Ancora sull'arte della pam
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- Scritto da "Zabubba"
Word and photo di “Zabubba”
Tempo di lettura: 5 minuti Il precedente post sull’arte della pesca a mosca e la recente Fiera di Vicenza dove ho incontrato numerosi pescatori a mosca e i discorsi con loro mi hanno dato lo spunto per inviarvi queste mie poche righe di riflessione sulla pesca a mosca.
La domanda che mi ha fatto molto pensare è sempre la solita: ma la pesca a mosca è arte? Qualcuno mi dirà che è una domanda oziosa e senza alcuna utilità ma, dal punto di vista della psicologia del PAM, può essere molto importante. L’aspetto psicologico, e direi io anche pedagogico, è importante perché ci stimola alla ricerca del miglioramento personale e di nuove soluzioni, con l’uso del pensiero. La prendo un po’ da lontano per sviluppare tutto il mio ragionamento. Ieri con una tavola e un po’ di colore nero ho fatto un quadro. Eccolo qui. La domanda che mi faccio, e che vi faccio è …. questa è arte? In definitiva ho solo preso un supporto e ho fatto un quadrato nero; perché è arte ? perché non è arte? (se uno va a pescare …. va a pescare … non va mica a fare arte!!) Anche l’azione di dipingere o di tracciare forme geometriche non vuol dire “fare arte”; altrimenti tutto sarebbe arte; ma anche nulla sarebbe arte non potendo distinguere l’arte dal “non arte”. In realtà ho fatto un bluff. Il quadro qui sopra non è mio (magari!!) ma di un certo Malevich (Kiev 1878 – San Pietroburgo 1935), pittore russo del ‘900. Quando lo ha dipinto ha scritto ad un suo amico pittore: "Questo disegno avrà un’importanza enorme per la pittura. Rappresenta un quadrato nero, l'embrione di tutte le possibilità che nel loro sviluppo acquistano una forza sorprendente. E' il progenitore del cubo e della sfera, e la sua dissociazione apporterà un contributo culturale fondamentale alla pittura…." Aveva ragione. Questa composizione è una delle 10 opere d’arte fondamentali del ‘900. Si chiama "Quadrato nero", è stato realizzato tra il 1914 e il 1915; rappresenta la prima opera suprematista di Malevich. La cosa incredibile è che, nonostante il suo autore sia oggi considerato uno dei pilastri dell’arte moderna è stato, per più di metà del ‘900, un artista quasi sconosciuto nel mondo occidentale; ancora oggi sconosciuto ai più. Per dare una misura “venale” della statura dell’artista, una sua tela ha raggiunto i 60 milioni di dollari; il quadro qui sopra non è in vendita perché di valore inestimabile. Ma perché questo quadro è così importante? Il dipinto si intitola anche 'la vittoria sul sole' e ha il significato di un inizio, un sipario che si apre sul nuovo. Malevich affermava che la natura non ha significato. Che l’arte deve essere espressione pura. Anzi, che il quadrato nero dovesse essere come un'icona completamente nuda e senza cornice. Fu così che la espose per la prima volta in un angolo della sala della mostra futurista in una galleria privata di San Pietroburgo. In alto, come una icona, perché irradiasse di luce teologica la stanza. Malevic aveva dipinto il suo quadrato nero con piccoli tocchi impressionistici e non con un righello perché voleva che il lavoro della mano dell'uomo si percepisse fin nelle incertezze e nella deformazione dei bordi del quadrato. Non doveva essere una forma lontana, ma generata dall’uomo e dal suo pensiero. Il quadrato nero su sfondo bianco, fu un avvenimento per lui creativo, così importante che per una settimana non riuscì a bere, a mangiare, dormire. Il punto principale, quello che mi ha fatto riflettere e che mi collega alla pesca a mosca, è che non è importante tanto quello che si fa ma come si fa; è il risultato di un ragionamento; di un processo logico razionale o emozionale. L’andare a pescare a mosca può essere semplicemente … andare a pescare a mosca …. ma può essere anche arte se il pescare a mosca è frutto di un processo mentale/logico che tende alla perfezione, alla bellezza, all’arte. La pesca a mosca è arte! Da qui derivano una serie di considerazioni importanti. Con questo si spiega la continua ricerca della imitazione migliore, del nuovo modello di mosca, del nuovo procedimento. Una ricerca che non si esaurisce mai. Con questo si spiega la ricerca e il piacere del lancio; il piacere anche di guardare un altro PAM che pesca meglio di noi; il piacere, alle volte, di lanciare per il gusto di lanciare anche se non c’è il pesce. Con questo si spiega la passione e il gusto di qualcuno che si costruisce la propria canna da pesca. Con questo si spiega l’uso delle canne in refendù, dopo l’invenzione del carbonio; che senso avrebbe l’uso di attrezzi “sportivi” più antiquati rispetto ad altri più moderni ed efficienti se non per le sensazioni che danno. Con questo si spiega la superiorità della pesca a mosca rispetto alle altre discipline alieutiche, perché più denso di sforzo intellettuale; la PAM è “il modo più difficile di prendere il pesce” Qualcuno è magari all’inizio del percorso; qualcuno è molto avanti; qualcuno lo rifiuta e si dedica ad altro …. Ma l’importante è essere sempre …. alla ricerca. “Zabubba”
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