Le Pialle
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- Categoria: Bamboo
Testo e foto di Michele Gallo
Tra tutti gli utensili presenti nel rod making, la pialla è quella che viene maggiormente utilizzata durante il processo di lavorazione del bamboo. Dalla sua qualità, dipendono precisione e pulizia del taglio; sul mercato esistono numerosi modelli, ma la Stanley 9 ½ è senza dubbio la più indicata poiché ha il vantaggio di essere completamente regolabile, rispondendo pienamente alle esigenze del costruttore di canne. Il termine generico “9 ½” si riferisce ad un gruppo di pialle della Stanley, che hanno le stesse caratteristiche, il cui modello originale riporta lo stampiglio sulla parte destra dell’utensile 9 ½. L’ultima versione è il mod. G12-020 che è stato aggiornato con un nuovo sistema di regolazione per l’esposizione della lama. Dopo avere acquistato una pialla nuova, sarà indispensabile controllare che la soletta sia perfettamente piana. Se la soletta è concava (molte lo sono), gli strip potrebbero venire estratti dalla planing form, rimovendo così più materiale di quanto non sia necessario; i listelli ottenuti saranno sottodimensionati. Il procedimento per verificare la piattezza della soletta è semplice: basta procurarsi una lastrina di vetro un po’ spessa (8 mm ca.) tipo le mensole da bagno, e un foglio di carta vetrata a grana 400; utilizzando la lastrina come base di appoggio (avendo la superficie perfettamente piana) si stenderà sopra il foglio di carta vetrata, con la parte abrasiva verso l’alto, fissandola ai lati con del nastro adesivo. Dopo aver estratto la lama, si appoggerà la pialla sulla carta vetrata, movendola avanti e indietro con una leggera pressione. Dopo poche passate, girando la pialla all’insù, saremo in grado di verificare se la superficie della soletta evidenzia la carteggiatura immediatamente davanti e dietro l’apertura della lama; in questo caso significa che la superficie è piana, altrimenti sarà importante continuare a carteggiare fino a quando la soletta assume una lucentezza uniforme. Di grande importanza riveste anche l’affilatura della lama. Per tradizione si dovrebbe utilizzare la cosiddetta “pietra dell’Arkansas“ a grana 1000/6000 ma, non essendo facile reperirla sul nostro mercato, ho adottato un altro sistema più semplice ma altrettanto efficace: si procede nella stessa maniera come per la soletta (ovvero con la lastrina di vetro ), ma questa volta si dovrà usare carta abrasiva per carrozzieri a grana 1000 per l’affilatura e grana 2000 per la lucidatura, avendo l’accortezza di “bagnare” la parte abrasiva con olio da motore. Questo tipo di olio presenta caratteristiche tali, da impedire alle particelle di metallo di attaccarsi alla carta. Per l’affilatura della lama, è indispensabile procurarsi una guida che mantenga l’inclinazione della lama a 30° (a 35° mi trovo meglio) durante l’affilatura. Questa speciale guida, si trova su ordinazione nei migliori negozi di ferramenta, ed è distribuita dalla Stanley; presenta vari gradi di angolazione e un sistema a vite per serrare la lama.
Il filo della lama deve risultare affilato quasi come un rasoio, tant’è che molti costruttori, cominciano a piallare il bamboo, solo quando riescono a radersi i peli del braccio! Prima di procedere alla piallatura degli strip, sarà molto importante regolare la soletta anteriore (per mezzo di una leva di cui la pialla dispone) facendo in modo che tra il filo della lama e la soletta, rimanga uno spazio di pochi centesimi di millimetro. Il bamboo, è un materiale duro e la messa a punto della pialla diventa basilare, poichè si dovrà riuscire a cavare dei trucioli di legno quasi trasparenti; per essere più precisi (diciamo pignoli), si possono misurare i trucioli con un micrometro o calibro digitale, per rendersi conto di quanto materiale stiamo asportando: nelle fasi finali della piallatura, i trucioli di bamboo arriveranno perfino a misurare 2/100 di mm. La durata del taglio della lama, dipende dal bamboo stesso che stiamo utilizzando, in quanto può essere più o meno duro, a seconda della sua stagionatura; a volte infatti sarà necessario affilare la lama più volte per una sola canna. Un’altra cosa importante è la rimozione dello smalto, che consiglio di togliere per mezzo di un raschietto affilato, tenendolo quasi perpendicolare allo strip, oppure con lo “scraper”.
Gli scrapers, sono dei raschietti con struttura fissa (tipo pialla), che vengono adoperati proprio per la rimozione degli ultimi centesimi, poiché la lama, posizionata perpendicolarmente, raschia letteralmente il bamboo anziché “affettarlo”come farebbe la pialla. Questa procedura, aiuta a raggiungere la misura finale degli strip con più precisione e pulizia del taglio. Il raschietto a mano libera, garantisce comunque lo stesso risultato.
Buon lavoro
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