Mobiletto Costruzione
- Dettagli
- Categoria: Fly Bricolage
2005 di Paolo Mandrini
Per noi poveri uomini sposati con prole, la mancanza di spazi per le nostre attività piscatorie è sempre un problema, e i compromessi per non arrivare al divorzio sono all’ordine del giorno.
La possibilità di un angolo di costruzione mosche spesso si scontra con i compiti dei figli, la biancheria da stirare della moglie,il pranzo o la cena di tutta la famiglia,e via discorrendo. Fino ad ora ero costretto a rimettere tutto nella valigia alla fine della serata, ma ora, visto che mi hanno costretto a restarmene a casa dal lavoro e ho molto più tempo (beh, per modo di dire) è diventato importante poter disporre di uno spazio sempre pronto. Ho deciso perciò di costruirmi un tavolino con cassettiera dove poter lavorare in pace senza perdere metà del tempo a tirar fuori e mettere via i materiali da costruzione. Gli spazi in casa sono limitati per cui ho pensato ad un ingombro massimo di 80 x 35 cm chiuso, giusto lo spazio di quel unico angolino libero dove poterlo infilare alla fine della giornata. La cassettiera avrà 4 cassetti grandi e 8 piccoli, con un ampio piano superiore dove mettere la lampada e altri ammennicoli, e, una volta aperto, uno spazio costruttivo di circa 80 x 32 cm, più o meno lo spazio che occupavo sul tavolo del soggiorno. A questo punto sono passato al progetto, dopo un’occhiata a qualche sito americano,ad un libro dedicato proprio a questo argomento, a qualche mobiletto già pronto più o meno simile a quello che avevo in mente (ma a prezzi stratosferici!), ho steso una prima serie di disegni, per avere un’idea del materiale, del lavoro e degli attrezzi che mi sarebbero serviti. Premetto che disegno tecnico, legname e falegnameria erano materie di cui ero quasi a digiuno. Alla fine di questa fase avevo in mano una seconda serie di disegni, abbastanza precisi ma ancora “artigianali”, nel senso fatti con squadra e riga su fogli a quadretti. Qui entra in gioco mio fratello, disegnatore progettista in campo meccanico, che alla vista dei miei disegni ha cominciato a dire: “Questo non va bene,ma chi ti ha insegnato disegnare, è tutto sbagliato è tutto da rifare!”. Io ho tenuto duro, e gli ho permesso di passare tutto al CAD in modo di essere sicuro delle quote, delle misure e della corrispondenza dei fori. (n.d.r .se volete vedere tutti i disegni del progetto scaricate il file MOBILETTO.zip)
Con i disegni in mano mi sono messo all’opera, procurandomi prima di tutto gli attrezzi: un banco da lavoro regolabile (9,90€), un trapano (46€), un seghetto alternativo (6€) con lame di ricambio (5€), una sega circolare da banco (50€), una smerigliatrice orbitale (7€), un avvitatore elettrico (7€), una colonna per forare verticalmente (10€), un morsetto da banco (10€), una serie di punte da legno (4€), metro flessibile, una squadra in metallo da 30 cm (9€), un righello in metallo da 70 cm (9€), matite da falegname, taglierino, raspa e lima, cacciaviti vari, una serie di chiavi fisse e una chiave inglese regolabile e infine una gomma per cancellare. Poi sono passato al calcolo del materiale: due tavole di pino da 18 mm, 80x120 cm e 60x100 cm (22€), due listelli 15x15 in mogano da 2,20mt (2,4€), quattro listelli 30x50 cm da 2 mt in ayous (33€), tre barre Æ 5 mm e due Æ 8 mm in faggio per le spine di fissaggio (2€), due cerniere da 36x85mm in acciaio (5,5€), tre fogli in compensato da 4 mm 60x120 cm (18€), dodici pomellini per i cassetti piccoli (7,5€) e quattro maniglie per i cassetti grandi (8,5€), due barre rettangolari d’alluminio 5x10mm per 1 mt (9€), due barattoli da 1 kg di flatting per imbarcazioni (24€) e 1 barattolo di impregnante (10€), una scatola di viti da 4 mm e una da 3 mm da 25 pz (5€), un gancetto a saliscendi con relativo anellino a vite da 10 cm di lunghezza (1,5€), quattro grosse bulloni a testa tonda con relativi dadi e rondelle (4€), e… penso sia tutto. Il risultato di questo lungo travaglio, (circa 3 mesi lavorando 2-3 ore al giorno per 2-3 giorni alla settimana) è stato soddisfacente, anzi, ne sono proprio contento. Ho comprato gli attrezzi ed il materiale nei supermercati della zona in cui abito (Castorama, Leroy-Merlin, Carrefour, Brico center, Metro, Lidl) cercando le offerte più convenienti senza però comprare delle “schifezze” magari anche pericolose, spendendo circa 180€ per gli attrezzi e circa 150€ per i materiali Naturalmente se qualche attrezzo è già disponibile i costi sono notevolmente ridotti: penso che in ogni casa ci siano dei cacciaviti, un trapano, il metro flessibile, qualche chiave fissa e inglese, ecc.
Di seguito sono inseriti i disegni, quattro d’insieme e 20 dei vari particolari; per i meno esperti ricordo di tagliare il legno mantenendo il senso della venatura sul lato più lungo, altrimenti flette o si rompe (parlo per esperienza!) e si è costretti a ricominciare. Il lavoro più complicato sono i cassetti, io ho optato per il metodo delle barrette guida, però, per chi è capace, o ha disponibile una fresa si possono fare anche con la scanalatura laterale e le rotelline guida oppure comprare i lati già pronti con guide e rotelle, ma vanno però modificate le misure del tutto non essendoci disponibili per le dimensioni che avevo progettato. I lati dei cassetti sono incollati senza rinforzo angolare, visti i pesi che dovranno sopportare, e in più si semplifica il lavoro. Un’altra soluzione potrebbero essere quelle cassettiere già pronte a due o tre o quattro cassetti viste all’Ikea e in altri supermercati in compensato, ma allora bisognerà prima comprare i cassetti a secondo delle proprie esigenze, poi modificare i disegni in conseguenza delle nuove misure di max ingombro.
Per me erano troppo lunghe e avrei aumentato di 25-25 cm la lunghezza max eccedendo lo spazio che avevo a disposizione. I bulloni comprati servono per fissare al tavolino da lavoro la colonna verticale per il trapano e il morsetto al piano della colonna, alla fine uno può essere utilizzato per fare un braccio porta attrezzi con del legno recuperato tra gli scarti. Le barre d’alluminio servono per rinforzare il piano di lavoro ribaltabile, con un disegno ad H e sono fissate con delle viti autofilettanti. Ho ricoperto il piano di lavoro con in foglio di plastica di protezione, usando per il fissaggio, le stesse viti delle barre d’alluminio, fissandolo solo per la parte anteriore, così che non interferisca con la ribaltabilità.
Ultimo consiglio, cercate di essere il più precisi possibile sui tagli, per permettere un assemblamento senza problemi di corrispondenze fra gli angoli, i fori e le spine. Se fossero rimasti dei problemi di comprensione la mia e-mail è Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e il telefono 02.9232349, sarò ben felice di chiarire ogni dubbio, visto che anch’io ne ho avuti tanti! |
Paolo Mandrini
© PIPAM.com