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Déjà vu - Ruz-Du

VOLTO ANDREAVIDOTTO testo e foto di Andrea Vidotto (Nino)  

 Déjà vu   

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logodejavuV.... La richiesta di Farius, a riguardo del catalogo delle mosche Ragot, mi ha fatto rimembrare una moschina che ha dato ottimi risultati con temoli bollicchianti su: solo loro sanno cosa....Si tratta appunto della Ruz-Du, guardacaso del nostro ormai amico A. Ragot. Di sua intuizione, volle creare un artificiale ad ampio spettro di utilizzo. Sia galleggiante che sommerso. Probabilmente riferendosi ad un terrestrial, visti i colori e la scarsa galleggiabilità. In Bretone, Ruz indica Rosso e Du, Nero. Chiamarla diversamente non sarebbe così fashion....Proposta nelle misure 10 e 12, é di montaggio apparentemente immediato. Bisogna tenere conto della proporzione: testa, hackle (2/3 giri), torace, formano mezza mosca; l'altra metà è rosso brillante. Altro accorgimento è quello di cambiare il filo di montaggio da rosso a nero a metà costruzione. In origine, l'artificiale era realizzato solamente in filo di montaggio. Per le mie Ruz-Du, ho adottato la variante del costruttore Yann Le Fèvre. Essa consiste nell'uso di dubbing in addizione, avendo cura di mantenere il corpo sottile. Francamente uso l'amo Mustad 539E n. 17 e 94840 n. 24 (corpo filo di montaggio only). Con le misure originali ho catturato solo qualche cavedano suicida. Con il 17 si ha un passepartout ed il 24 per casi limite. Si può costruire anche in variante arancione "caldo", al posto del rosso brillante. Provateci, al momento non lo ho ancora fatto..... 

 

 Andrea Vidotto (Nino)

 

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