque consultare:
il sito www.valtrebbia.too.it/
o le pagine facebook www.facebook.com/valtrebbia
e www.facebook.com/imparato.marco

Un grazie ai dodici compagni di avventura e un saluto a tutti.


Beppe Saglia


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