SCREEN

Layout

Cpanel

Déjà vu - Insostenibile peso della leggerezza...

VOLTO ANDREAVIDOTTO testo e foto di Andrea Vidotto (Nino)  

 Déjà vu   

1

logodejavuVIn una recente conversazione tra incalliti PAM , a riguardo della famigerata leggerezza, il sottoscritto partecipò come uditore. Ascoltare e tacere, permette di accogliere meglio i pensieri altrui. Una ulteriore occasione per riflettere. Tendenzialmente c'era il vezzeggio alla manciata di grammi in meno, come ausilio alla altrettanto famigerata "piacevolezza" d'uso, ed alla possibilità di una pesca più performante. Ovviamente a parità di potenza e lunghezza della canna. La leggerezza del "combo" invece, non veniva menzionata. Ed il eventuale bilanciamento, altrettanto....

Taglio corto..., la mia opinione non richiesta, ma che dovete sorbirvi, é: poco importa se la manciata di grammi è data da un portamulinello con inserto in legno, piuttosto che in finto carbonio....quello che conta è lo swing weight. La canna si usa lanciando, non soppesandola "da ferma". Se c'è un peso che è significativo è quello spostato verso l'apicale. Le masse in movimento, più distanti sono dalla nostra mano/fulcro, più si fanno sentire. L' apicale  dovrebbe essere l'anello più leggero. Poco contano i Recoil se sono farciti con una massa inutilmente pesante di epossidica.... La loro leggerezza top, va a farsi benedire! Resta la peggiore scorrevolezza tra tutti gli anelli (esiste un test fatto negli USA). Per non parlare poi del peso della coda. Se si è alla ricerca della "vera" leggerezza d'uso, bisognerebbe ridurre in primis il peso della coda...Altro concetto interessante è: bilanciamento o massima leggerezza complessiva? Magari un'altra volta.... Ora passiamo alla mosca finta. Leggera ovviamente! È una spent che segue il concetto della puntata precedente. Anche in questo caso viene utilizzato come filo di montaggio, il polyestere delle "spagnolette" casalinghe. Amo 20. Filo colore arancione caldo sporcato di cera o liquido per dubbing. Darà una tonalità "bruciata". Un must per le imago. Cinque e non più code, volendo in gallopardo. Ritornando verso il  torace, formiamo l'addome, curando gli avvolgimenti; una piumetta scarna di CDC, fissata per la punta, seguita da pochissimo polywing cristallino , diviso a formare le sembianze d'ali. Si avvolge la piumetta fra le ali stesse, ad 8. Fissaggio in testa e nodo finale. Bastano due, max tre giri. La resina per dubbing, con la quale abbiamo continuamente sporcato il filo, è più che sufficiente a bloccare il nodo stesso. Rifinire le lunghezze di ali e fibre CDC. Ne risulterà una moschetta piuttosto anonima, dall'aspetto fragile e poco visibile. Come le vere spent o come i veri killer. Fate voi. 
 

 Andrea Vidotto (Nino)

 

© PIPAM.it
Sei qui: Home Fly Magazine Déjà vu Déjà vu - Insostenibile peso della leggerezza...