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Dérive sanglante

William TAPPLY

Dérive sanglante

Gallmeister, Paris 2012 (tit.orig. Bitch Creek, 2004).




A cura di Marco Baltieri

Stoney Calhoun è un uomo senza passato: un misterioso incidente (un fulmine l’ha colpito) gli ha fatto perdere completamente la memoria della sua vita precedente.
Uscito dall’ospedale si dirige (mosso da una delle forme di “attrazione” di cui sarà intessuta la sua storia) verso il Maine, dove si rifugia in mezzo ai boschi, presso un torrente dove le trote sono ancora selvagge e si possono “pescare” anche solo osservandole nei diversi momenti della giornata e immaginando come posare la mosca nel modo giusto.
Misteriosamente, il suo conto in banca è regolarmente rifornito da enti sconosciuti, evidentemente legati alla sua storia dimenticata.
Una volta, pescando striped bass sulla costa, Stoney conosce Kate, proprietaria di un negozio di pesca, per la quale diventa guida.
Un cliente parte un giorno dal negozio per un’uscita di pesca con l’altra guida, Lyle, collega e amico di Stoney. Nessuno li vede più e toccherà a Stoney scoprire che Lyle è stato ucciso mentre pescava.
Inizia la ricerca del colpevole in cui il nostro (collaborando con un simpatico sceriffo) comincia ad accumulare una serie di indizi sempre più intricati e misteriosi, con lo sfondo dei paesaggi pieni di storia e di natura del Maine e, sempre, a confronto con il proprio incomprensibile passato.
Mentre venite assorbiti sempre più da questo romanzo (“del piacere allo stato puro”, hanno scritto in una recensione), potete anche imparare quali sono le mosche giuste per il mare e i fiumi del Maine.

Marco Baltieri

© PIPAM.org
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