Streamer- TORRENTE DI FONDOVALLE (buona portata con fondo sassoso) - 1
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- Scritto da Beppe S.
di Beppe Saglia (Beppe S.)
La situazione che analizziamo è quella della foto soprastante. Un classico torrente di fondovalle, di buona portata, con fondo sassoso costituito da grossi ciottoli e alcuni massi, e sponde naturali.
Cerchiamo la trota ovviamente!
Trascurando quelle secondarie, possiamo individuare due correnti principali, definite dalle freccie verdi. I flussi di corrente sono importanti perchè condizionano percorso, deriva, e profondità di lavoro dello streamer oltre a darci indicazioni sui possibili posti di stazionamento delle trote.
Quelli evidenziati in violetto sono i punti di più provabile stazionamento dei pesci. Ovviamente ce ne possono essere altri, così come l’attacco potrebbe avvenire dopo un inseguimento e quindi al di fuori di queste zone, che è comunque bene indagare con cura. Analizziamole in dettaglio: a) Imbuto antecedente l’incontro delle due correnti principali. Zona eccezionale sia per lo stazionamento passivo che per l’alimentazione visto che sfrutta flussi di cibo bidirezionali. b) Classica zona d’ombra (stazionamento e alimentazione occasionale) sotto le frasche pendenti del salice. c) Il miglior nascondiglio. Infatti li è presente il masso più grande di tutta la zona. d) Il sottoriva più interessante, buona profondità e il flusso di corrente che accarezza le rocce scavando tane invitanti.
Ed eccoci ad una simulazione grafica delle passate da proporre.
Si è ipotizzato di pescare con coda galleggiante e streamer piombato, situazione congegnale a chi affronta tale corso d’acqua con tutte le tecniche cambiando in corsa a seconda delle situazioni. Ma non sarebbe stato molto diverso anche usando attrezzature sommerse.
1-4) Passate brevi a tagliare l’imbuto tra le correnti. Lancio oltre la corrente di destra, mending per far affondare l’artificiale, stripping medio nel punto cruciale.
5-6) Lancio di precisione immediatamente prima delle frasche e vicino alla sponda. Stripping immediato e vivace a causa della bassa profondità e del conseguente rischio di incaglio. 7) Lancio nella zona già indagata da 5-6). Far scendere in modo passivo l’esca sino a che, richiamandola, sia idonea a passare, con stripping lento, sulla sinistra del masso sommerso. 8) Lancio oltre la corrente, mending, affonfamento, taglio veloce della corrente, rallentamento a sfiorare la parte destra del masso sommerso. 9) Passata lunga da ripetere magari un paio di volte. Lancio oltre la corrente, deriva passiva sino a raggiungere la distanza voluta, eventuale mending a sinistra. Sfruttando le correnti far lavorare, con stripping medio, l’artificiale il più vicino possibile alla riva, finendo con un’ulteriore passata sul masso sommerso. Alla prossima Saluti
Beppe Saglia
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