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Déjà vu - No-hackle

VOLTO ANDREAVIDOTTO testo e foto di Andrea Vidotto (Nino)  

 Déjà vu   

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logodejavuV... Come cortesemente ha fatto notare david, é mancato Doug Swisher, per cause naturali alla bella età di 91 anni. Un'altra conferma: chi vive facendo ciò che gli piace, campa a lungo....Infatti Mr. Swisher ha avuto anche una lunga e prolifica carriera con la mosca finta, ricca di intuizioni, basate su osservazioni scientifiche e non. Già nella metà degli anni '60, si era accorto che, nelle situazioni più "difficili", le trote rifiutavano le imitazioni tradizionali. Con il suo pard, Carl Richards, cercò una nuova strada per ridurre gli insuccessi. Nel 1970 fu presentato da Joe Brooks, nella rivista Outdoor Life, Ia versione "definitiva" della No-hackle. Swisher e Richards, dopo lunghi ed accurati studi, avevano dedotto che le hackle erano deleterie, in quanto oscuravano ali e corpo della mosca finta, rendendola troppo differente, agli occhi della trota, rispetto all'insetto vero. La soluzione era un corpo in dubbing piuttosto vaporoso, per il galleggiamento, ali ben in vista e code estremamente divaricate, atte a sostenere, ma sopratutto a non far cadere lateralmente l'artificiale, fungendo da bilancieri. Nel 1971 esce il libro Selective Trout, comprendente questo innovativo artificiale, altri altrettanto e tecniche di pesca. Testo talmente innovativo che per averlo in Italia, bisognerà aspettare 20 anni giusti, Osvaldo Velo ed Ed. Mursia: Quando le trote diventano smaliziate.

La realizzazione di un artificiale No-hackle è piuttosto immediata, fatto proprio il concetto. Filo di montaggio del colore che si accompagna bene a quello del dubbing, che a sua volta tende ad imitare quello dell'insetto voluto. Dopo aver fissato il filo sull'amo, in prossimità della curva dello stesso, tramite il dubbing, formiamo una piccola pallina. Questa servirà a tenere ben aperte le fibre di hackle, fungenti code. 3/4 montate lateralmente. Realizziamo il corpo in dubbing e montiamo le ali. Queste possono essere in punte di hackle, ciuffi di varie fibre di piuma, sezioni in penna.... O come in questo caso, ottenute sagomando punte di hackle, con la parte centrale morbida particolarmente lunga. Quelle difficilmente utilizzabili altrimenti....Soluzione piuttosto interessante, nel caso delle subimmagini, dalle classiche ali opache e scure. In questo caso vanno montate piuttosto verticali. Continuare con il dubbing, per quanto possibile "vaporoso", di sostegno... Testina, nodo, colla,finish.
Si potrebbe tranquillamente obiettare: le vere subimmagini appoggiano le zampine e non corpo/code. Quindi l'impronta delle No-hackle è piuttosto da emergente, che dun...ed anche: spesso l'artificiale poggia lateralmente (crippled?) , magari con un lancio non "molle"....Consideriamo però: questo resta comunque un artificiale rivoluzionario, intuito quasi sessanta anni fa, predecessore della miriade di interpretazioni in CDC, che si basano spesso inconsciamente sul medesimo concetto. E probabilmente é, la tipologia di mosca secca più diffusa. Si, un omaggio a Doug ci stà proprio....

Andrea Vidotto (Nino)

 

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