Sfalsamento dei nodi
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- Categoria: Bamboo
In natura, i nodi del bambù (chiamati anche diaframma) sono un’ingegnosa soluzione per far sì che i lunghi fusti della pianta, essendo cavi all’interno, non si pieghino sotto l’effetto del vento.
Per il costruttore di canne da pesca, purtroppo, questi nodi rappresentano uno degli scogli più grossi e tediosi da superare, poiché le lunghe fibre di cellulosa contenute all’interno della stanga di bambù, in quella zona si intrecciano letteralmente, creando una sorta di interruzione, nonché un rigonfiamento della superficie esterna. Si rende quindi necessario distribuire i nodi lungo tutto il fusto della canna, sfalsandoli in modo tale da non creare difformità nell’azione e soprattutto punti deboli. Questa procedura, richiede infatti che alla stessa altezza non vi siano più di tre nodi e mai uno accanto all’altro; sono tre, i principali metodi per sfalsare i nodi e la scelta di uno anziché l’altro, oltre a dipendere dal gusto personale, deve anche tenere conto della lunghezza finale della canna, poiché per ognuno dei tre metodi, esistono diverse misure di scarto e la parte utilizzabile dei listelli si riduce. Inoltre, conviene sempre mantenere circa cinque o sei centimetri in eccesso, che saranno utili quando si dovranno tagliare i grezzi alla giusta misura. Per meglio comprendere le immagini che seguiranno, i numeri impressi su ogni listello, indicano la loro sequenza progressiva di accostamento. 3X3 Ogni livello nodale, avrà tre nodi; essi appariranno alternati. Questo sistema di sfalsamento, è senza dubbio il più diffuso e oltre a essere il più semplice, è anche quello che fra tutti permette il minor scarto di materiale possibile. 2X2X2 Ogni livello nodale presenta due nodi distanti 180° su piani opposti. Questo metodo è utilizzato da molti costruttori americani; uno fra tutti il noto Wayne Cattanach. METODO GARRISON Massima distribuzione dei nodi lungo il fusto della canna, ma allo stesso tempo massimo scarto di materiale. Il sistema, prevede il posizionamento dei nodi, alla stessa sequenza dell’ordine di accensione di un motore a sei cilindri, seguendo la rotazione della canna. Una volta scelto il metodo di sfalsamento più congeniale, il passo successivo sarà quello di stendere sul banco da lavoro i sei listelli, assicurandosi che i nodi siano tutti alla stessa altezza. Ora basterà semplicemente far scivolare i listelli, in modo da posizionare i nodi nel punto giusto a seconda del metodo scelto; per mezzo di una matita o pennarello, si dovrà tracciare una riga perpendicolare, all’altezza del listello più corto, sia a destra che a sinistra. Le righe indicheranno il punto esatto dove tagliare i listelli, ma consiglio vivamente di contrassegnare l’estremità della punta con un pennarello indelebile color rosso; più tardi, vi troverete a rigirare i listelli durante la raddrizzatura e la piallatura preliminare, dimenticando dove vada collocata ogni estremità. In questo modo basta una semplice occhiata per capire il giusto senso di ogni listello, evitando così sprechi di tempo per controllare il posizionamento dei nodi. Per tagliare la parte in eccesso, si deve utilizzare un piccolo seghetto da bricolage, facendo però molta attenzione a tagliare dal lato dello smalto, poiché se l’ultima passata di taglio dovesse lacerare il listello,(come spesso accade) ciò non sarà dalla parte delle fibre più importanti.
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