AUT - Mittersill
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- Categoria: Avventure di pesca
- Scritto da Emanuele Sterpone (Ema s)
07/11/2001
Una vacanza salvata al pelo
di Emanuele Sterpone (Ema s)
di Emanuele Sterpone (Ema s)
...pioggia, pioggia, e ancora pioggia...
Il viaggio austriaco inizialmente partito alla volta dello Steyr e della Traun sembrava rovinato. Sulla via del ritorno, dando uno sguardo alla cartina, individuammo il paesino di Mittersill, proprio sulla rotta della autostrada e pensammo di fare un salto in Salzach, per vedere se anche questo fiume era irrimediabilmente torbido. Lo trovammo invece quasi pescabile e, dato che il tempo sembrava migliorare, decidemmo di rimanere per provare questo fiume a detta di molti bello.
Nonostante fossi già stato a Mittersill e avessi visitato tutte le acque disponibili non avevo mai provato a pescare nella Salzach, che a causa del periodo (estate) era sporco a causa dell'acqua di neve.
Durante i primi giorni della mia permanenza all'hotel Braurup ho optato per pescare nei laghi, poichè i ruscelli erano un po' troppo vorticosi e la Salzach non ancora del tutto pulita. I laghi che ho frequentato sono stati l'Elizabeth, l'Hinter (che peraltro già conoscevo ) e un nuovo lago, il Leni.
La pesca in questi laghi non è delle più semplici, poichè i pesci (soprattutto a fine stagione) sono stati punti molte volte, si spaventano facilmente e, a causa del freddo intenso (abbiamo pescato 2 giorni sotto la nevicata), non sono troppo felici di bollare, ma preferiscono cibarsi di ninfe, stazionando sul fondo, in profondità, lontano dalla riva . A secca, comunque, si possono catturare con i "soliti" cdc minuscoli, su un 18 - 20 o anche meno, usando finali molto sottili e lunghi. A ninfa invece si possono usare imitazioni di portasassi non troppo grandi (12-14) o piccole bead head.
Le giornate comunque sono state abbastanza proficue, e le catture non sono mancate.
Il viaggio austriaco inizialmente partito alla volta dello Steyr e della Traun sembrava rovinato. Sulla via del ritorno, dando uno sguardo alla cartina, individuammo il paesino di Mittersill, proprio sulla rotta della autostrada e pensammo di fare un salto in Salzach, per vedere se anche questo fiume era irrimediabilmente torbido. Lo trovammo invece quasi pescabile e, dato che il tempo sembrava migliorare, decidemmo di rimanere per provare questo fiume a detta di molti bello.
Nonostante fossi già stato a Mittersill e avessi visitato tutte le acque disponibili non avevo mai provato a pescare nella Salzach, che a causa del periodo (estate) era sporco a causa dell'acqua di neve.
Durante i primi giorni della mia permanenza all'hotel Braurup ho optato per pescare nei laghi, poichè i ruscelli erano un po' troppo vorticosi e la Salzach non ancora del tutto pulita. I laghi che ho frequentato sono stati l'Elizabeth, l'Hinter (che peraltro già conoscevo ) e un nuovo lago, il Leni.
La pesca in questi laghi non è delle più semplici, poichè i pesci (soprattutto a fine stagione) sono stati punti molte volte, si spaventano facilmente e, a causa del freddo intenso (abbiamo pescato 2 giorni sotto la nevicata), non sono troppo felici di bollare, ma preferiscono cibarsi di ninfe, stazionando sul fondo, in profondità, lontano dalla riva . A secca, comunque, si possono catturare con i "soliti" cdc minuscoli, su un 18 - 20 o anche meno, usando finali molto sottili e lunghi. A ninfa invece si possono usare imitazioni di portasassi non troppo grandi (12-14) o piccole bead head.
Le giornate comunque sono state abbastanza proficue, e le catture non sono mancate.
Sull'Elizabeth e sul Leni ho catturato in prevalenza iridee, anche di buone dimensioni, e un paio di fario, mentre sull'Hinter soltanto salmerini di lago, di piccole dimensione (25-30 cm) ma dai bellissimi colori.
Gli ultimi due giorni ho sperimentato la pesca nella Salzach, fiume dalla grande portata d'acqua e velocità, caratterizzato da un alveo praticamente rettilineo, non bello da vedere, e molto difficile da pescare. A causa della grande velocità della acqua non è possibile pescare a secca, (se non in alcuni rari punti dove si formano bellissime spiaggette e ansette) ma è meglio optare per la pesca con ninfe pesanti e strike indicator. Lanci corti paralleli alla riva, ad una distanza di 2 - 3 metri al massimo dalla sponda permetteranno di battere le postazioni più frequentate dai pesci, che solitamente stazionano sul fondo, ma non esitano (temoli compresi) a compiere grandi spostamenti per catturare l'insidia.Questo tipo di pesca, non certo entusiasmente, permette di catturare gli esemplari più grossi sia di trote che di temoli. La preda più frequente è la fario, di misura variabile tra i 25 e i 40 cm, con rare ma gradite grandi catture. L'iridea è presente in numero minore ma in taglia maggiore (gli esemplari catturati variavano dai 30 ai 50 cm.).I temoli sono piuttosto rari ma di grandi dimensioni. La pressione piscatoria sulla Salzach è comunque bassa (poichè in estate e primavera è sporca e in autunno sono poche le persone che vi pescano) e il tratto, essendo molto lungo, disperde i pescatori. Il numero dei pesci non è comunque molto elevato : a differenza dei laghetti, riempiti con pesci pollo (peraltro di ottima qualità ), la Salzach viene ripopolata con pesci di piccola taglia e avanotti, percui i pesci sono totalmente rustici, ben pinnati e dalla ottima livrea. Essi vanno cercati, camminando molto e pescando solo dove si ritiene che possa esservi una preda o se la si è avvistata, saltando lunghi tratti di corrente forte dove la cattura sarà impossibile.
Gli artificiali più utilizzati sono stati bead head piombate sul 12-10, di pelo, monocrome (marroni, nere, oliva) oppure bicolor. Le iridee e le fario gradiscono molto anche ninfe più grandi, mentre i temoli sono più propensi ad attaccare imitazioni non superiori all'8-10 (comunque grandi per gli standard italiani).
La pesca a secca si può effettuare nei tratti meno vorticosi e meno profondi,oppure dove il fiume crea anse o spianate (sono pochi). Arrivato in uno di questi punti ho potuto osservare una piccole schiusa (la temperatura stava salendo), catturando 2 esemplari di fario a secca con Blue Dun sul 16.
Nonostante no sia una delle più belle risrve austriache, la riserve di Mittersill e la Salzach si sono rivelate un ottimo ripiego per divertirsi e catturare qualche bel pesce, salvando così una vacanza compromessa.
Gli ultimi due giorni ho sperimentato la pesca nella Salzach, fiume dalla grande portata d'acqua e velocità, caratterizzato da un alveo praticamente rettilineo, non bello da vedere, e molto difficile da pescare. A causa della grande velocità della acqua non è possibile pescare a secca, (se non in alcuni rari punti dove si formano bellissime spiaggette e ansette) ma è meglio optare per la pesca con ninfe pesanti e strike indicator. Lanci corti paralleli alla riva, ad una distanza di 2 - 3 metri al massimo dalla sponda permetteranno di battere le postazioni più frequentate dai pesci, che solitamente stazionano sul fondo, ma non esitano (temoli compresi) a compiere grandi spostamenti per catturare l'insidia.Questo tipo di pesca, non certo entusiasmente, permette di catturare gli esemplari più grossi sia di trote che di temoli. La preda più frequente è la fario, di misura variabile tra i 25 e i 40 cm, con rare ma gradite grandi catture. L'iridea è presente in numero minore ma in taglia maggiore (gli esemplari catturati variavano dai 30 ai 50 cm.).I temoli sono piuttosto rari ma di grandi dimensioni. La pressione piscatoria sulla Salzach è comunque bassa (poichè in estate e primavera è sporca e in autunno sono poche le persone che vi pescano) e il tratto, essendo molto lungo, disperde i pescatori. Il numero dei pesci non è comunque molto elevato : a differenza dei laghetti, riempiti con pesci pollo (peraltro di ottima qualità ), la Salzach viene ripopolata con pesci di piccola taglia e avanotti, percui i pesci sono totalmente rustici, ben pinnati e dalla ottima livrea. Essi vanno cercati, camminando molto e pescando solo dove si ritiene che possa esservi una preda o se la si è avvistata, saltando lunghi tratti di corrente forte dove la cattura sarà impossibile.
Gli artificiali più utilizzati sono stati bead head piombate sul 12-10, di pelo, monocrome (marroni, nere, oliva) oppure bicolor. Le iridee e le fario gradiscono molto anche ninfe più grandi, mentre i temoli sono più propensi ad attaccare imitazioni non superiori all'8-10 (comunque grandi per gli standard italiani).
La pesca a secca si può effettuare nei tratti meno vorticosi e meno profondi,oppure dove il fiume crea anse o spianate (sono pochi). Arrivato in uno di questi punti ho potuto osservare una piccole schiusa (la temperatura stava salendo), catturando 2 esemplari di fario a secca con Blue Dun sul 16.
Nonostante no sia una delle più belle risrve austriache, la riserve di Mittersill e la Salzach si sono rivelate un ottimo ripiego per divertirsi e catturare qualche bel pesce, salvando così una vacanza compromessa.
Emanuele Sterpone
© PIPAM.org