Déjà vu - La n°4...
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- Scritto da Andrea Vidotto (Nino)
... della serie André Terrier Ombre, commercialmente Devaux ATO. Non starò qui a ripertervi le virtù del grande A. Terrier, già ravvivate in Déjà Vu: Cuivre, by Master P. Bertacchini e in 100% pura lana vergine. Piuttosto, per destare attenzione ad una serie di ninfe, oggi sottovalutate. Realizzate per il temolo capriccioso, delle lame lente,di medio bassa profondità. Pesca a vista. Sono 10 artificiali, su ami 16 e 18. Otto di questi interamente verniciati, più due con corpo in fibre di coda fagiano, naturale e tinto oliva. Queste ultime, sono assai gradite anche dalle trote. Vediamo ora la realizzazione per questa tipologia di artificiali. Amo a gambo medio. L' appesantimento sottocorpo, in filo di piombo molto sottile. O in rame, se la destinazione è acqua molto bassa e/o lenta. Il posizionamento della zavorra è piuttosto centrale, bisogna lasciare spazio alle estremità, per raccordare e "sagomare", al campione. La n°4 è color rosa e nero, come FC Palermo o Ipplis....perfetta per fondali chiari. Quindi il filo di montaggio sarà rosa "carne", non troppo intenso. Si fissano le codine, medesimo colore e rivestiamo il sottocorpo accuratamente, dando la forma finale. Con del filo di montaggio nero, in prossimità della testina, blocchiamo quello rosa e formiamo appunto, un evidente "testone" nero, di esaltante contrasto. Verniciare tutto l'artificiale, ma non ispessirlo. Esso è già formoso di suo, non esageriamo.
Questa serie di ninfette, anni '80 e commercializzate inizi '90, è efficace tutt'oggi, se impiegata a dovere. Con finali lunghi e tippet altrettanto, può arrivare a rovistare il fondo, ma ancor meglio, fa salire il pesce a "bollare" negli strati intermedi. Vedere questi artificiali durante la deriva, è piuttosto improbabile... Quindi sensi allerta e seguire l'immaginario percorso, che porterà l'inganno in prossimità del pesce....
Andrea Vidotto (Nino)