Déjà vu - A4
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- Scritto da Andrea Vidotto (Nino)
.... Tentavo in ogni modo di evitare questa grise corp jaune. Semplicemente perché porta con sé il tarlo di molti Fly Tyers, mio compreso: il rappresentare più verosimilmente possibile il concetto Devaux. Recentemente, mentre mi accingevo all' acquisto (sigh!) di nuovi waders, nell'attesa mi son trovato dinanzi alla "vetrina" delle mosche odierne della ditta Devaux. La prima cosa positiva che mi ha colpito: i prezzi sono molto più bassi rispetto a quelli della ex madre patria! E successivamente l'incredibile varietà ed accuratezza. Nonché la coerenza di mantenere in catalogo e disponibili quasi tutti i modelli storici. Considerando tutto ciò, non potevo sfuggire alla A4. Un artificiale "semplice" ma di riferimento per lo stesso Devaux. Lo definiva Passe-Partout, poiché responsabile della stragrande maggioranza delle sue catture. Ovviamente non tutte, anche perché già negli anni '60, aveva un catalogo di circa 250 modelli differenti....Rimane il fatto che nelle misure tra il 10 ed il 20, può rappresentare una gran parte delle effimere subimmagini. Detto questo, nel passare al montaggio, devo far presente che nell' imitare una araignée, ci si scontra con delle diversità insormontabili: i materiali originali, tipo i filati nelle due misure 40 e 60, non più commercializzati e la manualità della Lontra, della moglie o delle operaie. Siano francesi o thailandesi. Quindi il risultato ottimale sarà.... verosimile. L' amo è fondamentale, un modello di riferimento "moderno" è il Daiichi 1310, curva ampia e gambo medio-corto. O gli ami commercializzati dalla Devaux stessa. Filo di montaggio sintetico giallo pallido di misura 2/0 o superiore, quello per il montaggio delle canne. Due hackle uguali grigio topo e code rosso ruggine. Fissare le hackle con la parte concava verso l' occhiello. Formare la testina. Avvolgere il filo sino a metà gambo dell'amo. Avvolgere le hackle contemporaneamente a ritroso e fissare. Tagliare le eccedenze e arrivare con il filo di montaggio prima della curva dell' amo. Selezionare un mazzetto di fibre per le code piuttosto consistente e accorciare l'eccedenza, nella misura tale che vadano a sovrapporsi ad ~ 1/3 della hackle posteriore. Le code sono piuttosto corte e non aperte. Lasciate perdere il "tubicino" ausiliare. Avvolgere il filo risalendo fino a coprire le code, fissandole superiormente al corpo e contemporaneamente modellare a mano le fibre delle hackle avancé. Così si otterrà la forma finale. Chiudere (io uso l' annodatore) con almeno tre giri a ritroso. Fare molta pratica...e ridurre al minimo gli avvolgimenti del filo.
Andrea Vidotto (Nino)