Digital Foto - FAQ
Quando un argomento viene trattato in più thread oppure il thread stesso viene sviluppato in più tronconi, capita che vengano poste più volte le stesse domande.
La soluzione più logica sarebbe quella di leggersi tutti i vari thread prima di postare una nuova domanda per scoprire se per caso ne è stata già data una risposta, ma in realtà sarebbe un lavoro tedioso e spesso non c’è nemmeno il tempo materiale per farlo. Avevo già valutato l’ipotesi di creare una sezione con le domande più frequenti, le famose FAQ che si trovano in molti siti, ma la mancanza di tempo materiale da dedicare alla raccolta delle informazioni mi aveva sempre bloccato. L’altro giorno, dopo uno scambio epistolare con Claudio (Nick name = CLA) siamo tornati sull’argomento e grazie alla sua disponibilità siamo riusciti a dar vita a quella che ritengo un’iniziativa molto utile.
Ecco un elenco degli argomenti che Claudio ha portato alla luce dai vari thread di fotografia digitale, in seguito ne verranno aggiunti di nuovi:
1) Quali sono le marche o i modelli migliori? 2) Conviene acquistare all’estero? Come funziona? 3) Il sensore CCD 3a) Che cos’è? 3b) Cosa si intende quando si parla di risoluzione? 3c) Cosa sono i “dead pixel”? 4) Le Macro 4a) Quale caratteristica deve possedere una fotocamera per ottenere delle buone macro? 4b) Come possono essere realizzate? 4c) Vorrei acquistare un flash anulare per fare macro, cosa ne pensate? 4d) Posso avere qualche dritta sulla corretta illuminazione in fase di macro? 4e) Che tipo di lampade si possono usare per la corretta illuminazione delle macro “fatte in casa”…le alogene di piccole dimensioni vanno bene? 5) Lo zoom: che differenza passa tra quello digitale e quello ottico? 6) Le schede di memoria 6a) Come deve essere una buona scheda di memoria? 6b) C’è un’alternativa all’acquisto di una scheda di memoria molto potente? 6c) E’ meglio una compact flash ultra II da 1 MB oppure un microdrive di pari capacità? 6d) Qualcuno sa spiegarmi l’utilità di un lettore di memoria? 6e) Ma non si fa prima ad avere 1 o 2 schede vuote di ricambio?!? 7) Le batterie: è necessario che siano ricaricabili? E come devono essere? 8) Può essere utile dotarsi di una custodia subacquea? 9) Programmi di fotoritocco 9a) Quali sono i migliori programmi per il fotoritocco? 9b) Non vedo differenze tra formato jpeg e tiff….è realmente così o mi sto sbagliando?!? 10) Non riesco a stampare bene le foto: qual è il problema? 11) Vorrei acquistare una nuova stampante: quali caratteristiche deve avere? 12)Vorrei sapere se si riesce a trasferire una diapositiva su PC attraverso la macchina digitale, e se si in quale modo si può ottenere la massima qualità? 13) Esistono dei siti specifici a cui far riferimento? ******************************************************************************************************** 1) Esiste in assoluto una marca migliore delle altre quando parliamo di fotocamere digitali
E’ difficile dire che una marca sia migliore di un’altra in generale: Una fotocamera può essere migliore di un’altra per la funzione macro o per la resa del colore ma tutto questo al di là della marca, solo facendo riferimento al modello specifico di fotocamera. I modelli che ogni marca ha in listino sono tanti e diversi e ogni fotocamera ha caratteristiche proprie, quindi all’interno della stessa marca esistono fotocamere migliori per taluni aspetti delle altre della stessa marca. Se proprio vogliamo generalizzare, possiamo dire che: Nikon e Canon sono nomi piuttosto famosi nel mondo della fotografia, sia tradizionale sia digitale. Entrambe le case producono fotocamere ottime, soprattutto per quello che riguarda le ottiche, l’elettronica (sensore, processore ect), la struttura e l’affidabilità ma anche per la una buona assistenza post vendita. in particolare: Nikon è ottima per la resa dei dettagli, per la realizzazione di macro, ma la resa dei colori è tendenzialmente più fredda rispetto a quella delle fotocamere Canon. Gli obiettivi Canon sono considerati da molti fotografi professionisti meno validi di quelli Nikon, ma se la resa dei dettagli può in certe fotocamere Canon risultare inferiore a quella di alcuni modelli Nikon, la resa cromatica delle fotocamere Canon è costantemente eccellente. Olympus e Sony sono marche di tutto rispetto e alcuni modelli di fotocamere possono essere perfino ritenuti superiori come qualità alle due precedenti marche Fuji, Pentax, Casio e Kodak nello specifico di alcuni loro modelli/gamme sono a loro volta interessanti In pratica qualsiasi casa produttrice può sfornare una fotocamera eccezionale che si mette in evidenza per determinate caratteristiche, quindi la valutazione deve essere fatta volta per volta sui modelli specifici. 2) Conviene acquistare all’estero? Come funziona?
Di solito si risparmia (in particolare negli Stati Uniti), anche cifre notevoli, ma bisogna essere sicuri dell’affidabilità del venditore, in particolare per ciò che concerne l’assistenza e il prezzo pattuito (farsi specificare esattamente cosa comprende, in particolare per quanto riguarda le spese di spedizione o eventuali “spese accessorie” ). Inoltre va detto che il rischio è quello di vedersi aggravare la spesa preventivata delle tasse di dogana. 3) Il SENSORE CCD
3a) Che cos’è? E’ ciò che in una fotocamera digitale sostituisce la pellicola delle fotocamere tradizionali. La luce penetra attraverso l’obiettivo e colpisce gli elementi fotosensibili del sensore (fotodiodi). Il sensore può essere del tipo CCD (Charge-Coupled Device, dispositivo ad accoppiamento di carica) molto comune dalle fotocamere più economiche a quella più costose, oppure del tipo CMOS (Complementary Mono Oxide Semiconductor) presente in molte digitali Reflex e in alcune compatte. In ogni caso si tratta di una matrice di elementi fotosensibili che produce una carica elettrica proporzionale alla quantità di luce che riceve. Quest’insieme di cariche elettriche vengono inviate al processore che le elabora e crea l’immagine digitale. 3b) Cosa si intende quando si parla di risoluzione?
Innanzitutto dobbiamo chiarire che il termine risoluzione spesso è usato impropriamente. Questo termine dovrebbe indicare il numero di pixel per pollice quadrato di un’immagine digitale. Maggiore è il numero di pixel in quella superficie, maggiore sarà la risoluzione della foto. Maggiore sarà la risoluzione di una foto, migliore sarà la resa qualitativa in fase di stampa (per la visualizzazione a video non è così importane visto che la maggior parte degli schermi non raggiunge una risoluzione maggiore ai 72dpi). Ogni sensore è composto da un determinato numero di fotosensori in grado di creare un’immagine formata da un corrispondente numero di pixel reali. Nella seguente tabella vediamo come si relaziona il numero di pixel di un sensore con le dimensioni in pixel di un’immagine e quelle in centimetri della relativa stampa alla risoluzione di 180ppi tipica della maggior parte delle fotocamere e a quella di 300ppi (usata nella stampa delle riviste):
I sensori delle fotocamere digitali compatte hanno una misura che varia da 1/1,8 a 1/2,7pollici. I sensori delle digitali refelx hanno dimensioni fisiche maggiori che tendono a equiparare la superficie del sensore a quella della pellicola tradizionale. Oltre alla possibilità di inglobare un maggior numero di informazioni sulla scena catturata viene eliminato il fattore moltiplicativo che si deve applicare quando usiamo un obiettivo tradizionale sul corpo di una fotocamera digitale. Ora come ora solo la Kodak DCS 14-n monta un sensore CCD di tali dimensioni (36 x 24mm) tutte le altre digitali SLR di buon livello hanno sensori di circa 23 x 15mm.
3d)Cosa sono i “dead pixel”? Non sono altro che “pixel bruciati, morti”, piccoli punti neri del sensore. Se sono presenti in numero ridotto e sparsi sono pressoché invisibili, se contigui possono divenire fastidiosi in quanto generano il classico “buco”. Se una fotocamera nuova presenta più di cinque dead pixel sparsi oppure tre contigui ne si può chiedere la sostituzione in garanzia.
4) LE MACRO 4a) Quale caratteristica deve possedere una fotocamera per ottenere delle buone macro? Una distanza minima di messa a fuoco molto ridotta è molto importante, anche se è soprattutto la qualità dell’obbiettivo quella che conta. Se si hanno delle buone lenti e una messa a fuoco anche solo di 10 cm si può ottenere un’immagine notevole che, con una buona risoluzione (>= 4Mp), può essere poi ritagliata e risultare migliore di una fatta magari con messa a fuoco a 1 cm ma con un obbiettivo non altrettanto buono. Una buona luminosità dell’obiettivo è un’altra importante caratteristica per ottenere delle macro ben dettagliate.
E’ importante comunque sottolineare che per una macro perfetta occorre una reflex analogica con obiettivo dedicato; al momento nessuna digitale, nemmeno la reflex più costosa, è in grado di raccogliere la quantità di informazioni che una pellicola può immagazzinare. 4b) Come possono essere realizzate le macro? Ecco alcuni piccoli consigli: - teniamo l’obbiettivo alla minima focale (grandangolo) - diaframma tutto chiuso (F8 o più) se la fotocamera lo permette - una sensibilità ISO molto bassa (50 o 100) - un treppiede e possibilmente l’autoscatto, in modo da non muovere la fotocamera - risoluzione massima - minima compressione - possibilmente formato RAW allo scatto (e successivamente formato TIF per il trasferimento su PC) - sfondi che risaltino sufficientemente con il soggetto 4c) Vorrei acquistare un flash anulare per fare macro, cosa ne pensate? Il flash anulare è perfetto per le macro scattate all'aperto, quando la luce naturale non è sufficiente. Il costo esorbitante, all'incirca paragonabile a quello di una fotocamera media, ne consiglia l'acquisto per un uso professionale. Considerando il fatto che il bilanciamento del bianco consente di avere immagini dal colore corretto anche con luce diversa da quella flash senza l’uso di pellicole speciali o filtri appositi, io piuttosto penserei a una fonte luminosa continua.Una o due lampade a luce fredda e morbida, magari orientabili da tavolo alogene o incandescenti, permettono di controllare molto meglio ombre e illuminazione rispetto a un flash anulare (mosche artificiali)
4d) Posso avere qualche dritta sulla corretta illuminazione in fase di macro? Intanto io comincerei con il posizionare dietro al morsetto un cartoncino colorato come sfondo, scelto del colore che consenta di far risaltare la mosca fotografata.
Per le luci sceglierei delle comuni lampade da tavolo. Se ne hai tre puoi illuminare frontalmente con due lampade poste lateralmente a circa 90 gradi l’una dall’altra, con vertice nella mosca. La terza la usi da dietro, in controluce (senza che la sorgente, cioè la lampada, entri nell’inquadratura - basta disporla un po' in alto, ma sempre da dietro), per dare volume alla mosca. Tieni presente che la luce posteriore deve essere un po' più debole delle anteriori, che sono l’illuminazione principale. Se invece hai due sole lampade mettine una sopra, che faccia cadere la luce dall’alto in modo diffuso. La seconda usala sempre da dietro, leggermente alzata rispetto alla mosca per evitare di inquadrarla.Per diffondere bene la luce puoi sempre circondare il morsetto di fogli bianchi, in modo che questi riflettendo la luce e dirigendola verso la mosca (ovviamente devi inclinare i pannelli nel modo giusto) la inondino di luce morbida. Per ammorbidire la luce, le due sorgenti principali sarebbe meglio se fossero filtrate attraverso un velo bianco opaco: un fazzoletto leggero, della carta da ingegnere o quant’altro. la luce posteriore che da volume invece può benissimo essere dura (cioè diretta, non filtrata), poiché la sua intensità sarà inferiore alle principali. Il gioco sta tutto nel bilanciare le differenti sorgenti di luce in modo da avere l'effetto voluto. Questo puoi ottenerlo cambiando le lampadine in modo da variare l'intensità delle singole sorgenti luminose, oppure allontanando o avvicinando le lampade. Fai molta attenzione alle ombre e una volta trovato lo schema perfetto sei a posto. Per finire, cercherei di eliminare il riflesso sul morsetto: puoi usare un pennarello indelebile nero oppure un programma di fotoritocco…. non sembra ma distrae molto dal soggetto. 4e) Che tipo di lampade si possono usare per la corretta illuminazione delle macro “fatte in casa”…le alogene di piccole dimensioni vanno bene? Sì. Il problema della temperatura della luce lo si risolve o con i settaggi del bilanciamento del bianco che trovi nella fotocamera o successivamente con i vari programmi di fotoritocco. Per un risultato migliore possiamo usare il bilanciamento manuale del bianco. Se si ha l’accortezza di mettere un cartoncino bianco come sfondo naturalmente è più facile controllare quale impostazione della macchina rende al meglio il bianco con un determinato tipo di luce. Una volta che la si è trovata si può anche cambiare il cartoncino bianco con qualsiasi altro.
5) Lo zoom: che differenza passa tra quello digitale e quello ottico?
Lo zoom ottico è quello reale, che avvicina cioè il soggetto con un gioco di lenti. Lo zoom digitale invece non è nient’altro che un’interpolazione digitale, simile a quella che si può fare con un programma di fotoritocco. Ergo, lo zoom ottico è quello che ingrandisce realmente l’immagine, perché quello digitale, aggiungendo pixel estranei all’immagine, ne riduce la qualità. Lo zoom digitale può rivelarsi utile quando vogliamo leggere la quantità di luce riflessa da un particolare della scena che non riusciamo a raggiungere e sui cui vogliamo basare la nostra composizione. Inquadriamolo e usando lo zoom digitale facciamo sì che occupi la maggior parte se non tutta l’inquadratura; premiamo a metà il pulsante di scatto e leggiamo i valori di apertura del diaframma e di scorrimento dell’otturatore impostati dalla fotocamera, quindi ritorniamo all’ingrandimento normale e impostiamo quei valori in modalità manuale per poi scattare la foto. Per ottenere il valore dello zoom ottico anche se sulla fotocamera non è indicato basta calcolare il fattore di moltiplicazione che c’è tra la focale minima e quella massima che troviamo sempre sull’obiettivo. Es: se sull’obiettivo è indicata la focale 7-21mm o 35-105mm eq. lo zoom ottico sarà un 3X. 6) LE SCHEDE DI MEMORIA
6a) Che scheda di memoria è meglio acquistare? Le schede di memoria non sono costruite con parti meccaniche ma solo con componenti elettroniche. Queste sono pressoché identiche in ogni scheda di memoria, quindi per questo accessorio non è necessario spendere un capitale per acquistare quello di marca più nota. Le schede di memoria sono molto resistenti e anche in seguito a una caduta non dovrebbero subire danni. L’unica possibilità di perdere i dati contenuti in una scheda di memoria è quella di esporla a un forte campo magnetico o di prenderla a martellate;-) Le schede di memoria sono di diversi tipi: Secure Digital, Multimedia card, XD pitture, Memory stick Sony, Compact Flash tipo I o II. Per quello che riguarda le Compact Flash quelle di tipo II sono più rapide e più affidabili in quanto sono più veloci nella memorizzazione dei file e anche nel trasferimento. Le schede di memoria si riempiono con una velocità proporzionale alla dimensione e alla compressione dei file immagine che vi memorizziamo. Se scattiamo tutte le nostre fotografie con l’impostazione della massima risoluzione consentita dalla fotocamera (2048 x 1536 pixel) e non comprimiamo i file per non deteriorarne la qualità (fine o ultrafine), in una scheda da 16Mb possiamo farci stare al massimo 13 file immagine se non sono molto ricchi di informazioni, ma più probabilmente ce ne staranno solo 10. Se dobbiamo fare una gita o una vacanza e non possiamo scaricare le foto in un computer portatile ci conviene acquistare delle schede di memoria abbastanza capienti: da 64Mb a 256Mb, ma se siamo dei fotografi scatenati allora conviene passare direttamente alle schede di memoria professionali da 1 Gigabyte. 6b) C’è un’alternativa all’acquisto di una scheda di memoria molto potente?
In alternativa esistono i Microdrive IBM. Dei veri e propri dischi rigidi miniaturizzati con una capacità da mezzo a 4 Gigabyte.Il costo di questi dispositivi è diminuito clamorosamente e se non fosse per la loro fragilità sarebbero sicuramente preferibili alle schede di memoria di capacità corrispondente. 6c) E’ meglio una Compact Flash ultra II da 1 Gigabyte oppure un microdrive di pari capacità?
Molto meglio la CF: non ha parti meccaniche e quindi è più resistente di un Microdrive (che di per sé è molto delicato), consuma meno batteria e la velocità di scrittura del tipo II è molto elevata. 6d) Qualcuno sa spiegarmi l’utilità di un lettore di memoria ?
Alcune motivazioni possono essere: 1) Maggior velocità di scaricamento rispetto a quello diretto dalla fotocamera 2) Lettore alimentato via USB 3) Nessun rischio di perdita di dati per esaurimento della carica delle batterie della fotocamera 4) Delicatezza della presa di connessione della fotocamera e conseguente deterioramento Personalmente ho un XDRIVE II cioè un aggeggio a batterie che ha porte per le schede di memoria e un mini HD al suo interno. Se la scheda è piena e sono in giro la tolgo, la inserisco lì, la scarico ed è di nuovo pronta per la macchina; poi a casa collego questo aggeggio al PC. Se viceversa ho la scheda in macchina al mio ritorno non sto a fare alcun passaggio (potrei anche usare l`XDrive come lettore di scheda senza sfruttarne l`hard disk): uso il normale cavetto e pile a piena carica (foster). 6e) Ma non si fa prima ad avere 1 o 2 schede vuote di ricambio ?!?
Un lettore di schede costa molto meno di un paio di schede, magari capienti; inoltre possono leggere diversi tipi di schede e se si hanno più fotocamere non si devono collegare tanti cavi USB al PC. Naturalmente se si ha una sola fotocamera e gli amici non sono soliti portare le loro foto su schede di memoria da vedere sul PC, se ne può tranquillamente fare a meno. In ogni caso, consiglio, quando si scaricano le foto dalla macchina al PC è meglio, se possibile, usare l’alimentatore; questo – come accennato precedentemente – per ovviare a interruzioni forzate del trasferimento a causa dello scaricamento delle batterie…. 7) Batterie: è necessario che siano ricaricabili? E che caratteristiche devono avere?
Se sulla fotocamera sono montate batterie stilo AA alcaline, solitamente è possibile, anzi, straconsigliato usare batterie ricaricabili, Ni-Mh o meglio ancora agli ioni di Litio. In generale le ricaricabili rendono molto meglio e sono più ecologiche. Occorre spendere una cifra iniziale maggiore, tra batterie e caricabatterie, ma con l’uso si recupera ampiamente l’investimento fatto. Al fine di una scelta ponderata, se non si hanno in dotazione e le si debba acquistare, occorre verificare la quantità di mAh (dovrebbero essere i milliampere/ora) scritta sulla batteria. Più questo numero è alto e più la batteria ha capacità di carica e di durata (1600Mh sono ottimi per le fotocamere). 8) Può essere utile dotarsi di una custodia subacquea?
Può essere molto utile, anche se bisogna tenere in considerazione il fatto che le custodie perfettamente subacquee sono anche molto costose (soprattutto se della stessa casa); talvolta può essere sufficiente dotarsi di custodie parzialmente o del tutto impermeabili, ma senza esagerare con i metri di impermeabilità…o anche di “sacchetti” a chiusura stagna, facilmente reperibili nei negozi di nautica. 9)PROGRAMMI DI FOTORITOCCO
9a)Quali sono i migliori programmi di fotoritocco? Photoshop è il più usato 9b) Non vedo differenze tra formato JPG e TIF….è realmente così o mi sto sbagliando?!?
Occorre innanzitutto tenere presente che molto dipende dal processore della fotocamera: Nikon, ad esempio, ha una tecnologia molto più avanzata di altre fotocamere e quindi consente di ottenere immagini quasi perfette, pressoché prive di artefatti (e quindi in casi come questo la differenza tra i due formati è molto meno evidente); la stessa cosa non avviene per altre tipologie di processori (e qui la differenza si nota). In ogni caso si può fare la prova scattando due foto dello stesso soggetto e dalla stessa angolazione, una impostando su JPG e l’altra su RAW (che una volta scaricato, possibilmente senza compressione, diverrà TIF). A questo punto, andando nel dettaglio dell’immagine, la differenza si noterà eccome, e non sarà così marginale. Per questo è importante utilizzare il formato RAW (TIF) se si vogliono manipolare le immagini con i vari programmi di fotoritocco. Il RAW è un formato grezzo: rappresenta cioè l’informazione pura arrivata alla fotocamera e non elaborata dal suo software interno. Il JPG invece potremmo definirlo come un metodo di compressione che ogni volta che riapre l’immagine perde qualche informazione. Aprendo e risalvando un’immagine JPG più volte, in sostanza, la qualità va via via diminuendo anche se si salva sempre alla massima possibilità offerta dal programma. Una volta terminata l’operazione di “editing” allora si potrà passare al formato JPG, meno “pesante” dei precedenti.. 10) Non riesco a stampare bene le foto: qual è il problema?
In caso di anomalie vere e proprie (righe, aloni) i problemi potrebbero essere molteplici, vediamone alcuni: - gli ugelli della stampante potrebbero essere sporchi - potrebbero esserci dei problemi col driver della stampante - l’inchiostro potrebbe essere vecchio o la cartuccia in esaurimento In caso di stampa non ottimale, invece, occorre verificare che la fotocamera sia in grado di fornire immagini che a una risoluzione di 300ppi abbiano le dimensioni di stampa desiderate. Inoltre occorre considerare che, anche a risoluzione avvenuta dei problemi, la stampa casalinga non sarà mai come quella fatta da un negozio specializzato: la tecnologia più avanzata e l’esperienza non hanno rivali. Una soluzione alternativa alla stampa fatta in casa è quella tramite SERVICE, anche on-line: buoni risultati e costo relativamente basso (e in caso di grossi quantitativi spese di spedizione che influiscono poco). 11) Vorrei acquistare una nuova stampante: quali caratteristiche deve avere?
Questi sono gli elementi da valutare per una buona scelta: - Quali risultati si vogliono ottenere? - Sono disponibili diversi tipi di carta? - Qual è il costo delle cartucce? - Qual è il formato massimo possibile? - Qual è la risoluzione di stampa massima? 12) Vorrei sapere se si riesce a trasferire una diapositiva su PC attraverso la macchina digitale, e se sì in quale modo si può ottenere la massima qualità?
E’ necessario applicare sulla fotocamera un accessorio specifico, e in ogni caso il risultato dipende dalla risoluzione massima ottenibile dalla fotocamera. La via migliore per acquisire diapositive è lo scanner con apposita funzione: il discorso è lungo, vediamone un riassunto: 1) le diapositive sono il massimo per quello che riguarda la cattura di informazioni luminose, cioè danno le foto migliori 2) nessuna fotocamera digitale riesce a riprodurre la quantità di informazioni contenute in una diapositiva 3) solo uno scanner potentissimo, è in grado di acquisire tutte le informazioni presenti in una dia, in ogni caso genererebbe un’immagine di dimensioni talmente grandi che sarebbe necessario un computer “megagalattico“ per gestirla. Detto ciò, se si hanno molte dia e le si vuole convertire in immagini digitali le soluzioni sono due: acquistare uno scanner di qualità variabile da 2400x2400 in su a seconda della qualità delle immagini che si vuole ottenere oppure affidarsi a un laboratorio se l’operazione non è poi così frequente 13) Siti a cui far riferimento per la fotografia digitale:
Per l’acquisto di custodie: http://www.ewa-marine.de/Italiano/ http://www.aquapac.net/ Per lo scarico di programmi: www.adobe.com Per l’acquisto delle fotocamere / accessori www.pixmania.com www.digitalfoto.it www.nomatica.com www.fotodigit.it www.fotocolombo.com www.9cento.it www.raynox.co.jp/ www.powerinnumbers.com.au www. mediaonline.com www.it.kelkoo.com Per la stampa on-line: http://photo.tiscali.it www.bonusprint.com/it www.photocity.it www.sviluppofoto.net per l’acquisto generico: http://www.ilfotoamatore.it per l’acquisto di memory card: www.zetabyte.com/listino.php per avere informazioni sugli schemi di illuminazione in fase di macro: http://globalflyfisher.com/ www.zetabyte.com/ www.ilfotoamatore.it |