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Déjà vu - Special guest...

VOLTO ANDREAVIDOTTO testo e foto di Andrea Vidotto (Nino)  

 Déjà vu   

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logodejavuV.... Volevo scrivere qualcosa a riguardo delle Devaux 427, 428, 429....ma vedendo che i dressing cambiano solo nel colore delle ali, ho deciso di passare la mosca a chi ha conosciuto l'ideatore e possiede alcune realizzazioni dello stesso, come questa nella foto .... Considerandoci particolarmente fortunati, in questa puntata abbiamo l'immenso piacere di ospitare Paolo Bertacchini e la sua ineguagliabile conoscenza! 

 Andrea Vidotto (Nino)

 

L'Altière

 

Raymond Rocher (1929 - 2015) fu un famoso pescatore con la mosca finta francese. Dopo aver appreso le finezze della pesca a ninfa moderna nell’agosto 1964 sulle rive dell’Avon direttamente da Frank Sawyer effettuò la traduzione di Nymphs and The Trout (edizione del 1958), che venne pubblicata sulla scomparsa rivista Plaisirs de la Pêche dal 1969 al 1971. Riuscì, in tal modo, a vincere le reticenze del redattore, André Gagniard, il quale pensava che i pescatori francesi, numerosi e scaltri, avrebbero fatto un cattivo uso di questa tecnica decimando il patrimonio ittico residuo. Divenne molto competente anche in campo entomologico grazie soprattutto agli insegnamenti dei suoi amici Léonce de Boisset e Aimé Devaux, e seppe esplorare anche aspetti sottovalutati della pesca con la mosca galleggiante. Ma soprattutto nel mese di marzo si trovava talvolta in difficoltà sull’Altier, corso d’acqua di montagna particolarmente ricco di ditteri appartenenti alle famiglie Chironomidae e Simuliidae, in quanto le piccolissime French Tricolores su amo n° 20 non sempre venivano accettate da quelle trote tanto selettive. Ed allora ideò una ben più imitativa grande mosca, cui giustamente conferì il nome di Altière, che realizzava su ami nei numeri 20, 18 e 16. Persino sul difficile chalk stream inglese Test, una sera, riuscì a portare al guadino una trota “selvaggia” di un chilo che non aveva resistito ad un’Altière assemblata su amo n° 20. Mosca tanto valida da essere inserita da Devaux nella propria collezione e contrassegnata con il n. 428 sebbene realizzata con un corpo, per motivi commerciali, purtroppo non costituito da fibra di piuma ricavata da un oiseau de Numidie. Sulla rivista Fly Line (n. 5/2015 e 6/2015) vennero pubblicati due articoli per ripercorrere la vita di Raymond Rocher e onorarne la memoria. Nel piccolo cimitero di Saint-Pons in Ardèche, ove ora riposa, volle espressamente che sulla sua tomba venisse apposto il seguente arguto epitaffio: “Raymond Rocher, pescatore a mosca impenitente, che fece scoprire ai francesi la pesca a ninfa ed a molti ignoranti l’importanza dei chironomi e dei simulidi”.

Paolo Bertacchini

 

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