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Ray's Fly

Dressing testo e foto di

David Gianfaldoni (David)



USO


Astrattismo e corrispondenza, essenzialità e armonia, genericità ed efficacia, la Ray’s Fly rappresenta tutto ciò che di facile e proficuo si possa condensare in un’imitazione, fino a poterla definire come sintesi di un equilibrio costruttivo dove la relazione tra minimo impegno e massimo compenso rasenta il risultato di perfezione surreale.
L’autore Ray Bondorew, nel suo libro “Stripers and Streamers” dettaglia i particolari dell’episodio che ha generato questo artificiale ed io qui per brevità lo traduco così:
“Una mattina d’estate stavo pescando lungo il litorale roccioso di una grande baia, in un punto dove all’alba di norma ci sono un pò di Spigole. Non avevo sentito un colpo e non c’erano segni evidenti di loro. Si vedeva solo qualche pesciolino, eppure avvertii che gli stripers erano lì.
Dopo aver tentato con alcune differenti mosche senza successo, decisi di provare a guardare meglio quei pochi piccoli pesci. Sembravano avere una sfumatura verde oliva e pensai che forse una mosca con quella colorazione avrebbe funzionato. Rovistando nella scatola non trovai niente di somigliante al colore oliva. Però notai a un affare di colore verde, giallo e bianco.
La mosca era molto vestita ed io con le dita e i denti diradai buona parte dei peli gialli e bianchi. Questo credevo avrebbe attenuato la vistosità generale e reso il colore più vicino a quello del naturale.
Al primo lancio con questa mosca presi subito una giovane Spigola e riuscii ad attrarne un'altra mezza dozzina prima che la luce brillante del sole allontanasse il branco.
Al ritorno a casa, subito ne legai molte cercando di immaginare il colore dei pesci esca che avevo visto. Il colore di base era più oliva che verde e decisi che quello sarebbe stato il colore principale. La parte inferiore bianca era appropriata. Pensai che una tonalità morbida di giallo doveva essere usata poiché tutti i pesci esca ne mostrano un accenno. Questo è il colore del loro tessuto adiposo.
La maggior parte dei pesci foraggio ha un bagliore o una lucentezza sul loro fianco, ma solo quando osservato dalla giusta angolazione. Pertanto, decisi di mischiare qualche Flashabou nell'ala, poiché il perlato è sempre presente sul lato della maggior parte dei pesci esca ed è riflettente. Per aggiungere definizione alla mosca e rendere la schiena un pò più scura della struttura dell'ala, aggiunsi cinque o sei barbule di pavone come copertura. Ecco come questo modello estremamente produttivo si è evoluto.”

Dal punto di vista descrittivo c’è poco da aggiungere a quanto spiegato in maniera tanto concisa quanto esauriente dall'Autore nelle pagine del suo libro. Merita sottolineare che il mitico Ken Abrames la propone come primo artificiale compiuto di una lunga serie di proprie creazioni, indicando con precisione i particolari costruttivi riferiti al metodo di fissaggio, quantità e lunghezza delle fibre nella seconda pubblicazione a sua firma riconosciuta globalmente come capolavoro della Pesca a Mosca di raro spessore e bellezza, dal quale ho preso le frasi qui in apertura, per meglio dire la poesia, che introduce il capitolo dedicato alla Ray’s Fly.
Si tratta di una mosca universale per eccellenza, capace di un’efficacia straordinaria, che non deve mancare nella scatola di ogni Pam amante in primis delle Spigole, ma valida praticamente per insidiare qualsiasi predatore sia in acqua salata che dolce.
A seconda delle dimensioni, consistenza e misura dell’amo può imitare genericamente una grande varietà di pesci esca, risultando produttiva in qualsiasi stagione e condizione, sia di notte che di giorno, compreso le ore più assolate.
Si lancia molto bene e questo aspetto oltre che a farla gradire per motivi di copertura dell’acqua e sicurezza ne favorisce il suo utilizzo in tandem, che per quanto non assolutamente indispensabile è molto consigliato ai fini di aumentare sia le probabilità di cattura che per stuzzicare l’aggressività dei predatori.
Questa mosca appartenente alla categoria delle bucktail wing flies inconsistenti nasce come tipico streamer da impiegare principalmente con lines galleggianti nelle presentazioni in deriva, nelle correnti uniformemente stabili e nei flussi di marea, attraverso le varie tecniche di gestione e controllo ad essa legate, ma al pari di questa condizione dimostra un’ottima resa anche quando usata in acque calme o del tutto ferme, con lines di differenti gradi di affondamento e manovrata in abbinamento ai vari metodi di recupero.
Alla domanda che si ripete con cadenza regolare sui forum “se foste costretti a dover scegliere una sola mosca con cui pescare rinunciando a tutto il resto, per quale optereste?” La mia personale risposta sarebbe senza alcun dubbio Ray’s Fly!
Di seguito evidenzio i semplici passaggi costruttivi dell’assemblaggio originale proposto da Ray Bondorew, riportando la ricetta pubblicata nel suo libro (mi scuso per la scarsa fedeltà dei colori delle foto dovuta alla temperatura della luce artificiale), di cui fa eccezione solo la dimensione dell’amo che in questo caso è di taglia 4 e potrebbe essere anche inferiore in base a specifiche necessità imitative.
Gli Eagle Claw 254 sono indicati per garantire l’assetto ideale in acqua di questa tipologia di artificiali, ami in stile O'Shaughnessy, molto robusti nonostante in una lega più leggera dell’acciaio, che possono essere sostituiti da molte altre serie a gambo corto preferibilmente in materiale a densità ridotta.
Inoltre vi propongo la mia variante “Ray’s Terrible” , che per alterazione dei concetti di sobrietà e leggerezza credo farebbe rabbrividire il suo ideatore e non solo, in quanto il supplemento degli occhi non è affatto escluso, ma nel caso strettamente vincolato all’utilizzo del jungle cock.
Di fatto è una soluzione che negli anni mi ha regalato molte soddisfazioni, una versione più densa che prevede l’aggiunta di alcuni particolari imitativi, nel caso specifico molto probabilmente superflui, inseriti però con l’illusione dell’ottenimento di una similarità aumentata.

COMPONENTI DRESSING



Thread: Light green or pale yellow monocord.

Hook: 2 to 4/0 1X short, Eagle Claw No. 254 or equivalent.

Body: Silver Bill’s Body Braid or tinsel yarn.

Wing: A small bunch of white bucktail over which is tied: two strands of pearl Flashabou, a smaller bunch of light yellow bucktail, two strands of pearl Flashabou, topped by a still smaller bunch of olive bucktail.

Topping: Four or five strands of peacock herl.

Length: Two to six inches.

 

PASSAGGI COSTRUTTIVI

1)
A partire da circa 2mm dall'occhiello avvolgere a spire strette il filo di montaggio fino alla curvatura, fissare il body braid e avvolgere di nuovo il filo per tornare al punto di partenza.
2)
Avvolgere il body braid lungo il gambo a formare il corpo, arrivati all'altezza del filo bloccarlo con alcuni giri e tagliare l'eccedenza.
3)
Tagliare un ciuffo di bucktail bianco composto da circa una trentina di fibre lunghe 2,5 - 3 volte la lunghezza dell'amo, rimuovere sia le più curvate che quelle troppo corte e fissarle sopra al gambo all'altezza dell'inizio del corpo, partendo prima con alcuni avvolgimenti gentili di filo di montaggio per proseguire con altri avvolgimenti ben serrati procedendo in direzione dell'occhielo. Questo per evitare d'intaccare i peli, oltre a far sì che gli stessi restino compatti e distesi orizzontalmemte.
4)
Fissare sopra al Bucktail bianco due strisce di flashabou color perla.
5)
Tagliare un ciuffo di bucktail giallo poco meno consistente come quantità di fibre del bianco e con la stessa tecnica di gestione della pressione fissarlo in modo che le punte risultino appena più esposte del ciuffo precedente.
 
 
6)
Legare sopra al bucktail giallo altre due strisce di flashabou color perla
 
 
7)
Tagliare un ciuffo di bucktail color oliva ancora meno consistente e utilizzando sempre la stessa tecnica fissarlo in modo che le punte rimangano leggermente più esposte del giallo.
 
 
8)
Selezionare cinque barbule di pavove ben dense, allinearne le punte e fissarle sopra in modo che rimangano della stessa lunghezza o appena più esposte del bucktail oliva.
 
9)
Con due-tre giri leggeri di filo di montaggio in direzione del corpo cercare di compattare l'insieme dell'ala, sagomare la testa evitando di aggiungere spessore, eseguire il nodo di chiusura e cementare l'assemblaggio.