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- Categoria principale: Fly Fishing Magazine
- Categoria: Avventure di pesca
- Scritto da Pietro Grossi
11/06/00
di Pietro Grossi
Mare, sole e pesca a mosca
Rimini inizio Giugno, caldo boia, dove si va a pescare ? In fiume ci sono già i livelli bassi, i pesci sono attivi solo alla mattina presto o la sera tardi, di fare molti km con queste condizioni non ne abbiamo voglia, ma il desiderio di pescare c'è sempre. Dove andiamo ? Ci guardiamo in faccia senza trovare una risposta. Nera ? Piave ? Brenta ? Sile ? Gli sguardi dei miei amici sono eloquenti non serve neanche una parola. Salta fuori Marco: andiamo a fare un giro in mare ? Un attimo di silenzio poi : - No ! ... io non ho neanche una mosca me le presti te. - Stai zitto ne hai una scatola piena. - Le freghiamo ad Aldo tanto ormai lui ha chiuso. OK, meta approvata e siamo già a dire pataccate sull'attrezzatura, a sfottere l'altro perché piange sempre miseria di mosche. E la barca? Una telefonata ad un' amico e via anche questo nodo è stato risolto. Un'altra birretta poi si va a casa, pensando già a Domenica pomeriggio giorno dell'uscita. A Rimini in questo periodo è tempo di sgombri e qualche aguglia. Qualcuno potrà dire che è una pesca del cavolo : devi usare la pastura, sei fermo su una barca, ti sporchi , per non parlare di chi soffre il mal di mare, ma a me sinceramente piace. Certo non andrei sempre ma 2-3 volte all'anno si.
Al contrario di quanto si pensa non è facile, non dico che gli sgombri siano selettivi ma se non trovi le giuste condizioni e senza un bravo skipper (il mare è piuttosto grande) non prendere niente è cosa normale, al contrario con le carte giuste si fanno delle stragi. La cosa bella, non lo nascondo è comunque il tiro. Il pesce di mare una volta allamato è una vera libidine. Si pescano con canne da coda #6-8 a secondo del tipo di coda necessaria, e vederle piegare è uno spettacolo, se poi fai una doppietta... Domenica pomeriggio La pesca non era cominciata bene, onde in una direzione e corrente da un'altra, era difficile catturare perché la pastura non lavorava bene per pescare a mosca e il pesce era posizionato a 9 mt su un fondale di 12 mt, troppo in basso per prenderli con questa tecnica. Bisogna far salire gli sgombri in superficie, altrimenti qui si rischia il capotto.Chi manovra con la pastura, chi prega perché giri la corrente, chi è steso a prendere il sole, fatto sta che verso le 17:30 le cose cambiano e inizia la rumba. Ma immaginate 4 pescatori a mosca in pozzetto di 3.x2 mt con vento le onde, ahh... e tutti che vogliono lanciare nella scia della pastura: un MACELLO. Code impigliate sotto i piedi, nelle antenne della barca, nei paracolpi, una scena da comiche. Per le mosche la scena è ancora più esilarante : tutti carogne, nessuno dice niente, si cambiano di nascosto e se qualcuno chiede qualcosa ridendo si risponde: rossa grossa. In realtà poi abbiamo tutti più o meno le stesse mosche visto che siamo andati a "fare razzia" da un amico comune anche se qualcuno è rimasto a bocca asciutta perché è passato troppo tardi. Quali sono queste mosche? Non vi so dire i nomi non è il mio forte, posso dirvi che sono un' insieme di kristal flash e altre fibre sintetiche di colori chiari : azzurro, bianco perlato, grigio, su ami dal 2 - 8 e qualcuna più piccolina sul 10 molto lucente fatta con la carta delle girelle dei bambini (vedi Speciale Mosca 1998 pag. 46) Solitamente si pesca con 2 mosche la prima più grande e le seconda più piccolina, punte del 0.20. La coda può essere galleggiante fino ad arrivare ad una Teeny 300 in caso di corrente forte e pesci in profondità.. In alcuni momenti si catturano anche a galla con dei piccoli popper. Noi pescavamo con delle Teeny 200 date le condizioni del mare. Il momento magico è durato dalle 17.30 alle 18.45 e ha reso circa 60 sgombri, non contando le rotture e le slamate. Considerando che i lanci erano regolati da un vigile per evitare feriti, il tempo necessario per la slamatura e un controllo a mosche e filo dopo ogni cattura ,circa uno sgombro per lancio. Il divertimento di questi momenti fa passare in secondo piano tutto il resto. Cosa intendo ? Che ti sporchi da fare schifo e quando arrivi a casa sotto la doccia oltre a te finisce anche tutta l'attrezzatura. Che è Domenica e c'è la Formula 1, certo l'ho registrata non è questo il problema, ma vai a far star zitti gli amici !! Schumi è in testa, no è uscito, anzi Coultard lo ha speronato e così via. Inutile dire che fra le varie cazzate c'è anche la triste verità. Tornando all'azione di pesca le cosa più critica è trovare la giusta profondità, anche se si è aiutati dall' ecoscandaglio. Un' altro aspetto fondamentale è il recupero dell' artificiale : deve essere molto veloce, altrimenti i pesci lo seguono ma non lo attaccano. Ahh... stavo per scordarmi una cosa. Quando pasturi tanto e arrivano gli sgombri, spesso predatori più grandi si fanno vivi attratti da tanta abbondanza. Oggi ci è venuto a fare compagnia un "cagnetto" un piccolo pescecane, ma non è raro vedere girare sotto la barca Tonni e Verdesche e lì il gioco si incomincia a fare veramente interessante. Se volete provare ma non avete la barca non è un problema, ci sono alcuni ragazzi che vi possono portare.
Pietro Grossi Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. © PIPAM.com
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