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Una realtà abruzzese
Luglio 2001 di Vittorio Capuozzo
Un bellissimo torrente abruzzese che scorre in provincia di Chieti. Tanto si parla sul forum di questo corso d’acqua caro ai locali e a tutti quelli che lo conoscono per le sue acque fresche e per lo scenario in cui scorre, parliamo del Parco Nazionale della Majella......
20/07/2001
L'Aventino
di Vittorio Capuozzo
Una realtà abruzzese.
di Vittorio Capuozzo
Un bellissimo torrente abruzzese che scorre in provincia di Chieti. Tanto si parla sul forum di questo corso d’acqua caro ai locali e a tutti quelli che lo conoscono per le sue acque fresche e per lo scenario in cui scorre, parliamo del Parco Nazionale della Majella. Mi sembra a questo punto doveroso nei confronti dei PAM del mondo di PIPAM descrivere il fiume Aventino.
Come ci si arriva:
Siccome tutte le strade portano a Roma, dalla Capitale si prende l’autostrada per l’Aquila e si esce a "Sulmona Pratola Peligna" (circa 140 Km). Si prosegue sulla S.S.17 in direzione di Rivisondoli-Roccaraso e attraversato "L'altipiano delle 5 Miglia", si prende la S.S. 84 "Frentana", seguendo le indicazioni "Rivisondoli" e "Palena". Si prosegue sulla S.S. 84 fino al "Valico della Forchetta", punto in cui la strada inizia la sua discesa verso Palena. Poco prima di arrivare a Palena, la S.S. 84 attraversa il fiume Aventino che in questo tratto risulta in secca.
Giunti nel paese di Palena si rivede il fiume sulla destra con una discreta portata d’acqua. Proseguendo sulla S.S 84 in direzione di Lama dei Peligni, si può osservare dall’alto il letto del fiume.
Il tratto di fiume da prendere in considerazione, raggiungibili tramite la S.S. 84, è quello tra i comuni di Casoli e Taranta Peligna. Immediatamente a valle del Lago S. Angelo infatti, il fiume cambia le sue caratteristiche e non si rende più adatto alla sopravvivenza della trota fario.
Non sempre il fiume costeggia la strada e per i non esperti della zona può essere un problema raggiungere alcuni posti. Voglio elencare comunque quelli che sono facilmente raggiungibili dividendoli in tre tratti:
- Tratto che va dal "Lago di S. Angelo" al ponte sulla S.S. 84
- Tratto che va dal ponte sulla S.S. 84 ad 1 Km a monte.
- Tratto in località "Acque Vive" che va dal ponte della strada "Taranta Peligna-Letto Palena" ad 1 Km a monte.
Tratto A
Accesso 1
Provenendo da Lama dei Peligni si percorre la S.S. 84 in direzione di Casoli. Dopo una serie di tornanti in discesa la strada inizia a costeggiare il fiume che si trova sulla destra. Superato il ponte in cemento che attraversa il fiume la S.S. 84 inizia a costeggiare l'Aventino dal lato opposto (il fiume si trova sulla sinistra). Poco prima di raggiungere il Lago di S. Angelo sulla sinistra si incontra una piazzola con alberi di pino. In questo tratto la statale è lontana dal fiume, che può essere osservato in lontananza nel punto in cui si immette nel lago. Un sentiero scende al fiume attraversando un uliveto.
Accesso 2
Tornando indietro sulla S.S. 84 (direzione di Lama dei Peligni), subito dopo aver attraversato un piccolo viadotto, si svolta a destra su una carrareccia che si rivelerà poi asfaltata e libera di vegetazione per circa 200 metri. La strada asfaltata, in seguito parzialmente coperta di vegetazione, si è poi rivelata, come il vecchio tracciato della S.S. 84, che segue il corso del fiume a breve distanza da questo.
Caratteristiche
Il fiume è a carattere torrentizio, di larghezza compresa tra i 4-6 metri, fondo ciottoloso (roccia calcarea) misto a sabbia con scarse alghe. Anche nel mese di agosto il fiume presenta una discreta portata. Comunque evidenti segni di piena mostrano il carattere torrentizio del fiume con variazioni anche cospique dei livelli. L'acqua è limpida, e priva di segni di inquinamento (colore e odore). Le sponde presentano vegetazione mista di arbusti e alberi (salici). La vegetazione e le sponde rendono agevole la pesca con la mosca artificiale.
Microfauna
La microfauna bentonica appartenete alla classe degli insetti è rappresentata da larve dell'ordine dei tricotteri (Rhyacophila, Hydropsyche), e da ninfe dell'ordine delle effimere (Heptagenidae, Ephemerellidae). Sulle sponde ciottolose abbondano imenotteri ( formiche) e coleotteri.
Tratto B
Accesso
Poco prima di raggiungere il ponte della S.S 84 che delimita il tratto a monte della Zona A, sulla sinistra si vede una carrareccia che scende al fiume costeggiandolo per un tratto sulla sinistra. Quì si può parcheggiare la macchina, in quanto la strada sconnessa permette il transito solo di veicoli fuori strada. (vai Lord)
Caratteristiche
Il fiume è a carattere torrentizio, di larghezza compresa tra i 6-7 metri. Le caratteristiche generali sulla qualità dell'acqua sono assimilabili a quelle del tratto A. Tuttavia presenta un letto di piena ben più ampio e meno incassato.
Microfauna
Come tratto A
Tratto C
Accesso
Da Lama dei Peligni si prende la strada che scende a Taranta Peligna fino alla località "Acque Vive". Quì esiste ampio spazio per parcheggiare la macchina. Questa zona, annessa al Parco Nazionale della Majella, si presenta come una area attrezzata (staccionate, panchine da pic-nic) che costeggia il fiume ben visibile. In questa zona sono presenti sorgenti d'acqua (Fonte Nova), e la fuoriuscita di una piccola centrale idroelettrica.
Caratteristiche
Il fiume è a carattere torrentizio, di larghezza compresa tra i 4-5 metri, fondo con grossi ciottoli (roccia calcarea) e massi.. L'acqua è limpida, e priva di segni di inquinamento (colore e odore). Le sponde presentano vegetazione mista di arbusti e alberi (salici). La vegetazione non intralcia il lancio, ma la notevole velocità e turbolenza dell'acqua rende necessari lanci corti.
Microfauna
La microfauna bentonica appartenete alla classe degli insetti è rappresentata da larve dell'ordine dei tricotteri tipo portasassi, e da ninfe dell'ordine delle effimere. Gli astucci dei portasassi ricoprono letteralmente tutte le rocce del fondo e delle sponde.
La strada da percorrere dall’uscita dell’autostrada fino al tratto di fiume in esame è di circa 80 Km molto panoramica e suggestiva. Numerosi sono i punti di ristoro sia nei paesi citati, sia lungo la strada come l’alloggio agrituristico Cotalo con vendita di prodotti aziendali a circa 15 Km prima di Lama dei Pelgni venendo da Roma con indicazione lungo la strada.
Il fiume si trova in un contesto paesaggistico molto bello con modesta antropizzazione. Le trote catturate e rilasciate sono tutte in ottima forma, con bella livrea, pinne intatte e assenza di parassiti.
La qualità delle acque sembra eccellente e la biomassa del fiume è adatta a supportare una consistente popolazione di trote.
Forse sono stato troppo descrittivo ma, sicuramente vale la pena dedicare al fiume e all’ambiente circostante un intero weekend.
Di contro vi è il fatto che il fiume risente il fenomeno dello scioglimento della neve e che la domenica, occasionalmente, ci si può imbattere nei canoisti. Non parliamo poi della gestione del fiume che attualmente è privo di ogni regolamento ecco un esempio fotografico:
Spero, anche se solo dalle foto, che questo torrente vi sia piaciuto nella speranza di valorizzare e rendere noti i magnifici torrenti del centro-sud d’Italia.
Vittorio Capuozzo
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