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- Scritto da Antonio Napolitano (Flyaenne)
One Fly Shot
Per quanto riguarda la pesca alla trota, qual è la canna che utilizzate di più?
Vi siete mai trovati a dover applicare una tecnica non appropriata alla canna che state utilizzando?
Facciamo un esempio, siete sul fiume e quel giorno avete scelto di pescare solo a secca con la vostra 7,6 coda 3, ma col passare delle ore non vedete attività in superficie e anche in caccia non si muove nulla. A quel punto è chiaro che bisogna cambiare approccio (oppure iniziare a fotografare fiori, insetti e paesaggi, leggere un libro ecc.. ) allora si decide di passare alla ninfa, con tutte le difficoltà di pescare a ninfa con una canna così corta.
Prepariamo il set up per un approccio con strike indicator, un sistema dropper con Secca/ninfa oppure con un bicolor per tentare un HS di fortuna. Certamente potremmo riuscire a combinare qualcosa con le prime due (strike o dropper) ma ci vorrà una buona padronanza del lancio e tanti mending, mentre in HS faremo sicuramente più fatica e i risultati non saranno quelli sperati per via del limite della nostra attrezzatura.
Andando avanti incontriamo delle buche e/o situazioni ghiotte per lo streamer ma anche qui risulterà complicato lanciare un streamer piombato con la nostra 7,6 per coda 3, al tempo stesso sarà quasi impossibile mandare in pesca uno streamer voluminoso che necessita di una coda con punta affondante. L’alternativa è utilizzare un piccolo streamer poco piombato o comunque lanciabile.
Quindi? Personalmente utilizzo in rarissimi casi questo tipo di attrezzatura, per i motivi appena descritti.
Altro esempio riguarda le canne e code per lo streamer pesante, attrezzature appositamente studiate per la ricerca di grandi predatori presenti nei fiumi, parliamo di canne 9 piedi solitamente per coda 9 o 10, attrezzature che in molti scelgono per andare alla ricerca di grosse marmorate e fario tralasciando tutto il resto.
Anche in questo caso può capitare che, dopo 1756 lanci, in mezzo ai correntoni, nelle buche e in tutti i posti possibili, non vediamo l’ombra di una pinna e ci sta, perché chi sceglie di fare questa pesca sa bene che basta una sola inchiodata della coda durante un strip o dopo un mending giusto, per ritrovarsi a combattere con il pesce della vita.
Ma se nulla dovesse accadere dopo 7 ore di lanci e mending, ci facciamo due domande e iniziamo ad osservare l’acqua per capire cosa possiamo fare per svoltare la giornata, in questo caso è ancora più improbabile un cambio di approccio in quanto la vedo veramente dura pescare a secca con un finale dello 0,12 o 0,14 con la canna che ha su una coda 9 o 10 ! Più o meno vale la stessa cosa per la ninfa in quanto non avremmo abbastanza controllo.
Inoltre, la scelta di questo tipo di attrezzatura da parte degli “streamerari” è spesso giustificata anche dalla necessità di ridurre al minimo i tempi del combattimento per evitare di stressare troppo il pesce, e qui potrei essere d’accordo ma è altrettanto fattibile con le attrezzature più leggere, basta avere la giusta dimestichezza con i pesci importanti ;-)
Per questi motivi sopra descritti scelgo sul fiume la tecnica con la quale approcciarmi e non da casa quando carico le canne in macchina. Per fare ciò preferisco utilizzare canne polivalenti, una su tutte la 9 piedi con coda 4 o 5.
In questo modo mi sento in grado di coprire moltissime situazioni e cambiare tecnica e approccio in tempo reale senza dover tornare in macchina (sempre che in macchina abbiamo le canne di scorta) e perdere tempo prezioso nel momento buono in cui i pesci sono attivi.
Con la 9 piedi coda 4 o 5 riesco a pescare agevolmente a secca, a ninfa e streamer, cambio tecnica semplicemente modificando il finale, il tutto in pochi minuti adattandomi ai ritmi del fiume e tipo di attività dei pesci anche più volte nel corso della stessa giornata di pesca.
Certamente ci sono dei casi limite che vanno tenuti fuori dai discorsi fatti sopra, come ad esempio l’approccio in piccoli rigagnoli di montagna o torrentelli infrascati dove l’attrezzatura corta ci viene maggiormente d’aiuto, oppure quando ci rechiamo in grandi, grandissimi fiumi dove le caratteristiche degli spot ci obbligano alla scelta delle code 9-10. insomma, tutti quelle situazioni dove si ha la certezza di ciò che serve e cosa bisogna fare.
Altro ruolo importante viene ricoperto dalle code e finali, anche in questo campo l’offerta è davvero ampia e ognuno applica la scelta in base alla propria esperienza e rountine.
Personalmente scelgo di utilizzare una coda 5WF caratterizzata da un belly abbastanza lungo che mi agevola nel lancio e la posa in tutte le situazioni di pesca (ninfa, secca, streamer)
Per quanto riguarda il finale, utilizzo il classico finale conico da 15 piedi, al quale taglio sempre 30-40cm (perché risulta sempre poco affidabile in quella porzione) poi ovviamente aggiungo il tip in base all’esigenza specifica.
Mentre sto scrivendo mi rendo conto di avere un parco canne davvero largo ma quelle che utilizzo per la maggiore sono :
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9 piedi coda 4 = 70%
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9 piedi coda 5 = 20 %
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8,6 piedi coda 4 = 10 %
Bene ragazzi, a questo punto chiedo a voi quali sono le vostre abitudini, quali sono le canne che usate maggiormente e, se possibile, sapere per quali motivi tecnici.
Un saluto
© PIPAM.it