Pipam

Non fatevi confondere dal titolo: qui dentro non troverete né Walton, né Halford, né Skues. Abbiamo tra le mani il “racconto lungo” di uno dei più noti scrittori austriaci contemporanei (in parte tradotto anche in Italia). L’argomento non riguarda per niente la storia della pesca a mosca, ma, sulla base dell’esperienza professionale dell’autore (oltre che scrittore anche ordinario di psichatria infantile a Vienna), mette in scena tre amici e colleghi “strizzacervelli” in una uscita di pesca a mosca su un fiume austriaco. Il merito del libro è soprattutto quello di “incrociare” un racconto di pesca (che si vede che ha dietro un vero esperto) con le deviazioni e ossessioni professionali tipiche di psichiatri e psicanalisti. Un esempio per tutti: i tre saranno “accompagnati” sulla riva del fiume dal “fantasma” della giovane cameriera incontrata in una sosta al motel. Ma tutti i diversi momenti della giornata sono vissuti all’ombra delle situazioni (a dir poco allucinanti) del loro ospedale e il rilascio mancato di una bella trota rischierà di concludersi con il pescatore “annoccato” dal compagno (ma senza mai capir bene se si tratta solo di immagini mentali…). Marco Baltieri.

Marco Baltieri