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Cestello porta coda

"005 diMatta Alessandro
Uso in pesca
Premessa & Cosiderazioni :
Dopo diversi anni di pesca a mosca rivolta soprattutto ai salmonidi, mi è venuto naturale ampliare i miei orizzonti dedicando sempre più uscite a black, lucci, aspi e soprattutto cheppie, iniziando così a frequentare posti ricchi di detriti e arbusti di ogni genere.
La coda che nei torrenti galleggiava tranquilla al mio fianco incominciò ad impigliarsi in ogni asperità. Venni a conoscenza dell’esistenza di un apposito attrezzo, utilizzato perlopiù dalla spiaggia in mare, creato per risolvere quel problema: il cestello porta coda.
Non riuscendo a quel tempo a reperire informazioni su dove potessi acquistarlo decisi di costruirmelo….
La prima versione copiò quello che avevo visto utilizzare da dei pescatori di mare su una rivista di pesca, non era altro che un contenitore per mollette (da stendere) in plastica, delle dimensioni di crica 45 x 25 x 20(h) cm, il lato inferiore chiuso, i 4 lati laterali reticolati.
Dopo una lunga ricerca nei vari centri commerciali della zona venni in possesso di un cestello identico a quello che avevo visto in foto. Feci due aperture su uno dei 2 lati lunghi e vi feci passare una cintura di cuoio, al fine di potermelo legare in vita.
Il risultato sembrava promettere bene non rimaneva che testarlo in pesca.
Alla prima uscita mi accorsi che il difetto peggiore era la profondità della cesta, che unita alla superficie liscia faceva cadere letteralmente fuori la coda, sbilanciata dalla piccola pancia che si crea fra l’ultimo anello e il mulinello. Per aumentare la profondità e risolvere quel problema tagliai il fondo del cestello, e feci rivestire il tutto da un telo cucito da mia mamma, che scendeva di circa altri 5 cm dopo le pareti, aumentandone così la profondità.
In pesca si rivelò meglio del precedente (l’ho usato per circa un anno) ma dimostrò il suo limite nella robustezza delle pareti laterali, le sole rimaste dopo il taglio del fondo.
Serviva un altro passo in avanti……


Costruzione :

Realizzare tramite un tubo in ferro ø 8 un anello come da disegno e saldarlo ad una piastra in ferro sp. 3 mm, eseguire le due cave per il passaggio della cintura. Dopodiché, scarteggiare, dare una mano di antiruggine, scarteggiare di nuovo e dare una mano di smalto per ferro. Applicare della gommapiuma al lato della piastra che appoggerà sugli stivali.


Disegno tecnico .



Struttura portante.

Particolare piastra di reazione.

Realizzare una copertura con una tela robusta, profonda circa 25/30 cm prevedendo di attaccarla all’intelaiatura metallica tramite velcro, al fine di poterla rimuovere per lavarla.


Particolare attacchi telo.

Montaggio.

Il velcro si deve aprire dall’esterno, così da non creare avvallamenti allo scorrere della coda.


Particolare angoli.

In centro al lato inferiore della tela, eseguire delle aperture su cui fisseremo dei rivetti.Questo al fine di permettere all’acqua di uscire agevolmente pescando in wading.


Particolare fori di scarico.

Ora non resta che inserire una robusta cintura di cuoio.


Attacco cintura lato interno.

Attacco cintura lato esterno.

Disposizione coda in pesca.

In pesca, quest’ultima versione del cestello, si comporta in maniera impeccabile, consentendomi di concentrare lo sguardo all’acqua senza preoccuparmi della coda.


Ciao a tutti.

Matta Alessandro (sandruz)

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