Sepp Fuchs
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Le INTERVISTE di PIPAM
di Valerio Santagostino (Balboa)
SEPP FUCHS
Sepp Fuchs , sessant’anni, due figlie e nonno felice. Il mio amico Sepp è un ruvido quanto simpatico olandesone, “orange” di adozione ma austriaco di nascita. E’ un Master dell’EFFA e membro del BOG della stessa. Lavora come manager in un’industria petrolifera in Olanda e scrive su giornali di pesca alla mosca come il BEET e il NVV. Ha fatto numerosi video di pesca ed è membro della DAFT, importante associazione di costruttori. E’ stato invitato molte volte a dei conclavi negli Stati Uniti a fare delle dimostrazioni di lancio : Filadelfia, NewYork, ad esempio. Ha un suo sito personale ed è testimonial della SAGE. Esperto quanto bravo lanciatore, sia a una mano che a due mani, è conosciuto per i suoi lanci curvi.
V: Ciao Sepp, come stai? Devo iniziare con la solita domanda di rito. A quanti anni hai iniziato a pescare e con quale tecnica ?
S: Hoi Val, la mia storia è piuttosto strana. Quando ero ragazzo praticavo Judo e sci da discesa. Mi divertivo molto e la pesca non era ancora nei miei pensieri. Un giorno purtroppo ho fatto un terribile incidente. Sono volato giù da un’impalcatura per 18 metri. Ti lascio immaginare come un’esperienza del genere ti segna. Affronti la vita in modo diverso e soprattutto cerchi di capire cos’è veramente importante per te e ciò che ti fa star bene con te stesso. Nel 71, dopo essermi ripreso dalla caduta ( avevo rotto metà del corpo..) ho cominciato ad avvicinarmi alla mosca, ad appassionarmi a questa affascinante arte, e capire che non sarei mai stato senza di lei per il resto della mia vita. Mi sono ispirato a dei libri e a dei filmati di Kreh e di Krieger. Ho cominciato a elaborare una mia tecnica di lancio. Mi sono inventato un modo personale di lanciare. Nel 75 ho fondato il mio club di pesca, se non il primo in Olanda, il primo sicuramente della regione in cui vivo. V: Che cos’è il lancio per te?
S: La sequenza : mano, braccio, percorso, lancio, posa e ferrata e vederli tutti insieme amalgamati perfettamente. Questo per me è il lancio. V: Perché ti sei appassionato cosi tanto al lancio?
S: Mi piace da morire lanciare e allo stesso modo mi piace far vedere agli altri quanto sia più facile pescare se si lancia meglio. E soprattutto con meno sforzo. Pensa Valerio che quando parlo di lancio, ancora oggi, mi infervoro e mi brillano gli occhi. ( n.d.r....cari amici, vi assicuro che mentre Sepp mi rispondeva, i suoi occhi erano lucidi ). V: Cosa preferisci : una brutta giornata di pesca o una splendida seduta di lancio?
S: La seconda sicuramente. La passione per il lancio è cerebrale per me. Pensa che ho lanciato in autostrada mentre ero fermo in coda per un incidente, ho lanciato in aeroporto a NewYork, ho lanciato in strada. Ho con me sempre una canna e un mulinello, e se per caso dimenticassi la canna, cosa che mi capita di rado, lancio con le mani. V: Effettivamente si racconta di una gara a bersagli che tu hai vinto lanciando con le mani. Mi sa che non sono stati molto contenti i tuoi avversari!!..
V: : Ti alleni ancora molto ?
S: : Accidenti!! sempre, forse ogni giorno e ogni occasione è buona per fare due lanci. V: Qual è il tuo lancio preferito?
S: Senza dubbio il Roll cast. Lo trovo un lancio splendido, importante, molto utile, facile da insegnare e da assimilare. Inoltre è molto bello quando si svolge sull’acqua. Non trovi ? V: : Qual è il tuo pesce preferito e quello che ricordi con maggior piacere ?
S: Lo Stripe dalle rocce sul mar del Nord. È un pesce che raggiunge anche 4-5 kili. Molto divertente. E anche il Rotaugen ( occhi rossi letteralmente), che pesco a secca nei polders ( una specie di stagno dall’ acqua salmastra e piuttosto bassa, dai 10 ai 40-45 cm di profondità). Il pesce che ricordo invece con più soddisfazione è stato un King in Alaska di 87 pounds. Preso con canna a una mano. Avevo orsi da tutte le parti, ero nell’acqua profonda ma dopo un’ora sono riuscito a spiaggiarlo. Esperienza incredibile!! V: Quanti giorni dedichi alla pesca ogni anno ?
S: 200 giorni almeno o forse più . Abito vicino alla spiaggia, ai canali e in più faccio parecchi viaggi di pesca. Di solito torno dal lavoro alle cinque di pomeriggio, mi cambio e filo a pescare. ( n.d.r.....cribbio !! uno che pesca più del Piller, pensavo dentro di me , non ci posso credere !! ). Conta inoltre che quasi ogni settimana ho una presentazione di prodotti, una demo di lancio o tengo delle lezioni. V: Sei mai venuto in Italia a pescare e se no, che cosa vorresti pescare?
S: Si sono venuto una volta a pescare da voi. In Valsesia l’anno scorso, ricordi ? Ma la vacanza si è conclusa con quel nubifragio terribile e la piena del fiume. E comunque ritornerei per pescare qualsiasi cosa. Mi incuriosisce la pesca ai tonnetti , dalla barca in autunno. Quella si che mi piacerebbe farla. V: Come concili la famiglia con la pesca alla mosca ?
S: : Mia moglie Tineke mi segue quasi sempre. Ho ormai le figlie grandi e indipendenti e questo aiuta molto. Quando viaggio con mia moglie, che tra l’altro ha iniziato 8 anni fa a pescare, faccio un patto ben preciso. Un po’ di musei , chiese e gite culturali insieme e poi tanta pesca per me. ( e intanto ride… ) . L’anno scorso dopo la Valsesia ho proseguito verso Pisa, Firenze, Siena e non ne potevo più di basiliche, musei e piazze. V: Certo Sepp che hai scelto male il tuo itinerario. Sono tra le città d’arte più famose al mondo !!
S: Infatti, sono scappato poi in Austria a disintossicarmi !! V: Il tuo sogno segreto ?
S: Vorrei mantenere negli anni la stessa carica di adesso e divertirmi con la canna da mosca come mi diverto ora. V: : Grazie Sepp sei sempre spiritoso. Ci vediamo presto in Olanda.
S: : Tot ziens ! Valerio(Balboa)
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